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2156 m s.l.m. Utente interessato
Registrato: 10/10/14 20:51 Messaggi: 6
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Inviato: Sab Ott 11, 2014 8:30 pm Oggetto: |
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Grazie per il benvenuto
Hai ragione Francesco, quello è un altro mondo, mentalità diversa e controlli frequenti. Tuttavia posso darti alcune indicazioni: tali controlli vengono effettuati quasi esclusivamente dalle associazioni di pesca che gestiscono i corsi d'acqua e finanziati tramite gli introiti dei permessi di pesca. Inoltre la pesca è permessa anche all'interno delle aree protette. Ho pescato diverse volte all'interno dei confini del parco dello Stelvio, circondato da paesaggi mozzafiato http://www.fischerei-ulten.com/fischwasserkarten/fischwasserkarten_i.asp qui tutte le informazioni per poter pescare nel parco.
Anche qui in centro Italia vi sono vari esempi che hanno riportato diversi fiumi allo splendore di un tempo. Si pensi al tratto NO KILL sul fiume Aniene, nei pressi di Vicovaro. L'associazione alla quale è stata affidata la gestione del fiume autofinanzia i controlli ed effettua un costante monitoraggio del fiume grazie alla collaborazione (obbligatoria) di ittiologi.
Altro esempio molto valido è il progetto "Trota Macrostigma" sul fiume Fibreno, che grazie alla pesca sportiva riesce a finanziarsi e a salvaguardare due specie endemiche di grandissima importanza: il carpione del fibreno e la trota macrostigma. Se ne avete l'occasione visitate l'incubatoio ittico di Broccostella, ne vale la pena.
Quindi anche se qui "non è il Trentino" si può comunque prendere esempio (come fanno diverse associazioni di pesca del centro Italia) e migliorare le cose, nonostante le 1000 difficoltà.
La questione Canterno è un po' particolare: l'associazione che ha voluto l'istituzione del NO KILL purtroppo non è stata supportata dalle istituzioni che una volta posti i cartelli non si sono impegnate a far rispettare le regole. A meno che non si inizi a far pagare un permesso aggiuntivo per pescare nel lago con il quale si finanzi l'attività di controllo e antibracconaggio la situazione rimarrà pressoché immutata. Le continue chiamate a Forestale e Polizia Ambientale che numerosi pescatori effettuano per segnalare i reati ambientali vengono di continuo liquidate con scuse alquanto grossolane (non è compito nostro... non abbiamo pattuglie disponibili... ecc). I pescatori corretti, a differenza di quanto potreste pensare, sono come delle sentinelle, e vi assicuro che il tema "ambiente, inquinamento e bracconaggio" è tra i più dibattuti tra chi pratica il catch & release.
Ho una mole di informazioni tale sull'utilità della "pesca eco-compatibile" che sono pronto a chiarirvi qualsiasi dubbio. Questi ragazzi, Luca e Matteo (che spero di conoscere al più presto sulla riva di un lago o di un fiume), vanno ammirati per il loro impegno. Spaventano un po' di pesci ma hanno a cuore l'integrità dell'ecosistema altrimenti non sarebbero qui a discutere per far capire come si può aiutare l'ambiente attraverso la pesca sportiva.
Vorrei proporvi una piccola riflessione: immaginiamo che le specie ittiche qui presenti andassero incontro a rarefazione e pericolo di estinzione a causa dell'inquinamento e della pesca di frodo, lascereste tutto così com'è, nelle mani delle istituzioni incapaci di salvaguardare il nostro territorio? O affidereste la gestione dei laghi e corsi d'acqua ad associazioni di pesca che si impegnerebbero a salvaguardarli?
Beh non c'è nulla da immaginare perché la realtà è esattamente questa. Se non si procede su questa strada sarà un disastro ma alla gente non importerà nulla perché in fondo chi non pesca e chi non si occupa di ambiente continuerà a vedere quella superficie d'acqua allo stesso modo, ignorando se ci sia o meno la vita sotto di essa. |
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Lucio90 Aquila Reale
Registrato: 17/01/12 16:56 Messaggi: 1787 Residenza: Tecchiena di Alatri (258 m s.l.m.)
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Inviato: Sab Ott 11, 2014 10:08 pm Oggetto: |
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Io personalmente non ho nulla contro i pescatori rispettosi dell'ambiente (compreso quello acquatico), anzi apprezzo molto il fatto che abbiano ripulito qualche zona dai rifiuti.
Ognuno ha comunque un modo diverso di rispettare la natura. Io non credo che Luca sia un delinquente o un poco di buono che pratica la pesca solo per deturpare o danneggiare l'ambiente. Ritengo invece molto più dannoso la persona che butta a terra la carta (o altro materiale) in piena natura, oppure chi si reca sui monti a fare chiasso e baldoria di qualunque genere. Mi fermo qui anche perché della pesca non sono esperto e voi ne sapete sicuramente più di me.
Un saluto a tutto il forum |
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aLUCArd Grande amico della montagna
Registrato: 03/03/14 17:58 Messaggi: 50 Residenza: Fiuggi
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Inviato: Dom Ott 12, 2014 8:36 am Oggetto: |
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Sono contento.degli ultimi interventi e della piega più seria e riflessiva che ha preso la discussione. Ringrazio 2156m per le sue argomentazioni precise e lucidissime,lo invito ad unirsi a noi Pescatori Laziali e comunque spero di incontrarlo di persona quanto prima.
Mi preme ora più di tutto però riconoscere il mio errore nel rispondere in maniera troppo accalorata ai primi post di critica apparsi in questa discussione.
Anche se le accuse di ipocrisia, sadismo e soprattutto l'immagine ripugnante dei bambini spinti sott'acqua bruciano ancora, a mente fredda non vado orgoglioso di alcune espressioni, e pur nell' abbandonare questa comunità non voglio lasciare il ricordo di una persona incivile. Forse troppo passionale ed impulsiva sì, ma non inurbana. |
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Mar Nov 11, 2014 8:43 am Oggetto: |
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non vorrei riaprire gli accesi animi di questa estenuante discussione, ma siccome sono una "dei quattro-cinque:wink: " che scrivono sul forum, volevo dire la mia, anche se un po' in ritardo e non avendo molta voce in capitolo.
Non sono contro la pesca -come in altre discussioni avete visto che non sono contro la caccia- ma ciò non vuol direi che sia completamente d'accordo sulla questione del NO-kill.
L'arte della pesca, come quella della caccia, è un retaggio di necessità serie che avevamo nel passato di procacciarci cibo.
Ora non ci serve più, ma ciò non toglie che preservare la cultura di queste attività non sia completamente sbagliata.
Perchè chi vuole cacciare o pescare con coscienza dell'azione che sta facendo (già fare parte di un'associazione che regola l'attività è un segno di coscienza, piuttosto che i pescatori o cacciatori di frodo..), avrà sicuramente più rispetto dell'ambiente (o perlomeno me lo auguro) di un delinquente.
Perchè garantire queste attività - come dice 2156m s.l.m.- che abbiano un minimo di attenzione per l'ambiente, piuttosto che lasciare alle istituzioni latitanti e incapaci la (inesistente) gestione, è comunque un passo avanti per la sensibilizzazione del resto della popolazione che non se ne intende, ma che vede dei risultati concreti come pulizia dei versanti, controllo degli inquinanti nei fiumi e laghi, ecc..
Non mi schiero da nessuna delle parti della discussione,
qui ognuno ha le sue ragioni e secondo me parlarne (civilmente) può portare solo che a benefiche riflessioni delle proprie ed altrui vedute.
Se la base è la preservazione della natura, va bene qualunque pensiero,
purché venga effettuata sul serio e non "a chiacchiere".
un saluto a tutti! _________________ kate
"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"
Emilio Comici - 1901-1940 |
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