Altezza - "La Lota" m. 1891 s.l.m.; Monte Ginepro 2007 m. s. l. m.

Partenza: Costa degli Asini  (quota 1350 m.  s.l.m.)

Dislivello andata: 650 m.

               ritorno:  700 m.

 

Sentieri C.A.I. nr. 40 (per il ritorno)

 

Tempi di percorrenza

   andata: 1h:45' ca.

ritorno: 1h:10' ca

 

Riferimenti G.P.S.

(dati rilevati - toller. +/- 5 m.)


"La Lota":

N 41°  48'  58,6"

E 13°  27' 38,4"

1368 m. s.l.m.

 

 

Monte Ginepro:

N 41°  48'  36,9"

E 13°  27'  47,3"

2007 m. s.l.m.


Vista Satellitare con Panoramio Foto Satellitare

Percorso andata: Costa degli asini, Valle Marchetta, Croce Rendinara, M. Ginepro.

Percorso ritorno: M. Ginepro, Madonnina Pratelle, sent. C.A.I. nr. 40, Costa degli asini.

 

Come arrivare alla loc. S.Nicola - Stallone - F.na S. Giovanni - Costa degli asini:

  • Da Frosinone: S.S nr.155 per Fiuggi - bivio per Veroli -  direzione Prato di Campoli - giunti in località S. Maria Amaseno seguire le indicazioni per la Certosa di Trisulti - poco prima di S. Nicola (fraz. di Collepardo) in loc. "Stallone", svoltare a destra (strada sterrata) per f.na S. Giovanni. 

  • Da Fiuggi:  S.S nr. 155 per Frosinone - bivio per Collepardo - Certosa di Trisulti - Ponte dei Santi - poco dopo S. Nicola (fraz. di Collepardo) in direz. Veroli, località "stallone",svoltare a sinistra (strada sterrata) per f.na S. Giovanni.

Bella e piacevole passeggiata  nel cuore dei Monti Ernici.

Il sentiero (Costa degli asini - Valle Marchetta - Croce di Rendinara - M. Ginepro), inusuale  e non segnato, risulta facilmente individuabile e ben evidente.

Raggiunta San Nicola ed individuata la località "stallone" identificabile per la presenza di un grosso ed isolato casolare di proprietà della Certosa di Trisulti, si prosegue per la strada sterrata fino al fontanile S. Giovanni. (foto a destra)  Ricordo, però, che l'accesso veicolare su questa strada è consentito unicamente ai residenti di Alatri e Collepardo.  A  piedi, per raggiungere F.na S. Giovanni  da S. Nicola,   dalla   chiesa   intitolata  alla  Madonna  del

Fontana San Giovanni

Sacchetto,percorrendo il sentiero C.A.I. nr. 40  (bandierine rosso-giallo-rosso) occorre circa 1 ora. Riempite le borracce della piacevolissima acqua si prosegue sulla strada, superando le vasche di un vecchio fontanile,  per circa 2,3 Km.  Per i più previdenti consiglio il rifornimento di acqua al fontanile di San Nicola posto qualche centinaio di metri dallo "stallone".    Nei periodi particolarmente aridi, infatti,  comunque raramente,   la fontana S. Giovanni  rimane priva di acqua.   Ignorando il ben più noto   e    segnato   sentiero nr. 40   (tragitto di ritorno)   ed   un  altro  segnalato   con  vernice gialla, si     arriva    alla    "Costa    degli     Asini".     ( A   piedi   circa   45   minuti  da   f. na   S.   Giovanni .)

Il sentiero, all'inizio per niente evidente, sale nel bosco fino a raggiungere, in poco meno di dieci minuti, un tratto scoperto panoramico. E' questa la zona più difficile da individuare. Soprattutto l'imbocco del sentiero (foto a dx), segnato da incisioni sugli alberi, è di non facile localizzazione. Si tratta, infatti, di individuare  la radura nella foto. Questa  è  situata  a  sinistra  della

La radura di partenza

strada subito dopo una brevissima discesa, è relativamente ampia e pianeggiante. ("Clicca" sull'immagine  per   ottenerne  l'ingrandimento).   Spero,  comunque,   con   l'ausilio delle fotografie,   di

L'evidentissimo sentiero dell'andata

aiutare  l'escursionista  nell'arduo  compito.  Da qui in poi il sentiero  è

evidentissimo (foto a sinistra). Percorre una breve discesa e trascurando i vari tracciati a destra ed a sinistra in circa 40 minuti arriva alla fine del bosco. (foto a destra). Qui     finisce      il

La fine del bosco

sentiero e lo sguardo limitato finora dal fitto del bosco spazia lontano sull'ampia brughiera.   Si  sale   costeggiando alla nostra destra la linea

d'impluvio (Valle Marchetta, foto in basso a destra)  fino  alla sommità,   lo spartiacque che  costituisce

 il  confine naturale tra le regioni Lazio ed Abruzzo. (40 min. circa.) Il  colpo d'occhio sulla Val Roveto è eccezionale.  La fatica per l'ultimo tratto di salita, il più duro, svanisce di colpo. La sottostante Rendinara (foto in basso) ed il "vallone del rio" sembrano talmente vicini da poter essere toccati allungando semplicemente una mano!       A Nord il Velino e via via spostandosi  verso Ovest   m.  Viglio,  m. Ortara,  la  cresta  m.  Pozzotello  -

Valle Marchetta vista dall'alto
m.    Monna,      l'irriconoscibile     Rotonaria ,      la      Certosa     di        Trisulti,        Collepardo  ....
La Val Roveto con in primo piano Rendinara

E' incredibile dominando dall'alto la Val Roveto e la Valle del fiume Cosa constatare quanto le rispettive popolazioni siano così vicine ma di fatto così lontane! Proseguendo lungo lo spartiacque in direzione m. Ginepro, in pochi minuti si arriva alla Croce di Rendinara ("la lota" 1930 m; foto in basso.) Ottimo posto per riposarsi dalla fatica e gustare il panorama circostante. Seguendo lungo la cresta le bandierine del Sentiero  Italia  rosso-bianco-rosso  in  circa

15 minuti siamo sulla vetta di Monte Ginepro.   Qui, stranamente,  a  segnare il punto  più  alto  non c'è

nulla. Soltanto un mucchietto di sassi che gli escursionisti di passaggio rimpinguano di volta in volta.Lo sguardo da quassù non ha limiti.  Il panorama è semplicemente grandioso. Guardando verso Est  l'imponente cresta Monte Passeggio(2064) - Monte Fragara (2005)  appare in tutto il suo splendore. E che dire del sottostante altopiano delle "pratelle"?! .I paesini dell'Abruzzo, il vallone del Rio chiuso da  Pizzo Deta  (2040),  il  versante  laziale...   Il paesaggio

La  Croce di Rendinara

precedentemente ammirato dalla Croce di Rendinara da questa  posizione più favorevole sembra ancora più bello.  Si rimarrebbe qui  per ore ad osservare il panorama, a scoprire  particolari ed aspetti sempre nuovi.  Per chi vuole,  proseguendo lungo la cresta in direzione Est,  in circa 10 minuti  si  arriva

La Madonnina di pratelle

a  monte Cappello(1981m.).   A malincuore dopo un'ultima occhiata lasciamo la vetta.  Seguendo il crinale in direzione Sud/Sud Ovest e superato il tracciato del sentiero C.A.I. nr. 40  in poco più di 10 minuti si arriva alla bella "Madonnina di pratelle" (foto a sx). Meta di frequenti escursioni,  nel mese di Luglio vi si celebra la S. Messa. Un ultimo sguardo al panorama per incamminarci sul sentiero di

ritorno.  Torniamo indietro verso la salita per m. Ginepro,   fino  ad  incontrare il  tratto  in  comune  dei

sentieri C.A.I. 40/46.  Seguiamo il sentiero in direzione delle "pratelle" per lasciarlo quasi immediatamente a favore della valletta sottostante.(foto a dx).  Il sentiero nr. 40, infatti, oltre a percorrere un itinerario alquanto scomodo ed insolito è quasi indistinguibile. Costeggiamo a sinistra la linea d' impluvio  fino  a  riprendere  il  sentiero  nr.  40  e  l'inizio

La valle di ritorno
della faggeta.( 25 min. ca. dalla Madonnina).   Da qui in poi il sentiero è evidente e ben segnalato dalle

bandierine rosso - giallo - rosso.  Immediatamente sotto il fosso a destra del sentiero con un pò di attenzione si notano i muri a secco che un tempo i pastori usavano per la raccolta e la conservazione della neve.  Allietati dal cinguettio degli uccelli ed in particolare dal canto dei fringuelli,  percorriamo il sentiero sempre in discesa all'ombra dei faggi.  Dopo circa 30 minuti dall'inizio del bosco incontriamo dipinta su un albero un'evidentissima freccia gialla che invita a seguire un sentiero segnato da vernice dello stesso colore.  Svoltate per questa deviazione se avete raggiunto la "costa degli asini" con le macchine ed in circa 20 minuti le raggiungerete. Altrimenti proseguite dritto ed in poco meno di 20 minuti incontrerete una strada sterrata. Imboccatela a destra e in pochi minuti troverete la strada sterrata principale. Finalmente siamo arrivati!!!  Proseguite a sinistra sulla strada per raggiungere in poco tempo il fontanile S. Giovanni.

 

Nell'estate 2007 la madonnina ha subito un deprecabile atto vandalico ed è stata sostituita da quella attuale nell'estate 2008

Vedi anche l'altro itinerario

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CARTINA 

Riferimenti cartografici:

  • Fogli nr.151 II NE (Vico nel Lazio) e 152 III N.O. (Balsorano) della Carta d'Italia  I.G.M.I.

  • GRUPPO dei MONTI ERNICI  Carta dei sentieri - Club Alpino Italiano sez. di Frosinone

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