Forum dei "Monti Ernici"

[tommaso]

Ciao a tutti, ancora un termine usato nelle nostre campagne, cos'e'?


a presto, Tommaso.

[Francesco]

Ciao Tommaso, ben ritrovato...

Dunque...I Bauz...

Aiutoooooo.....

[Amilcare]

Ricordo soltanto vagamente di aver sentito qualcosa di simile a questa parola; ma, per ricordarne il senso, o almeno poterla più esattamente conoscere, bisognerebbe averla in un contesto.
Così come indicata non la trovo da nessuna parte.
Amilcare

[Francesco]

...dai Tommaso, un aiuto?

[tommaso]

Ciao Francesco, ciao Amilcare, questa parola é usata durante il lavoro di mietitura...

A voi...

A presto, Tommaso.

[Amilcare]

Potrebbe essere quell'arnese sul quale si ribatteva la "s'recchia"? Amilcare

[Francesco]

..niente, Tommaso, non mi viene proprio niente....

[Caterina]

non so se è quello che penso, ma potrebbe essere il bastone che serviva per battere il grano?...ma il dialetto è alatrese?
vabbè, ci ho provato

[Amilcare]

Dato che ci siamo....
Faccio un elenco degli attrezzi che a mia memoria, sono necessati alla mietitura manuale e che ho visto:
-Per il taglio: la falce = s'recchia (in alatrese).
-Per la protezione delle dita della mano che affastella il grano per il taglio: Cilindretti di canna (i due che proteggevano il pollice e l'indice avevano un taglio particolare) ? = ? .
-Piccola incudine sulla quale veniva ribattuta la lama della falce se necessario: ? = la forma. (in alatrese)
- Martelletto per l'operazione soprascritta: ? = ?
- Per affilare la falce: la cote = ? .

Gli BAUZ si trova tra questi?

......... approfitto per chiedere di dare un nome, in italiano e nei vari dialetti nostrani, agli attrezzi che ho indicato con il punto interrogatrivo.

Vi ringrazio e vi saluto caramente, Amilcare
-

[tommaso]

Ciao a tutti, scusate il ritardo...ecco un altro piccolo aiuto: é fatto con il cereale che si miete e viene usato immediatamente dopo l'operazione del taglio.
Se non basta, nel prossimo intervento diró a cosa serve nello specifico

a presto, Tommaso.

[tommaso]

Ciao Caterina, per risponderti: é dialetto alatrese, e ora che ci penso ha anche una variante in uso nella zona di Monte Craparo, li viene chiamato gli vauz
Il bastone invece almeno ad Alatri viene chiamato in due modi: nella zona di Monte San Marino viene definito i vigli, mentre nella bassa.. .. A Tecchiena insomma viene chiamato la zuatta.
Visto che rispondendo a Caterina, ho risposto un pó pure ad Amilcare concludo con la definizione dialettale, questa molto facile per gli strumenti a protezione della dita che vengono definite l' cannell.
Ancora una piccola notizia sui bauz: Peppin "gli negus" era da tutti ritenuto il piú grande realizzatore di bauz di tutto il territorio alatrese.

A presto, Tommaso.

[Amilcare]

E allora potrebbe essere lo stelo, tagliato più lungo, per legare la mannella.

Il mio invito è sempre valido.
Amilcre

[Francesco]

Bhè, effettivamente....

[Joe]

Anche io penso sia il legaccio finale per fare le fascine.
Mi sembra si dovesse intrecciare più di qualche stelo per rendere il tutto più resistenze.

Ciao

[tommaso]

Ciao a tutti, i miei complimenti ad Amilcare
É già, pensate che alcuni riuscivano a realizzare bauz e fascina con una sola mano per velocizzare il lavoro!
Poi una volta realizzata la fascina di grano o altro, si lanciava dietro e si avanzava.
Grazie a tutti per l'interesse mostrato.

A presto, Tommaso.

[Francesco]

...oggetto misterioso risolto....

Grazie a Tommaso per aver sollecitato la nostra curiosità con questi splendidi indovinelli e complimenti ad Amilcare per l'ottimo intuito....

Saluti
Francesco