Forum dei "Monti Ernici"

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Un altro "regalo" della caccia. Immagine triste...
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Francesco
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MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 6:09 pm    Oggetto: Un altro "regalo" della caccia. Immagine triste... Condividi su Facebook Rispondi citando

Ecco la triste scena che mi sono trovato davanti nel pomeriggio di sabato 19 novembre sulla strada per Prato di Campoli ad un paio di chilometri dai pozzi.
Un cane da caccia, morto già da qualche giorno, posizionato al centro della carreggiata chissà da chi e per quale motivo...

Fa riflettere questo episodio.... Sabato e Domenica scorsi durante le escursioni effettuate sui monti di Prato di Campoli è stato tutto un rimbombare di fucilate da ogni dove.... Un costante sottofondo che mi ha accompagnato per tutto l'arco della giornata. Di cacciatori ne ho trovati al mio arrivo e ne ho lasciati alla mia partenza...
Domenica, poi, considerando quel gran numero di persone al pianoro, escursionisti e non, sembravano davvero surreali quei colpi di fucile....
E' triste in questo modo la montagna.... Quel senso di tranquillità frammisto ad inquietitudine dovuto all'ormai così raro silenzio nelle nostre tecnologiche vite viene brutalmente interrotto dalle fucilate. Quegli spari improvvisamente ci riportano alla realtà, ci ricordano che anche noi apparteniamo alla stessa specie di quelle bestie... Tutto d'un tratto ci si sente a disagio ed il timore che anche noi possiamo diventare (inconsapevoli ?) complici di quei bipedi spaventando gli animali e spingerli magari verso i loro fucili ci impedisce quasi di proseguire...

Quante volte, in montagna, ho incontrato cani da caccia smarriti e/o "gente" alla ricerca di cani da caccia smarriti....
Dai, povero cane, vedrai, mi dicevo, troverà la strada o quella bestia del padrone....Poi, in mancanza di riscontri, tutto cade nell'oblio. Ed ecco, invece, cosa succede quando ciò non avviene...

Chissà se le intenzioni di chi ha messo quel povero cane in mezzo alla strada fossero quelle di rappresentare un monito?
Già, ma per chi?....

Tristi saluti,
Francesco



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Caterina
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MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 5:14 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

...mamma mia che scenario orribile che ci hai descritto..
sai, venendo comunque da una famiglia in cui la caccia non è un problema, a volte non mi stupisco o addirittura prendo le loro difese. Ma chi fa la caccia spietata non è vero cacciatore, chi va per distruggere senza pensare alle conseguenze non è altro che un bandito patentato.
Il fatto di disturbare e minacciare quiete di appassionati e fauna è senza dubbio il male peggiore che la caccia offre a quelli che la caccia non la praticano.

Ma perdersi quell'amico fedele che chiamiamo cane, seppur quando ce l'hanno a casa è rinchiuso a centinaia di metri dall'uscio per non sentirlo abbaiare...e comunque non fare nulla per trovarlo...non ha parole. E il posizionamento al centro della carreggiata... potrebbe essere più che un monito, un tentativo di qualche predatore di trascinarsi la carcassa da qualche parte ma è stato disturbato, magari da un auto in arrivo?

proprio oggi ne ho salvato uno in provincia di Viterbo: gli assomigliava a questo povero disgraziato che hai trovato mezzo maciullato.. si era perso, aveva il numero del padrone sul collare e l'ho chiamato. Lui tutto contento "è il cane color miele, vero?" mi ha detto. Gliel'ho riportato indietro, il cane già mezzo impaurito. Il padrone e i suoi amici non avevano cacciato nulla. non si è sentita nemmeno una schioppettata da quando ero lì. E lui mi ha ringraziato, davvero, per avergli riportato quella cagnetta impaurita.
Saranno pure cacciatori, ma qualcuno a volte ha un cuore.

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kate

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la commozione di sentirsi buoni e
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cestò
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MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 6:24 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Fa tristezza ma anche tanta rabbia. Un'immagine sconvolgente che sottolinea ancora una volta che l'essere "umano" è più bestia dell'animale.
Sui cacciatori tuttavia sono sulla stessa linea di Caterina. Condivido in pieno le sue parole.
Per molti anni mio padre ha lavorato ad una fabbrica di cartucce da caccia anche se lui non era cacciatore. Grazie a quella fabbrica, e naturalmente al sacrificio di molti animali, c'ha potuto crescere e dare un futuro.
Sono convinto che anche il cacciatore sa essere rispettoso della natura e delle sue creature, sempre se rispetta le regole. Dopotutto l'uomo è stato da sempre un cacciatore. Un tempo si procacciava lui stesso la carne, ora invece la troviamo nel supermercato. Non vedo quindi il problema se si continua ad andare a caccia.
Per non uccidere quelle povere creature dovremmo essere tutti vegetariani, cosa che non collima con il donare il sangue.
Questo secondo un mio pensiero ovviamente...

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marco
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Francesco
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MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 7:01 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Probabilmente avrò utilizzato termini forti ma... sono fermamente contrario alla caccia, in ogni sua forma, attività che al giorno d'oggi, non reputo assolutamente giustificabile da nessun motivo...

Quando si affronta questo argomento sento spesso fare distinzioni tra sparatori e cacciatori, in termini dispregiativi per i primi e positivi per i secondi.... autodefinendosi addiruttura i veri amanti della natura !!!!
Mah...
Essere ucciso da un cacciatore o da uno sparatore non credo che cambi molto per il povero animale di turno....
Allora dovremmo essere tutti vegetariani come suggerisce Marco (cestò)?
E' un altro discorso e non mi va di entrare in un ginepraio dove, dopo magari decine di pagine, ognuno rimarrà della propria opinione....
Solo un'osservazione, forse la più banale: come i cacciatori pretendono di diritto di andare a caccia bene, anche io pretendo di andare in montagna senza sentire fucilate e/o correre anche il rischio di beccarne una...
A proposito, quante persone muoino in Italia a causa della caccia?
Sono sicuro che per molto, molto meno, in altri campi si sarebbero levate crociate di protesta....
Per tornare a noi, sono impraticabili i Monti Ernici di sabato o domenica, letteralmente assediati dai cacciatori, in ogni dove...
Ho cercato dappertutto un angolino senza fucilate, Campocatino e d'intorni, Monna, Rotonaria, Valle dell'Inferno, Marchetta, Ginepro, Vallone del Rio, areale di Prato di Campoli, Monti Maggiori.... niente, ovunque echi di spari...
Perchè il mio diritto di poter andare tranquillamente in montagna deve soccombere a quello dei cacciatori? Mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse....

Non credo, infine, Caterina che quel povero cane sia finito in mezzo alla strada per opera di altri animali...
Orario non favorevole e traffico veicolare (oltre alla presenza di caccaitori con i cani) avrebbero consigliato prudenza a qualsiasi selvatico, E poi, dai proprio al centro della carreggiata?
Sento spesso parlare di competizione, di gelosie tra bande di cacciatori spesso sfociate in dispetti più o meno gravi.
Sai, come si dice, a pensar male si farà pure peccato ma...spesso si indovina!!!

Saluti,
Francesco
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Emanuele
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MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 10:19 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Tralasciando l'aspetto etico. (caccia vuol dire uccidere e se non lo fai per necessità sei un assasino)

Due domeniche fà sono stato nei pressi di San Nicola (Civita di Collepardo) e ho rifatto una visitina al prato dove anni fà fu scattata la foto presente sul forum http://www.montiernici.it/forum/viewtopic.php?t=359, ebbene non è cambiato nulla anzi ce ne sono di nuove.

Questo dice molto della civiltà (sicuramente non di tutte ma della buona parte sicuramente si visti i risultati) di queste persone.

Ma questo è uno dei danni, l'altro è quello derivante dai pallini di piombo(considerando la dimensione delle cartucce quanti ce ne sono?) che vanno ad inquinare il sottosuolo e la falda acquifera.

Qualche altra domenica fà, invece, gironzolavo in mtb nei pressi del lago di canterno e mi sono ritrovato un imbecille che mi puntava la canna del fucile contro. E se gli partiva un colpo? E dire che ero sulla strada, seppure sterrata e poco trafficata; ma se pure fossi stato su di un prato o nel bosco a raccogliere le castagne perché devo correre il rischio di essere impallinato perché degli imbecilli devono praticare uno "sport"?

E ancora entro in una stradina, sempre in mtb, che si inoltra nel bosco e ti trovo un segnale rosso con sopra scritto "attenzione caccia al cinghiale - squadra 1"!!!! (ma non saranno quelli che appicarono il fuoco con l'intento di convogliarli in un punto e vincere la partita?).
Come dire sei avvisato se entri potresti essere ucciso PERCHE' STAVAMO CACCIANDO IL CINGHIALE PER SPORT.

Quando io pratico il mio sport non danneggio nessuno.

E' assurdo, uno sport con un'arma così pericolosa e spesso e volentieri in zone popolate e frequentate.
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dadipigi
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MessaggioInviato: Ven Nov 25, 2011 10:55 am    Oggetto: Regali della caccia Condividi su Facebook Rispondi citando

Scusate se mi intrometto, ma non so se qualche giorno addietro avete dato uno sguardo all'articolo su un quotidiano locale che ricordava, con enfasi come se fosse descritto come un atto necessario "alla pubblica salute", che il Sindaco del Comune di Vico nel Lazio, ha emesso ultimamente, alla luce di quanto successo a Viticuso, un un provvedimento relativo al transito pedonale in alcune zone 'confinanti' con quelle assegnate alle 'squadracce' dei cinghialari 'SOLTANTO' se muniti di gilet catarifrangente! Pena per quanti verranno sorpresi a 'vagare' non muniti del dispositivo 'salvavita' un'ammenda pecuniaria che non ricordo a quanto ammontava.
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Emanuele
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MessaggioInviato: Ven Nov 25, 2011 1:09 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Assurdo è dir poco. In Italia comandano le lobby.

Riporto l'incidente di Viticuso fonte:http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2011/11/13/tragedia-a-viticuso-durante-una-battuta-di-caccia-al-cinghiale-ucciso-un-cercatore-di-funghi

Viticuso (Fr) | 13 novembre 2011

"Un cercatore di funghi è stato raggiunto ed ucciso, questa mattina, da un colpo di fucile sparato da alcuni cacciatori di cinghiali impegnati in una battuta di caccia. La vittima è un 45enne di Pozzilli (Is) e l’incidente è avvenuto poco dopo le 9 nel territorio montano di Viticuso. L’allarme lanciato dagli stessi cacciatori ha permesso di far arrivare sul posto operatori del 118 e i carabinieri. Allertata anche un’eliambulanza che è atterrata nei pressi del luogo della tragedia ma per il 45enne non c’è stato nulla da fare. Pare che uno dei cacciatori, scorgendo un cespuglio muoversi, ha sparato convinto di colpire un cinghiale. Purtroppo si sbagliava.
Ermanno Amedei"
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Emanuele
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MessaggioInviato: Ven Nov 25, 2011 5:23 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Aggiungo un video sulla strage dei migratori che i cacciatori per "sport" attuano ogni anno.

http://video.repubblica.it/natura/la-strage-dei-migratori-il-web-si-indigna/81539/79929?ref=HREV-4
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Amilcare
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MessaggioInviato: Ven Nov 25, 2011 6:31 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Forse è vero che i cinghiali sono troppi e sono diventati un problema per l'agricoltura pedemontana.
Forse è anche vero che alcuni volenterosi si sacrificano e può capitare che sacrificano anche altri (fuoco amico), per l'incolumità di tutti noi e liberarci dal pericolo di incontrare una scrofetta che grugnisce premurosa verso i suoi cuccioli che la seguono in fila indiana.
E bisognerebbe ringraziarli per la loro abnegazione e se ci impallinano è soltanto colpa nostra che ce ne andiamo in giro tranquillamente vestiti così come capita e come se niente fosse.

(Le autorità dovebbero fare qualcosa per impedire questa insulsaggine: basterebbe obbligare quei poveri deficenti che se ne vanno tranquillamente in giro per i monti in cerca di funghi, a fare fotografie o semplicemente a camminare come se fosse casa e cosa loro a vestire con abiti sgargianti e portare cartelli con la scritta:
"Io non sono un cinghiale"
Semplice no?)


E allora perchè questa estate seguendo la scia del fetore sono arrivato ad un recinto di pochissimi metri quadrati, costruito con i tondini del cemento armato, dove una decina di cinghialotti sguazzavano nel loro letame?

Turatevi il naso e fate attenzione.
Amilcare
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Francesco
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MessaggioInviato: Ven Nov 25, 2011 8:28 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Surreale il provvedimento del comune di Vico nel Lazio Shocked , davvero paradossale e senza senso Shocked Shocked
Ma... è giusto! del resto, come osserva sarcasticamente Amilcare, siamo noi gli imprudenti, gli incoscienti che ci azzardiamo ad andare in montagna in periodo di caccia!!!!

Aberranti le testimonianze dirette e indirette raccontate da Emanuele ed il tragico fatto di Viticuso dimostra la realtà dei pericoli che corre chi va semplicemente in montagna....
Ma ci rendiamo conto, ucciso perchè un assassino (non trovo altra definizione) ha sparato a qualcosa che si muoveva tra i cespugli!!!
Ribadisco il concetto esposto nell'altro intervento:
Se, anzichè di caccia, di bande armate ed accessoriate di tutto punto si trattasse di altro sai che sollevazioni popolari ci sarebbero state...
Ed invece, in nome del dio danaro, si passa sopra anche alla morte...

Saluti,
Francesco
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MessaggioInviato: Ven Nov 25, 2011 9:57 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Puntuale, come ogni anno, si ripropone la querelle sulla caccia. Numericamente, se si facesse un sondaggio, la maggioranza della popolazione contraria alla caccia sarebbe schacciante. Eppure la caccia continua, e non solo in montagna, in luoghi isolati. Vivo in una campagna ormai semiurbanizzata, dove per legge non si può esercitare la caccia, la distanza minima di 150 metri dalla abitazione più vicina non può essere rispettata appunto perchè le case non superano questa distanza una dall'altra. Eppure il sabato e la domenica mattina sembra di stare in una zona di guerra, tante sono le fucilate. Non mancano chiaramente le lamentele della gente, soprattutto con me. Il perchè è molto semplice, sono una guardia venatoria volontaria, a costo zero per la comunità. Perchè non intervieni mi viene chiesto. Perchè non posso intervenire quando voglio, ma quando ho l'ordine di servizio della Polizia Provinciale, che mi dice dove e quando posso esercitare la funzione di guardia venatoria, e la Polizia Provinciale si deve attenere alla legge. E comunque posso operare solo in compagnia di un'altra guardia venatoria, fosse pure per una questione di sicurezza, non è improbabile la minaccia armata da parte di un cacciatore, il mio collega di servizio è stato oggetto di tale minaccia, con me testimone e tutto questo è finito sul tavolo di un giudice, stiamo aspettando gli sviluppi. Tornando alle funzioni che posso svolgere come guardia venatoria. Se non ho l’ordine di servizio e assisto ad una sequela di infrazioni da parte di cacciatori, non posso assolutamente intervenire, potrei essere accusato di abuso di potere, purtroppo dopo l’entusiasmo iniziale per questa qualifica, mi rendo conto che la legge è senza alcuna incertezza a favore del cacciatore. Non entro nella questione etica della caccia, mi limito solo a dire che se tutti gli aventi diritto (tipo gli elettori) esercitassero la caccia, dopo una settimana l’Italia sarebbe un deserto faunistico. E appunto mi chiedo allora, perchè è consentito ad alcuni l’esercizio della caccia? Solo perchè si fa richiesta ? E se per paradosso tutti facessero richiesta? Quale selezione verrebbe messa in atto per concedere l’abilitazione alla caccia? Per fortuna la maggioranza non fa richiesta, una minoranza si, e purtroppo questa minoranza, per quanto mi riguarda, in questa nostra unica Terra, soggetta a tutte le ingiurie che l’uomo le stà infliggendo, rappresenta la parte meno adatta a gestire le aree naturali come attualmente succede con le zone di caccia al cinghiale, zone addestramento cani, aziende faunistice venatorie e tutto quello che la legge consente. Nessuna associazione che non sia venatoria può mai aspirare a gestire anche per fini scientifici un’area naturale come quelle prima enunciate. Provate. La legge ve lo impedirà. A proposito di caccia, sabato 26 novembre sarò di servizio, come guardia venatoria, più o meno all’Arco di Trevi, vi assicuro che è un vero e proprio fronte. Bruno
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MessaggioInviato: Sab Nov 26, 2011 11:51 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Mi par di capire dai vostri post che siete contro la caccia, più che altro per il fatto che i cacciatori siano incivili, pericolosi, invadenti. Su questo vi do assolutamente ragione, anzi, aggiungo anche ladri visto che passando sulle nostre proprietà fanno incetta di frutta ed ortaggi come se fossero nel supermarket! Assassini però mi sembra eccessivo. Allora siamo tutti assassini o quanto meno complici di omicidi, oppure discendiamo da assassini... o forse secondo voi gli animali selvatici hanno più diritti di quelli d'allevamento perché, da come ho capito, siete contro la caccia ma poi mangiate regolarmente carne, ossia quella delle povere bestie, che forse voi considerate di "serie B", allevate per essere prima sfruttate e poi massacrate da macellai assassini e divorate da uomini cannibali.

Secondo voi i cacciatori sono assassini e QUESTI QUI no???
(ci sono anche video italiani)

Pensateci mentre mangiate una bistecca, una braciola o un petto di pollo...

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Emanuele
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MessaggioInviato: Sab Nov 26, 2011 1:30 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Un conto è uccidere per necessità un altro per sport
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MessaggioInviato: Sab Nov 26, 2011 3:09 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Emanuele ha scritto:
...(caccia vuol dire uccidere e se non lo fai per necessità sei un assasino)

Emanuele ha scritto:
Un conto è uccidere per necessità un altro per sport
C'è qualcosa che non mi torna in queste parole... Confused

Si parla comunque di uccidere...
Anzi, visto che per mangiare carne si devono inevitabilmente uccidere degli animali, scegliendo il male minore per essi direi proprio che considero peggiori le pratiche di un mattatoio piuttosto che la schioppettata di un cacciatore. Ripeto che questo lo considero il male minore.

E poi, spiegami cosa vuol dire "per necessità".
Cioè...il cacciatore che uccide un cinghiale lo porta a casa e lo mangia. Non è forse necessità questa?
Quindi per te la necessità può essere soddisfatta soltanto comprando la ciccia nel banco frigo?? Tra l'altro di dubbia provenienza e qualità...
Ed ancora, se una persona non si fida della carne che vendono (e non avrebbe tutti i torti), oppure non può permettersela (visto quello che costa) e decide di procurarsela da sé, non è libero di farlo? Ovviamente rispettando le regole, sia chiaro.

Secondo te Emanuele, uccidere animali nel loro habitat non si può fare, ma uccidere brutalmente animali da allevamento diciamo che...se po ffà...
Discriminazione questa...

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MessaggioInviato: Sab Nov 26, 2011 5:32 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Per quanto può servire aggiungo un mio contributo alla discussione. Ho passato la mattinata insieme ad un’altra guardia venatoria (volontaria) a fare sorveglianza tra la Sublacence Guarcino-Arcinazzo e la 155 Fiuggi-Alatri. E’ il primo anno che esercito questa attività e lentamente comincio a capire dal di dentro il mondo venatorio. Tutto questo territorio compreso entro i limiti primi accennati, è sotto uso delle squadre di “cinghialari”. Per legge tutti gli accessi alle zone in atto di caccia al cinghiale devono essere debitamente tabellati con bandierine rosse e recapito del caposquadra. Appena posso manderò una mappa con le singole aree di pertinenza di ogni singola squadra. Appare subito evidente come in pratica tutto questo territorio è ricoperto a mosaico dai limiti di queste aree, spesso contigue una con l’altra. Il sabato e la domenica, per esperienza diretta e per una questione di prudenza, è consigliabile non entrare entro queste aree. Una minoranza di cittadini, nel periodo di apertura della caccia si appropria di un territorio, che potenzialmente potrebbe essere usufruito dal raccoglitore di funghi, dal cacciatore fotografico, da un semplice appassionato di trekking, da chiunque che a qualunque titolo che non sia la caccia, voglia usufruire di questi territori. Tutte queste categorie di persone non impediscono a nessuno la fruizione di questi territori, i cacciatori impediscono di fatto questo territorio a tutte le altre categorie. Questo per quanto riguarda l’impatto sulle persone. Ma la caccia per quanto noi tutti sappiamo non si limita a questo. La caccia uccide gli animali. Credo che la caccia in assoluto non nè morale nè immorale, dipende dal contesto. L’uomo attuale è stato anche cacciatore, in tempi protostorici non sarebbe sopravvissuto senza la caccia. Ma sappiamo benissimo che nel corso della sua storia l’uomo ad un certo punto si è affrancato dalla caccia con “l’invenzione” della agricoltura. Da quel momento è iniziata l’evoluzione della civiltà come la conosciamo noi. Nessun popolo cacciatore ha costruito una qualunque civiltà strutturata, per quanto ne sappiamo noi. Tuttora l’uomo come specie esiste grazie all’agricoltura e non alla caccia. Certo si alimenta di carne, ma sono animali di allevamento, animali selezionati per la produzione di carne e che abbandonati a se stessi avrebbero ben poche chances di vivere in un contesto naturale. Il pensare che la caccia per alimentazione sia ammissibile è una ingenuità. Sette miliardi di persone , alimentandosi con la caccia, in una Terra sovrappopolata, urbanizzata, sfruttata, vivrebbero per poco tempo. E il diritto di pochi di avere la facoltà di cacciare per alimentarsi confligge con il diritto di tutti a questa possibilità. La caccia in questo periodo storico e sociale non è più compatibile con la presenza dell’uomo sulla Terra, il prossimo traguardo saranno dieci miliardi di abitanti. E ora basta, vado a fare uno spuntino, vegetariano sia chiaro. Da oltre trenta anni non mangio nè carne nè pesce, non mi piace l’immagine di un animale che fugge alla mia presenza, temendo che voglio mangiarlo. Un saluto, Bruno
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MessaggioInviato: Sab Nov 26, 2011 5:40 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Sai, Marco, ci sarebbe tanto di dire, sarebbero tante le considerazioni da fare... favorevoli alla caccia, contrari, tolleranti, disinteressati (la stragrande maggioranza) ... insomma, come osservava Bruno, puntualmente si ripropone la querelle e.... puntualmente ciascuno rimarrà sulle proprie posizioni... Confused

Non credo assolutamente che oggi, almeno in Italia, qualcuno viva (nel senso di sfamarsi) di caccia come non credo che lo si faccia per necessità e, permettimi di fartelo osservare, tra licenza, armi, cartucce, vestiario, accessori ecc. il costo di questo sport - perchè questo viene considerato dagli stessi praticanti !!! - non è certo alla portata di tutti....
Vogliamo poi parlare dei cinghiali o dei fagiani acquistati dagli stessi cacciatori e sterminati appena liberati ancora intontiti in aree più o meno anguste? Che uomini, che virilità, veri cacciatori!!! insomma...
Ridicole poi le autogiustificazioni quando sostengono, ad esempio, che i cinghiali sono troppi e che loro fanno un favore alla comunità....
Che di cinghiali forse ce ne siano troppi sarà pur vero ( e qui subentrerebbero altre considerazioni) se però evitassero di liberarne loro stessi, magari...!!!

Che poi la mattanza degli animali da allevamento sia ugualmente riprovevole non ci sono dubbi ma... ecco, questo sì potrebbe rientrare tra le necessità (anche se i vegetariani sostengono - a ragione - diversamente) non la caccia!

E' squallido paragonare morte e morte ma credo che il contesto non possa non discriminare nettamente la morte degli animali da allevamanto con quella dei selvatici...

Per questo volevo tralasciare il discorso etico ma affrontare il problema caccia meramente a livello di diritti... Quelli dei cacciatori di praticare il loro sport (!) e quello sacrosanto di chi pretende di andare in montagna senza sentire fucilate o rischiare di venire impallinato...

A proposito di diritti, approfitto dell'occasione per allegare un articolo pubblicato dal quotidiano locale Ciociaria Oggi dove, in poche righe, tra altro, vengono sintetizzate una valanga di problematiche legate alla caccia quali, nello specifico, il non rispetto delle regole, il piombo dei pallini e le "procedure di infrazione in materia di caccia" da parte della comunità europea che, di fatto, per noi si traducono in multe !!!!
Non so se è chiaro, TUTTI NOI, 60 milioni di persone circa, PAGHIAMO MULTE per permettere a pochi intoccabili di praticare il loro sport!!!!
Se questo non è quantomeno paradossale!?...

Saluti,
Francesco

P.S.
Per tornare in tema con i Monti Ernici mi piacerebbe che Bruno (flora.imaging) al quale va la mia più profonda stima per l'attività che svolge, tra l'altro, quale guardia venatoria volontaria, ci raccontasse qualche esperienza vissuta...



ciociaria 26 novembre 2011.jpg
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ciociaria 26 novembre 2011.jpg


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Francesco
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MessaggioInviato: Sab Nov 26, 2011 6:08 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

ooopsss... ho scritto contemporaneamente a Bruno senza accorgermene! Shocked
Bene, mi ha anticipato esaudendo la mia richiesta nel Post Scriptum ed ha impreziosito l'argomento con la testimonianza della sua esperienza sul campo e con le sue condivisibilissime considerazioni.... Very Happy

Saluti,
Francesco
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Amilcare
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MessaggioInviato: Dom Nov 27, 2011 4:46 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Premetto che sono contro la caccia sportiva così come lo sono per la pesca sportiva e penso che per la caccia e la pesca professionali dovrebbero esserci regole precise da rispettare da tutti, sia da coloro che con reti a strascico lunghe chilometri sconvolgono il fondo e uccidono senza distinzione pesci commestibili e non commestibili, grossi e piccoli, delfini, tartarughe e quant'altri poveri animali hanno la sventura di restare imprigionati, sia da quelli che uccidono a bastonate le piccole foche o innescano trappole; e questo dovrebbe valere per i pescatori e i cacciatori da qualunque nazione provengano, siano anche tra le più "civili".
Dei cacciatori "sportivi", in questo sito, se ne è gia parlato e giustamente,
già qualcuno ha fatto notare che per un povero animaletto essere ucciso da un cacciatore serio ed esperto, o da uno "sparatore", non ci sono differenze.
Voglio, però, ricordare la "pesca sportiva".
Avete notato quante buste di esche per pesci si trovano lungo le sponde del lago di Canterno?
Vi è mai venuta la curiosità di quantificare il peso complessivo delle esche usate dai pescatori e rimaste sul fondo del lago?
E non è questo inquinamento?
Inoltre: avete mai assistito al recupero del pesce pescato?
Il fortunato pescatore agguanta lo sfortunato pesce, gli apre a forza la bocca ci ficca dentro un dito, sbucica fino a trovare l'amo e se ha un pò di umanità, cerca di recuperare l'amo facendo il meno male possibile, altrimenti tira la lenza e strappa tutto.
In tutti e due i casi il pescato viene ributtato, quasi sempre, nel lago.

E torniamo alla caccia.
Perchè prendersela sempre e soltanto con i cacciatori per il depauperamento della fauna?
Nessuno di voi può ricordare e questo perchè non lo ha mai visto, lo spettacolo delle allodole, d'estate a Campocationo: ce ne erano a stormi compatti che pasturavano e improvvisamente si alzavano in volo gorgheggiando e salivano e scendevano e trillavano a volo radente sul prato, si posavano.
Ed era un frullar d'ali e si sentiva come un pigolio, un bistìccio sommesso e all'improvviso silenzio, un nuovo stromo si alzava in volo.....
E c'erano i rampichini tra gli ulivi dei nostri uliveti.
Ce ne erano tanti: si arrampicavano veloci disegnando spire sui tronchi e volavano rapidi da un tronco all'altro e si nascondevano e facevano capolino, tornavano a disegnare spire.
Gli avete mai visti?
Non ditemi che la colpa è dei cacciatori.
Attenzione.
Ogni problema si risolve raccogliendo e analizzando tutti i dati, tutti, anche quelli che è difficile reperire o, addirittura vengono tenuti nascosti, bisogna, inoltre, distinguere i dati falsi.
Disgraziatamente non ci sono soltanto produttori di armi e quanto serve a farle funzionare, ma ci sono anche produttori di diserbanti, di mangimi, di concimi, di antiparassitari e di quant'altro possa servire ad ottenere il massimo risultato col minimo sforzo facendo tabula rasa di ogni altra cosa.
E allora:
Ci siamo mai chiesti se i cacciatori sono diventati lo specchietto per le allodole per attirare e sviare l'opinione pubblica dal vero problema?

Meditate gente, meditate.

Amilcare
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I Monti Ernici; la mia passione
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MessaggioInviato: Dom Nov 27, 2011 6:46 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Caro Amilcare, credo che nessuno sottovaluta tutte le cause che hanno portato al depauperamento della fauna selvatica. Quello che hai visto a Campocatino io l’ho visto nella “mia” campagna. L’età mi consente di ricordare come era la campagna alla fine degli anni cinquanta. Poche case, molta campagna, tante ma tante querce, servivano per le ghiande come alimentazione ai maiali. Ma tu lo sai meglio di me, agli inizi degli anni sessanta si affacciava la generazione nata negli anni trenta. Mio padre aveva sette fratelli, mia madre sei. Questa era la media dei figli in queste famiglie. Una famiglia vicina di casa era composta da undici figli. Bene, questa generazione era artefice anche del boom economico. Non si contentava più della casetta con la stalla attaccata. Voleva una casa grande, una casa per ogni famiglia, con il garage, perchè nel frattempo era arrivata anche l’automobile. E quindi bisognava fare strade, allargare i tratturi preesistenti, abbattere le querce per allargare le strade ed anche per rimuoverle come simbolo di una esistenza grama e stentata. La campagna offriva tutto lo spazio che occorreva. Nessuna amministrazione si è mai preoccupata di gestire questo cambiamento impetuoso, anzi lo ha cavalcato per i propri affari. E’ arrivata la civiltà come noi la conosciamo. L’ultima preoccupazione era la sopravvivenza della fauna selvatica. La febbre per il progresso per fortuna ha lasciato anche spazio alle questioni ambientali. Le cause che hanno portato alla rerefazione della fauna sono tante e le conosciamo. Personalmente non darei addosso agli agricoltori. Loro producono ciò che il mercato richiede. Il mercato in Italia è composto da sessanta milioni di abitanti che non vogliono compromessi quando si siedono a tavola. Vogliono mangiare e anche tanto, ed infatti si sta ponendo il problema del sovrappeso. É meglio togliersi l’idea che si possa produrre tanto cibo senza ricorrere a tutte le alchimie chimiche che la tecnologia mette a disposizione, state tranquilli che l’agricoltore non usa più fertilizzante o diserbante di quello che serve, semplicemente perchè tutto ciò ha un costo, anche salato. L’equilibrio seminaturale degli anni cinquanta si è spezzato, a farne le spese sono appunto gli animali selvatici, che devono fare i conti ogni giorno con avversità per loro nuove. Hanno avuto milioni di anni per adattarsi all’ambiente, per risolvere i problemi che questo ambiente procurava. Ma i problemi che devono affrontare ora li spiazza. Impatto con le macchine, fari nella notte, acqua inquinata, pale eoliche, vetrate dei palazzi e delle ferrovie alte velocità, proiettili sparati dai fucili che non lascia loro scampo. Credo che il benaltrismo sia micidiale. E’ vero , la caccia non è l’unica causa della riduzione della fauna, ben altre sono le cause come si suol dire, ma a che prò rendere ancora più difficile l’esistenza a questi povere animali, le aree a loro disposizione sono sempre di meno, l’antropizzazione avanza senza sosta, non complichiamo ancora di più l’esistenza di questi poveri animali. Credo che se aveste visto un uccello di pochi grammi sparato e rantolare al suolo forse avreste un’altro approccio a questa questione. Bruno
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cestò
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MessaggioInviato: Dom Nov 27, 2011 10:45 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Il punto è che non me la sento di dire di essere contro la caccia quando poi mangio regolarmente carne. Non sarei una persona coerente.
Pertanto non condivido il pensiero di chi professa il rispetto per gli animali e poi si abbuffa con l'arrosto di vitello o un panino con la porchetta, e magari anche con un fagiano ripieno... Confused
In questo caso, per questo...buonismo, considero sport proprio l'essere contro la caccia, e non la caccia stessa.
Per alcuni c'è differenza tra la carne di animali "cacciati" e quella di animali "allevati", per me no. Ed io mi baso sempre su questo principio.
Dovremmo diventare tutti vegetariani come Bruno, allora si che potrei essere favorevole all'abolizione, per il semplice motivo che il sacrificio di animali non dovrebbe servire a sfamare la semplice voglia di uccidere.
Ecco...non mangiare più carne. Ma cosa implicherebbe questo?
Come prima cosa sparirebbero tutte le donazioni di sangue.
Su questo punto vorrei raccontare una mia esperienza: Durante il lavoro mangio in una mensa che, come tante, non offre prodotti di qualità.
Visto che i secondi non mi ispiravano molto, per un periodo ho evitato di consumarli. Quindi niente carne, almeno in mensa.
Dopo una donazione mi sono arrivate le risposte dalle quali si riscontrava un'abbassamento della ferritina ed il consiglio ad attendere almeno sei mesi per la prossima donazione.
Beh...mio malgrado sono stato costretto a prendere quei secondi che tanto disprezzavo, pur di non abbandonare la mia vocazione di far del bene donando il mio sangue a chi ne ha bisogno, vegetariani compresi.
Ma forse neanche ce ne sarebbe più bisogno: una dieta vegetariana mette a rischio le gravidanze.
Chissà... se i nostri avi fossero stati dei vegetariani, forse non staremmo qui a discutere. Perché si sa, l'uomo ha progredito proprio grazie alla carne, che si procurava con la caccia e per mezzo della quale ha potuto fare il suo salto di qualità.
Altro che agricoltura, che tra l'altro ha conosciuto molto tempo dopo. Tuttavia non abbandonando mai la pratica della caccia, fino al giorno d'oggi, anche se possiamo comprarla al supermercato e pure già cotta.

Non so come stia Bruno con la dieta vegetariana, di sicuro è più protetto contro malattie cardiovascolari, ma allo stesso tempo gli manca, da trent'anni, l'apporto (naturale) di due elementi molto importanti per il nostro corpo e che assimiliamo solo da prodotti di origine animale: il ferro e la vitamina B12. Oltre a proteine, calcio, acido folico, vitamina C e vitamina D.
Di sicuro la mancanza di questi elementi non mi consentirebbe neanche di pedalare per diverse ore sotto il sole.
Chissà se poi avrei la forza per sostenere i ritmi della mia vita...bambine vivacissime comprese.

E' solo una coincidenza che noi umani abbiamo tre diversi tipi di denti?
Oppure è dovuto dal fatto che l'uomo sia un onnivoro?

Continuerò a mangiare carne, allevata e cacciata. Senza sensi di colpa.

_________________
marco
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