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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Gio Dic 01, 2016 5:30 pm Oggetto: "Carc"... |
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Un termine ormai in disuso da tempo, riaffiorato per caso nel ricordare le gite in campagna dai parenti di mamma (ero caduto e mi ero sbucciato le ginocchia '(Jnocchira) E la vecchia prozia Teresina: Carc a ti ca n'arrecui puteva capità.
Elvira, invece lo ricorda dalla nonna originaria di Sant'Emidio: "Sì ieva carc a pedi"
Amilcare
L'ultima modifica di Amilcare il Gio Mar 30, 2017 5:58 pm, modificato 1 volta |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Dic 02, 2016 7:31 pm Oggetto: "Carc" termine dialettale alatrense |
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Io lo so, me lo ha detto mamma!! _________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Dic 12, 2016 6:05 pm Oggetto: ' carc ' espressione dialettale alatrense |
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Nessuno si azzarda?! _________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Lun Mar 27, 2017 5:42 pm Oggetto: |
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CARC = Soltanto
E ci sono suoni senza senso svaniti coi volti antichi.
Ed erano parole.
Amilcare |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mar Mar 28, 2017 7:01 pm Oggetto: |
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E quel :"n'arrecui" ?
Immagino : "non riposi, non ti fermi un attimo", giusto?
Saluti,
Francesco _________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Mer Mar 29, 2017 7:19 am Oggetto: |
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Amilcare ha scritto: | CARC = Soltanto
E ci sono suoni senza senso svaniti coi volti antichi.
Ed erano parole.
Amilcare |
Eh già Amilcare,
Anche io ricordo vagamente qualche termine così...
"Apò " e "i-ttòcca" mi vengono in mente ... Il primo qualcuno ancora lo usa, il secondo era molto usato dalla zia di mio padre...
Sapreste ndovinarne il significato?
"Prima s'è magnato no canistro de cerase, apò jeva chiagnenne pe gli doluri"
"Mo chiappa sso manecuto e portatello. I-ttòcca" _________________ kate
"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"
Emilio Comici - 1901-1940 |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mer Mar 29, 2017 9:37 am Oggetto: |
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TOCCA-TO
...e suoni richiamano altri suoni e vecchi volti riappaiono: uno sguardo, un gesto, un muover di labbra appena, un ordine, un invito, una promessa:
Y TOCCA KA APO'...
Amilcare |
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britanno Grande amico della montagna
Registrato: 31/05/14 18:56 Messaggi: 64 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Mar 31, 2017 11:34 pm Oggetto: |
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anche un: " I bìa!" non ci sta male.....
perchè..."sulutrenn" come lo vedete?.... "n'n gli vìdi, sembra Duunizzi! I m'be s'e jeva sulutrenn' n'tera!
saluti al forum
PS. per Amilcare: ho sempre sentito parlare di un certo: "Duunizzi". sai qualcosa di questo personaggio che ha avuto l'onore di essere citato in un detto?
Come del resto "Pascuccia Pazza" o "Màretta" |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Dom Apr 02, 2017 6:09 pm Oggetto: |
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J bia; i tocca; tocca-to.
Sull'trà= Rotolarsi per terra. Tipico degli animali per liberarsi del prurito.
Da "Alatri e il suo vernacolo":
Chi sa che tè chigli asini! Da stad'man s' stà a sulltrà . Pass'ci zic' la brusca.
Diunizzi. Di Dionisio ho un vago ricordo, ma ricordo perfettamente il detto perché ce lo appioppava mia madre quando stavamo in disordine o ci vestivamo in modo non adatto.
Da quello che ricordo era un tipo sporco e trasandato che ogni tanto si incontrava per le strade di Alatri, spesso attorniato dai suoi figli e raramente con la moglie.
Abitava in una di quelle casette da favola che non esistono più e che facevano sfondo a porta San Francesco, raccolte tra due cipressi e i mandorli che a primavera sembrava volessero abbracciarle.
Questo la so perché queste casette mi affascinavano tanto che una volta, al primo fiorire dei mandorli le raggiunsi e proprio nello spazio tra le due casette, lo incontrai.
Forse era uno di quei braccianti agricoli che offrivano la loro opera ai vignaioli dei Castelli romani e me lo fa pensare il seguente episodio:
Mi trovavo allora nel Collegio delle Scuole Pie a Frascati e facevo parte del coro.
Ricordo perfettamente che una volta mentre il coro era impegnato per una cerimonia della Pasqua, si udì in cattedrale come un mormorio che avanzava ed ecco Dionisio che con tutta la famiglia, attraversa il corridoio tra le due file di panche e arrivato al limite del sagrato si inginocchia con tutta la sua famiglia sullo scalino che regge la balaustra e, con tutta la sua famiglia, si segna ad alta voce.
Diunizzi! Sporco e trasandato con tutta la sua famiglia, nella cattedrale di Frascati come se fosse solo! Solo con la sua famiglia e la sua fede.
Dionisio è passato come passano tutte le cose, perfino le casette che facevano sfondo a Porta San Francesco e non ci sono più, inghiottite da un anonimo palazzo insieme ai due cipressi e ai mandorli che al primo fiorire le abbracciavano.
Amilcare |
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britanno Grande amico della montagna
Registrato: 31/05/14 18:56 Messaggi: 64 Residenza: Alatri
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Inviato: Dom Apr 02, 2017 10:39 pm Oggetto: |
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Grande Amilcare! Finalmente per me ha un "volto" Diunizzi (erroneamente da me scritto, ma nel parlato ho sempre sentito cosi).
E di Marètta? È sicuramente più recente, io la ricordo ai giardinetti di Porta S.Pietro.
E Pascuccia Pazza? Anche questa sempre per sentito dire:
"Ndo vai girenn pu tutti sti curagli! M'e simbri Pascuccia Pazza!"
Grazie ancora....
Saluti Armando |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mar Apr 04, 2017 4:25 pm Oggetto: |
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Ahhhhhh... che bello leggere queste cose....
Grazie a tutti!
Saluti,
Francesco _________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Lun Nov 02, 2020 6:49 pm Oggetto: |
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Mi è capitato di rileggere della richiesta di Britanno su Diunizi, Maretta e Pascuccia Pazza e la mia risposta per quanto riguarda Diunizi. Ho visto che mancano le risposte per le altre due e cerco di rimediare; per una sola, però, perché di Maretta non so niente di niente.
Pascuccia Pazza, era alta, vestita sempre all'antica, incedeva, per le vie di Alatri, come una matrona che ostentava i suoi gioielli; così la ricordo e si diceva fosse una strega che, di notte, pescava anelli nella fontana al Prato delle Monache, quella che non c'è più.
Spesso era attorniata da bambini che la burlavano, ma che le bambine la guardano ammirate e che qualcuna le chiedeva di pescarle un anello. |
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