Forum dei "Monti Ernici"

[Francesco]

Lo spettacolare panorama alla magica luce crepuscolare dalla vetta di Monte Pozzotello guardando verso Nord:
Il primo piano, lambita dagli ultimi raggi di sole, la vetta del Peschio delle Ciavole da cui ha origine la bella e sinuosa cresta che culmina con il monte Crepacuore.
In secondo piano, l'imponente monte Viglio, fa da quinta ai monti Cotento e Tarino appena al di sopra della notte...
Da segnalare, sullo sfondo, appena a destra del Viglio, con un pò di attenzione, l'inconfondibile dente del Corno Grande al Gran Sasso d'Italia...

Saluti,
Francesco

[tommaso]

Eh no Francesco! Così non vale! Avresti dovuto mettere un avviso ai naviganti: "Attenzione prima di aprire il post abbiate cura di essere ben seduti!" È uno scatto straordinario, si può davvero svenire davanti a cotanta bellezza. E solo un animo puro come l'autore della foto, può accorgersi di quel momento magico e restituirci attraverso un'immagine la straripante maestositá della natura ernica che accoglie l'autunno.

Grazie Francesco.

A presto, tommaso.

[Francesco]

Troppo troppo buono Tommaso, grazie per le bellissime parole che hai usato....

Una seconda foto, allora, scattata soltanto dopo pochi secondi dalla prima...

Ancora grazie...

Saluti,
Francesco

[FALCO86]

Queste immagini, caro Francesco,
sono poesia per gli occhi

Meraviglia assoluta

[Francesco]

Semplicemente al posto giusto al momento giusto, Matteo

Saluti,
Francesco

[Amilcare]

Io l'ho avuto il falco pellegrino, così come ho avuto, nella grande voliera in soffitta, quasi tutti gli uccelli a coppie e ho avuto un batuffolo bianco che è diventato uno splendido allocco, un falco di palude spelacchiato e moribondo, un gheppio con un'ala rotta, barbagianni e civette, tutti salvati e liberati.
Ho avuto gli uccelli quando ancora si praticava la caccia con le reti (mille lire a coppia) e i rapaci perché ormai si sapeva che avrei fatto del tutto per salvarli.
Il primo è stato proprio un falco pellegrino che si era tuffato sugli uccelli da richiamo e sarebbe morto se non fossi stato io presente (500 lire).
L'ho avuto il tempo di capire e da Civita è partito come una saetta ed è diventato un puntino che si è perso nel suo azzurro.
C'è stato ultimamente anche un altro falco pellegrino e quello che racconto è incredibile.
Avevo comperato un canarino maschio per rimpiazzare quello morto; l'ho messo nella voliera e mi sono allontanato per osservare quale sarebbe stata la sua reazione nel nuovo ambiente: un pigolio appena percettibile, un timido batter d'ali, qualche passo, un breve volo verso un posatoio e...finalmente vola, un lungo volo dal posatoio, per tutta la lunghezza, alla rete.
In un batter di ciglia il falco sulla rete e il canarino morto.
Da non credere e mi parrebbe di aver sognato, ma c'era anche Lucia.
Amilcare