Forum dei "Monti Ernici"

[franco nardi]

Il ponte di S. Teodoro si compone di 2 fornici e risale all’epoca romana. Per Trevi riveste un’importanza fondamentale, in quanto è posto ai piedi del monte sulla cui sommità si erge la città, ma che in epoca antica con il nome di Treba si sviluppava proprio sulle pendici che sovrastano la conca del ponte e che nel periodo imperiale romano ricevette l’appellativo di Augusta, per la bontà e la copiosità dell’acqua che riversava a Roma con l’acquedotto Anio Novus. Sul ponte si sviluppava la principale comunicazione con i vicini popoli degli Ernici e dei Volsci a sud-est, con i Marsi ad est e, con la strada adiacente che procede verso ovest, con le altre città Eque, Tivoli e poi Roma. La strada era carrabile e ancora oggi, dopo il passo della Portella, si possono riconoscere tratti di basolato e continuando sempre su questa direttrice si arriva alla Sorgente di Capodacqua, dove forse sorgeva una villa romana, in quanto in una delle tante ricognizione fatte dall’Archeoclub si è rinvenuto un poderoso coccio di anfora e poco più avanti un imponente sostruzione poligonale (sicuramente della strada che era di maggior comunicazione, tanto che alcuni anziani ricordano l’ultimo postino che negli anni ’20 si portava a Guarcino a prendere la posta). Sempre su questa strada si giunge al famoso Arco di Trevi, di confine con Guarcino, utilizzato anche come attraversamento dell’acquedotto che riforniva la villa di Traiano. La vita più illustre il ponte forse l’ha avuta con il periodo cristiano, in quanto Trevi è una delle più antiche diocesi e lì vicino si ergeva la cattedrale di san Teodoro. Qui pernottò s. Benedetto (come tramandano per vecchia tradizione i più rappresentativi abati benedettini tedeschi che annualmente ripetono il pellegrinaggio) nel suo viaggio verso Cassino (oggi dichiarata Via Sancti Benedicti) e il patriarca di Gerusalemme, il futuro papa Urbano IV. È da ricordare che qui passava la principale strada di accesso al paese, attraverso Porta Napoletana, e dove si incontravano le chiesette di S. Lorenzo, Santa Barbara e S. Nicola che diede il nome all’attuale contrada. Tanti sono stati insediamenti e attività economiche ad esso vicini, dalle epoche più remote (proprio tu, Amilcare, trovasti un refuso dell’età del ferro!) o un molino che ormai nessuno più ricorda. Si potrebbero dire ancora molte cose, ma veniamo alla giornata ecologica.
Ridiamo a ponte S. Teodoro il lustro che merita facendo una pulizia da farlo brillare. Una prima opera l’ha fatta il Parco , ma non è sufficiente perché gravi pericoli lo minacciano. Anzitutto invio il programma della manifestazione, poi provo ad inviare alcune foto significative del Ponte.

[Francesco]

Ciao Franco,

grazie per le info e per l'invito alla manifestazione...

A proposito: manca proprio il programma!
Se hai difficoltà ad inserirlo, inviamelo come allegato alla mail che trovi sulla home page (info@montiernici.it)

Saluti,
Francesco

[Francesco]

...ed ecco il programma

Saluti,
Francesco

[Amilcare]

Alcune fotografie scattate durante i lavori...

Amilcare

[Pappaulla]

Grazie di cuore a chi ha ridato lustro al Ponte!