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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Mer Nov 14, 2012 9:57 pm Oggetto: |
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Caro Alfredo non ti preoccupare, era chiaro che il te eri in buona fede. Ho preso spunto dalla tua frase per poi dire che era necessario rispondere al giornale ed al giornalista, cosa che intelligenti persone della nostra zona hanno fatto mirabilmente.
Caterina, Caterina, Caterina,
Sei anche una Forestale!
Cosa significa Vetusta? vecchia, ok E' il classico esempio di un termine vago che non delimita bene l'oggetto di studio. Molto romantico se vuoi. Ma visto che te sei una Forestale e devi essere analitica "Vetuste" non ti dicono nulla.
Secondo me e' il classico esempio di progetto ministeriale che dice tanto ma alla fine dice ben poco.
Se per questioni gestionali e di necessita', alla fine dell'ottocento lo stato Italiano aveva bisogno di legno, costruite le ferrovie abbiamo continuato ad aver bisogno di legna per far funzionare le fabbriche.
Gioco forza i nostri boschi erano tutti a ceduo. Oggi sono, come hai detto te, vecchi cedue, quando va bene convertiti a fustaia disetanea.
Forse abbiamo qualche fustai vetusta qui e li, pochi ettari di terreno praticamente inaccessibili.
saluti
daniele
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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Mer Nov 14, 2012 10:00 pm Oggetto: |
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evvai...
con le foreste Vetuste son passato da Utente interessato ad amico della Montagna!!!
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Alfredo Utente interessato
Registrato: 20/10/12 16:45 Messaggi: 9
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Inviato: Gio Nov 15, 2012 12:22 am Oggetto: |
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cortomaltese ha scritto: | Caro Alfredo non ti preoccupare, era chiaro che il te eri in buona fede. |
Grazie!
Cmq ci tenevo a precisare per far capire il mio post.
Ho un profondo dissenso sull'utilizzo dei varai mezzi di comunicazione di massa oggi e del peso che gli potrebbe essere dato!
_________________ Se in un primo momento l'idea non è assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi. (A. Einstein) |
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Gio Nov 15, 2012 11:30 am Oggetto: |
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Alfredo ha scritto: | ...quando ho consigliato di non prendere troppo in considerazione le parole scritte nell'articolo stava ad intendere di non dare troppo risalto mediatico alla notizia..
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Come per cortomaltese, la questione vale anche per me: l'ho citata infatti solo per farne un esempio di cosa comunque può fare un quotidiano, seppur locale...
il fatto è che all'università la notizia è arrivata chissà come e poi, inoltre, loro non conoscono la credibilità dell'autore (anche se si denota alla prima lettura...)...
comunque...
cortomaltese ha scritto: | Cosa significa Vetusta? vecchia, ok E' il classico esempio di un termine vago che non delimita bene l'oggetto di studio. Molto romantico se vuoi. Ma visto che te sei una Forestale e devi essere analitica "Vetuste" non ti dicono nulla.
...
Forse abbiamo qualche fustai vetusta qui e li, pochi ettari di terreno praticamente inaccessibili.
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Per quanto riguarda i boschi vetusti, è un concetto che ha fatto molti passi avanti e questo, cortomaltese, dovresti anche averlo intuito dai documenti che hai (ed ho) postato...
Lo studio delle foreste vetuste in Italia è in crescita e -se per questo - ancora non se ne conoscono le reali estensioni e quantità... ma ce ne sono ed è importante distinguerle dai boschi vecchi, per i quali l'impatto antropico è ancora "troppo recente" rispetto ai vetusti... in parole povere, quando si parla di foreste vetuste, si parla di conformazioni arboree tendenti al famoso e tanto studiato -pure alle elementari- climax... hanno particolari caratteristiche che, nel particolare caso di prato di campoli su cui si discuteva, non sussistono!
stiamo parlando di boschi con piante che hanno anche oltre i 400 anni!!!
e ripeto, da noi...non ce ne sono...o almeno per ora non sono state ancora scoperte!
ciao
_________________ kate
"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"
Emilio Comici - 1901-1940 |
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Alfredo Utente interessato
Registrato: 20/10/12 16:45 Messaggi: 9
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Inviato: Gio Nov 15, 2012 12:35 pm Oggetto: |
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Caterina ha scritto: | l'ho citata infatti solo per farne un esempio di cosa comunque può fare un quotidiano, seppur locale... |
Infatti era per lo stesso motivo che dicevo di non dare troppo risalto alla "notizia", proprio per evitare che l'idea del singolo si trasformi in fatto, che il fatto diventi notizia e che la notizia plasmi la conoscenza condivisa!!!
Purtroppo siamo nell'era dei social network, dei giornali on-line e dei blogger "facilitaristi" e sensazionalisti, ed ogni piccolo ago può rapidamente diventare una montagna, appunto!
Detto ciò comunque sono sempre più entusiasta di aver trovato questo forum e con esso delle persone interessate ed interessanti.
_________________ Se in un primo momento l'idea non è assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi. (A. Einstein) |
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r.copiz Utente interessato
Registrato: 04/10/12 16:42 Messaggi: 4
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Inviato: Gio Nov 15, 2012 3:20 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti, anche se penso di conoscere pochi di voi che hanno risposto a questo argomento.
Come qualcuno ha fatto notare, nella piccola pubblicazione sulle Foreste vetuste in Italia, stampata per conto del Ministero dell'Ambiente (il Corpo Forestale non c'entra niente), c'è una mia foto della faggeta di Prato di Campoli.
Oltre a scattare quella foto, ho collaborato agli studi che hanno portato alla redazione di quella pubblicazione, che non è altro che un brevissimo sunto di quanto è stato analizzato, che ha portato anche alla scoperta di specie nuove (invertebrati) e alla revisione della distribuzione di altre (per cui respingo al mittente la critica sull'utilità di questa ricerca!).
E gli studi procedono ancora con vari progetti in molte aree italiane.
Il tema è molto studiato in campo scientifico e, inevitabilmente, si presta a fraintendimenti se ci si sofferma al solo aggettivo "vetusto".
Sicuramente, come ha scritto qualcuno di voi, parlare di foreste vetuste in Italia è abbastanza difficile visti i tagli che da secoli hanno condizionato la struttura e la composizione delle nostre aree boscate.
Ma le analisi più approfondite hanno dimostrato che in contesti molto particolari (valloni, forre, aree difficilmente raggiungibili se non a piedi, ecc.) è possibile osservare comunità forestali che molto probabilmente sono state pochissimo disturbate dall'uomo e per questo si avvicinano meglio al concetto di "vetusto". E in tal caso è importante mettere in evidenza come il bosco che chi studia questo tema riconosce come vetusto non è composto solo da alberi senescenti ma bensì da una ricchezza eccezionale di classi di età differenti dovuta al fatto che, in tempi medio-lunghi, anche gli alberi invecchiano, cadono al suolo determinando l'apertura di una radura e lasciano spazio a quelli più giovani che colonizzano le radure così formate.
Soprattutto questo manca nei nostri boschi attuali, cioè la diversità di età e non tanto la diversità di specie. Ma su questo avrei tanto da dire e non voglio annoiarvi oltre.
Per chi fosse interessato, allego (o almeno ci provo), un estratto dell'ultimo numero della rivista Gazzetta Ambiente (non si trova in edicola!) che tratta proprio questo argomento e uno degli articoli è il mio, che spero vi piacerà.
Saluti!
_________________ Riccardo |
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r.copiz Utente interessato
Registrato: 04/10/12 16:42 Messaggi: 4
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Inviato: Gio Nov 15, 2012 3:26 pm Oggetto: |
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Come non detto, il file che citavo nel precedente scritto pesa più di quanto viene accettato dal sito, per cui cercherò di ovviare in altro modo.
A presto,
_________________ Riccardo |
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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Ven Nov 16, 2012 1:03 am Oggetto: |
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Caro Riccardo,
bello che questa conversazione sia passata da un articolo discutibile su “La provincia” alle foreste “vetuste”. I lavori che te citi li conosco bene, non tutti ma molti. Certo la pubblicazione del ministero è il sunto di un lavoro che va avanti da molti anni. E come tutti i sunti del ministero sono documenti generici, di cappello su vuoi. Niente di male, devono essere cosi, altrimenti sarebbe una pubblicazione scientifica.
Accetto il tuo “(per cui respingo al mittente la critica sull'utilità di questa ricerca!)”. Che lo studio dei boschi sia necessario nessuno lo mette in dubbio. Se ci poniamo la domanda, come è un bosco naturale mediterraneo? Non abbiamo una risposta chiara, e la nostra idea di struttura è ugualmente vaga.
Però, nella tua lettera convieni con me nel dire che i boschi “vetusti” sono in qualche forra o zone irraggiungibili. Ho visto che te lavoro al Circeo, li da te non mi sembra ce ne siano. Forse nel Lazio l’unica foresta che potremmo definire vetusta è qualche angolo di Castel Porziano, o qualche forra nel viterbese. E li (Castel Porziano) forse si vede come potrebbe essere una foresta mediterranea. Più che una foresta alle volte mi sembra una savana fitta! E non per la presenza dei daini, ma perché un bosco fortemente disetaneo crea ampi spazi liberi dove all’interno ci troveresti specie erbacee che oggi considereremo di margine.
Concordo con te quando dici che quello che manca nei boschi italiani è la diversità di età e non di specie, quello che poi diceva anche Caterina. E’ impressionante vedere quanto siano bui i nostri boschi tutti fitti fitti. [lungi da me qui dare ragione al giornalista de La Provincia]
Sono andato sul sito della Gazzetta Ambientale e tutti gli articoli della Sezione “I boschi vetusti d’Italia” hanno lo stesso testo, il tuo quello di Sabina Burrascano e gli altri.
Concludo ribadendo che continuare la ricerca sui boschi è fondamentale. Te parli della nuova specie di invertebrato, in Italia si scoprono specie di piante diciamo con una certa regolarità (l’ultima che ho letto era il mese scorso, articolo credo ma non mi ricordo bene su Botanical Journal of Linnean Society).
L’Italia meridionale (escludendo la Sicilia) deve ancora essere studiata con molta precisione, io ho lavorato in Basilicata per un po’, e credo che quella regione, ma se vuoi anche parte della Calabria, richieda numerose spedizioni vorrei quasi dire esplorative!!
Spero che con questa lettera non abbia creato altre polemiche.
Ultimo, Riccardo il del forum conosco due persone, forse(!) Francesco credo di averlo visto l’ultima volta (e credo sia stata la seconda in totale) 10-12 anni fa! forse anche di piu' non ci posso credere e troppo tempo che manco dall'Italia. Ma questo e' il bello dei Forum
Un saluto a tutti
buona notte
daniele
daniele
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Nov 16, 2012 6:18 pm Oggetto: |
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cortomaltese ha scritto: | ...bello che questa conversazione sia passata da un articolo discutibile su “La provincia” alle foreste “vetuste”... | E già Daniele, un risvolto che grazie ai vostri contributi ha assunto un aspetto davvero interessantissimo....
Sai quato c'è da imparare e quante domanede mi sto ponendo circa la presenza di boschi vetusti sui nostri bei monti...
A proposito di contributi:
Di seguito l'interessantissimo articolo che Riccardo Copiz ha publicato su GAZZETTA AMBIENTE nr.3 - 2012 nell'ambito del tema "I boschi vetusti in Italia".
Si tratta dello stesso a cui faceva riferimento nel suo ultimo intervento e lo ringrazio per everlo condiviso con noi...
Saluti,
Francesco
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_________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Nov 16, 2012 6:24 pm Oggetto: bosci vetusti monti ernici |
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_________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Gio Nov 22, 2012 3:44 pm Oggetto: |
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Grazie Francesco per aver allegato l'articolo e grazie a Riccardo per averlo scritto.
Articolo molto interessante, sicuramente mette in luce il lavoro che se deve ancora fare in Italia nello studio dei boschi vetusti e dei boschi piu' in generale.
un saluto
daniele
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Ven Nov 23, 2012 12:41 am Oggetto: |
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chi lo avrebbe mai detto da Egidio Cerelli si sarebbe passati a discorsi cosi interessanti.
ho scaricato l'articolo e lo leggero' nei prossimi giorni. Volevo fare anche qualche commento su quello di Riccardo ma in questi giorni non ho proprio tempo.
grazie ancora.
P.S. aspetto anche un commento della Forestale Caterina
saluti
daniele
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Alfredo Utente interessato
Registrato: 20/10/12 16:45 Messaggi: 9
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Inviato: Lun Nov 26, 2012 10:38 am Oggetto: |
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cortomaltese ha scritto: | chi lo avrebbe mai detto da Egidio Cerelli si sarebbe passati a discorsi cosi interessanti. |
Pienamente d'accordo!
Francesco ha scritto: | il file è in formato pdf e va scaricato cliccando su download a destra nella tabella sottostante... |
Grazie mille anche a te Francesco che hai reso scaricabile il bellissimo articolo condiviso da Riccardo.
A presto
_________________ Se in un primo momento l'idea non è assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi. (A. Einstein) |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Gio Feb 07, 2013 7:55 pm Oggetto: |
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Per la gestione dei boschi, sono d'accordo con Carterina:
il bosco va coltivato!
D'altronde e penso che Caterina sia d'accordo, le ceppaie che costituiscono la maggior parte dei nostri boschi, impediscono l'armonico crescere degli alberi e del sottobosco a danno della flora e della fauna.
Non è che rimpiango lo sfruttamento intensivo cui erano sottoposti i nostri boschi, ma ricordo e ne ho scritto che quello sfruttamento alla quale si associava la costante frequentazione umana, non impediva la presenza di lupi, di aquile e di orsi.
Non sono nemmeno d'accordo con quelli che vedono oro verde invece di alberi, ma penso che una bella sfoltita guidata da competenti e che abbia il solo fine di migliorare il bosco, consenta anche un congruo guadagno per le amministrazioni e che questo guadagno possa far programmare iniziative in consederazione della periodicità degli interventi.
Per quanto riguarda la "SAGRA DELLE FRAGOLE" che si svolgeva non ricordo quale domenica di Agosto, posso dire di aver partecipato, nei primi anni '50 dello scorso secolo alla prima e alle immediatre successive edizioni.
Ricordo che le fragole, anche se non venivano tutte dal pianoro di Prato di Campoli, ma anche dalle immediate adiacenze, si trovavano a canestri che la sagra era molto seguita e che era anche diventata occasione per la esibizione di gruppi folcloristici dei paesi vicini.
Mi piace ricordare, a proposito della gestione del territorio, che a Prato di Campoli, al tempo, operavano carbonari e pastori e che si trovavano tante fragole a beneficio relativo degli uomini e necessario per gli animali.
Amilcare.
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