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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Feb 26, 2007 3:32 pm Oggetto: Ernici e briganti |
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Cari amici del Forum, vi sottopongono una mia nuova richiesta che spero potrà aiutarmi nella mia indagine storica del territorio. Conoscete luoghi e sentieri SICURAMENTE battuti dai briganti sul territorio dei Monti Ernici a ridosso di Alatri?
Grazie in anticipo
Mariscer |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Feb 26, 2007 10:45 pm Oggetto: |
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Ciao Mariscer,
Come anticipato da Amilcare nell'altro post questa estate ho conosciuto un signore - ottimo conoscitore della zona di Monte Pedicino - che, tra idee, teorie e supposizioni quantomeno ardite, mi ha raccontato questa storia:
Il nonno di suo nonno, pastore, un giorno, la pascolo con il gregge, intravide una grotta nei pressi di monte Pedicino. Appena all'ingresso la sua attenzione fu immediatamente attirata da numerose bellissime fanciulle seminude che, promettendogli i migliori piaceri della vita, lo invitavano ad entrare. Propio mentre l'avo stava per cedere alla tentazione fu caricato da un caprone e riportato - in groppa all'animale - di corsa a valle. L'uomo, tra lo stupore della gente, raccontò l'accaduto. E fu preso in seria considerazione visto che, per molti anni, la zona indicata dal "nonno" venne scrupolosamente evitata credendo fosse l'ingresso dell'inferno!!!
Pietro, questo il nome del mio conoscente, mi ha infine riferito
che verso la metà del secolo scorso qualcuno chiuse l'antro misterioso, e lo chiuse così bene che nonostante le varie ricerche effettuate, lui stesso, pastore in gioventù e gran conoscitore del posto, non è mai riuscito a ritrovarlo.
Ovviamente è una storia fantasctica. Ma chissà. Magari è vero che qualcuno possa aver approfittato di credenze, suggestioni popolari e atavici timori per tenere lontano i più da un determinato posto (si parla di una grotta, un covo? un deposito?) per un periodo apprezzabile di anni...
Saluti.
Francesco |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Feb 28, 2007 3:18 pm Oggetto: |
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Ahhhhaha Francesco! Buona la storiella della pentolaccia pieno d'oro nascosta in qualche anfratto! Ma io mi riferivo ai briganti veri. Non dico tanto quelli dell'epoca della Prima Repubblica Romana, per intenderci il sanguinario Brigante Mammone che si sollevò contro Championnet, ma speravo in qualche memoria relativa alla banda di Chiavone, che sicuramente deve avere battuto in lungo e largo il territorio montano alatrino. Tieni conto che i briganti facevano la spola tra il Castello di Tecchiena da cui partivano i rifornimenti loro destinati e l' Abbazia di Trisulti che fungeva da nascondiglio e base d'appoggio.
Quello in cui io davvero speravo era di riuscire a rintracciare i loro percorsi abituali o i punti dove i manutengoli li rifornivano di armi e caciotte! Se non sbaglio anche la zona di Monte S. Giacomo era sotto la loro diretta influenza. Chi ne sa di più ? Forse Amilcare? E i Verolani, sanno niente? |
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Joe Guru dei Monti Ernici
Registrato: 05/04/06 21:38 Messaggi: 373 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Feb 28, 2007 11:14 pm Oggetto: |
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Io ho sentito parlare del Castello a Porciano vecchia dove dimorava il Brigante Gasparone.
Si ci arriva imboccando una stradina all'interno della frazione di Porciano e percorrendo uno sterrato che poi diventa mulattiera.
Passate le rovine si prosegue in direzione Acuto per poi riuscire sulla strada asfaltata.
Questo è tutto quello che sò spero possa interessare.
Ciao. _________________ Su per i monti a ritrovar se stessi |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Gio Mar 01, 2007 7:44 pm Oggetto: |
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Cara Mariscer,
una volta si raccontava. Specialmente i pastori che conoscevano ogni passo delle nostre montagne. Tesori nascosti e fantasmi.
Erano storie che erano diventati miti: Gasparone, Mastriglia, Chiavone...
Erano nomi che segnavano grotte e passaggi.
Di tutto questo l'unico che aveva un riferimento documentato era il "Favo di Chiavone": il faggio sotto il quale Luigi Alonsi fu fucilato perchè, oramai non faceva più comodo alla causa.
Si trovava, giuravano, quasi al centro della Valle dell'Inferno, in territorio di Alatri, ma non c'è più. Questo è tutto. Nelle vicinanze c'è un magnifico tasso.
Esiste pure, da qualche parte lungo il Fiume, la grotta dei briganti, alla quale si accedeva soltanto scalando un alto faggio, ma non l'ho mai trovata.
I brigant!
Regno delle Due Sicilie, occupazione sabauda e Stato Vaticano, i confini erano gli spartiacque degli Ernici e Vado di Rocca, Monte Passeggio, il Passo del Diavolo, Vado di Porca le strade di accesso tornate in auge dopo secoli di abbandono.
Per lunghi anni, dopo la caduta del regno borbonico, Trisulti e Casamari funzionarono da "basi logistiche"per la restaurazione borbonica(Casamari subì, addirittura, una rappresaglia da parte dei piemontesi) ed i briganti, nelle zone circonvicine trovavano rifugio e conforto, specialmente Chiavone che, per non smentire la sua fama, aveva due amanti in territorio di Veroli: una alle falde di Monte Pedicino, l'altra tra Santa Maria Amaseno e Trasoto.
Non ho mai inteso nè trovato documenti sulla frequenza di questi briganti
nelle vicinanze del centro di Alatri, ma so di contrabbandieri che, da Fontana Scurano, attraverso Vallimella, trafficavano nei due stati sia prima che dopo la conquista piemontese.
Conosco anche una storia truculenta e raccapricciante che riguarda Gasparone e la moglie di un suo complice di Fontana Scurano, ma sono storie legate ai ricordi di gente anziana che, ormai, non c'è più.
Tornando a noi, con più realismo, ti posso dire che nella biblioteca di Casamari ci sono parecchi libri che riguardano il brigandaggio post-unitario.
Ciao, Amilcare. |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Gio Mar 01, 2007 9:42 pm Oggetto: |
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Bravo Amilcare!
Sono esattamente queste le storie che mi interessano ed ovviamente anche i luoghi !!!
Quanto ai libri sul brigantaggio, avendone letto più di qualcuno, devo dire che solleticano poco la mia curiosità. Preferisco le leggende locali!
Chissà se qualcuno di quelle che potresti aver raccolto riguardano i briganti "alatresi" , per intenderci quelli citati ne la Storia di Alatri di Sacchetti Sassetti. Mi piacerebbe approfondire l'argomento.
Ciao ciao
PS. Sto finalmente leggendo il libro della Fentress e sembra che la fonte più attendibile dei suoi rinvenimenti sia proprio il tuo libro "Alatri ed il suo territorio" che hai pubblicato qualche anno fa. Praticamente ti cita almeno una volta in ogni capitolo ! |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Ven Mar 02, 2007 8:07 pm Oggetto: |
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Cara Mariscer,
mi faresti tanto, tanto piacere se mi facessi leggere o avere una fotocopia del libro della Fentress.
So che ultimamente sta conducendo uno scavo a Villamagna di Anagni e bisognerebbe farci una capatina.
Ciao, Amilcare.
P.s.
Se non sei delicata di stomaco leggi appresso quello che si raccontava di Gasparone, altrimenti sorvola
Ho inteso raccontare che Gasparone frequentava spesso la zona di Fontana Scurano e che li' aveva complici ed una amante, moglie di un suo complice e, ancora cjhe era crudelissimo e ammazzava per puro divertimento e che dai suoi accoliti esiggeva la massima fiducia.
Ebbe una volta il sospetto che il marito dell'amante volesase tradirlo per incassare la cospicua taglia, lo chiamò e quando l'ebbe vicino lo uccise.
Non solo, lo squartò e ne asportò le interiora.
Con queste si presentò in casa dell'amante e le chiese di cucinargli la coratella di porco che aveva portato.
La mangiò con gusto e si complimentò con l'amante che, a sua volta la trovò strana ma squisita.
"E si che era strana" disse " era la coratella di quel porco di tuo marito".
Stranamente, l'ho intesa raccontare parecchie volte, con diversi particolari e diversa partrecipazione, nessuno mai ha accennato alla reazione della moglie. |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Sab Mar 03, 2007 2:36 pm Oggetto: |
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Ciao Amilcare
Il libro della Fentress che sto leggendo è quello relativo alla Badia di San Sebastiano, dal titolo Walls and Memory ed è in inglese. Purtroppo la copia che sto usando non è mia ma l'ho presa in prestito. Il volume pubblicato nel 2005 si può richiedere in libreria ma è troppo caro per le mie finanze!(credo che costi un centinaio d'euro) Se ti interessa qualcosa in particolare posso segnalartela e magari fotocopiarne le pagine in questione. Sei frequentemente citato come "local amateur archaelogist" ed i riferimenti riguardano alcuni siti archeologici attorno alla Badia: l'insediamento di Monte Pizzuto, S. Vendetta e Case Cesarilli, il Ponte di Basciano ed una costruzione sulla strada che dalla Badia conduce a Veroli e che viene identificato come un "essiccatoio" degli anni 30. Da un'altra parte del libro ti cita per la villa romana di Basciano.
Grazie per le informazioni sui briganti.
Quando vieni a vedere i resti del monastero di S. Stefano ? |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Sab Mar 03, 2007 2:41 pm Oggetto: |
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opps mi sono dimentica di aggiungere che la Fentress terrà una relazione sul monastero di Villamagna il 4 maggio ad Anagni, nell'ambito degli incontri UNICITTA' dell'Università di Cassino, corso di laurea in Beni Culturali. Non conosco però i dettagli, vale a dire luogo e ora ma penso che si saprà prima di allora. |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Dom Mar 04, 2007 7:53 pm Oggetto: |
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Cara Mariscer,
a proposito dei brigenti citati nella storia del Sacchetti, ti posso dire che sono stato nella grotta del Tenente ed ho inteso raccontare le turpitudini di cui si sono resi colpevoli i tutori dell'ordine.
Questi hanno messo a ferro e fuoco, letteralmente, la grotta dove si trovava sicuramente il Tenente: sparavano archibugiate verso l'interno e per snidarlo gettavano dentro fascine bruciate e zolfo. incuranti delle donne accorse che dicevano che anche il Tenente era una cristiano e che non poteva essere trattato come un animale.
Neanche loro perciò sapevano che era gia stato ucciso a tradimento.
A proposito di grotte:
A Collepardo ce n'è una sotto lo scoiattolo, dove stette ricoverato l'attentatore di Luigi Filoippo, ricoverato, non nascosto, tant'è vero che insegnava a leggere e scrivere ai pastori.
Vi restò fino a quando non vennero i gendarmi francesi ad arrestarlo.
Tornando a noi, mi dici dei ruderi di Santo Stefano, io sono sempre libero e dipende, quindi, soltato dalla tua disponibilità.
Quando vuoi fammelo sapere.
Ciao, Amilcare. |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Mar 09, 2007 10:57 am Oggetto: |
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Ciao Amilcare,
per i ruderi di S. Stefano, ti andrebbe bene domenica mattina, verso le 10 ? Bruno conosce il postoi con precisione quindi ti accompagniamo sia io che lui. Ti ricordi dove abitiamo ?
Fammi sapere. Dimenticavamo eventualemnete porta il documento relativo alla Tenuta di S. Mattia.
Mariscer |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Ven Mar 09, 2007 6:13 pm Oggetto: |
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Cara Mariscer,
salvo imprevisti, va bene per domenica verso le dieci.
Non ricordo, però, esatamente dove si entra per casa vostra; potremmo, vederci al fontanile di Santo Stefano?
Per quanto riguarda San Mattia, porterò le fotocopie di tutto il "documento"
Ciao, Amilcare. |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Mar 09, 2007 7:19 pm Oggetto: |
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L'appuntamento al fontanile va benissimo. Magari se non piove potresti portare pure un cestino per gli asparagi, perchè dalle parti dove andiamo iniziano a spuntare... |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Sab Mar 10, 2007 6:40 pm Oggetto: |
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Cara Mariscer, allora a domani.
Ciao, Amilcare |
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Alex Amico della Montagna
Registrato: 01/05/06 09:03 Messaggi: 21
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Inviato: Mer Mar 28, 2007 8:38 pm Oggetto: |
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Ciao amilca e mariscer. Ma poi questo incontro c'è stato? non avete scritto più nulla. Sono appassionato di natura e di storia e seguivo con vero interesse i vostri interventi. Colgo l'occasione per formulare una domanda ad amilcare. Nella sua relazione veramente molto interessante Gli Ernici ed il territorio afferma che gli antichi ernici avrebbero estratto le pietre per la costruzione delle mura ciclopiche di Alatri da qualche luogo vicino senza peraltro precisare dove. Ovvio che da qualche parte devono pur aver preso le pietre, ma dove? dove hanno sbancato la montagna per i massi poligonali? Non potrebbero averli estratti direttamente dalla collina stessa di Alatri? |
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Mar 28, 2007 8:53 pm Oggetto: |
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Ciao Alex!
Effettivamente ci siamo visti con Amilcare ed abbiamo fatto un sopralluogo alla ricerca del monastero di S. Stefano e poi gli ho fronito indicazioni per le rovine presso l'osteria Casciotti. E' incredibile come il territorio finanche in questi ultimi anni, quando cioè sarebbe già dovuta diffondersi un certo tipo di cultura del rispetto delle vestigia del passato, sia stato invece sconvolto e grazie all' ausilio dei mezzi meccanici e a colate di cemento armato, molto sia andato perduto.
Effettivamente ho "dormicchiato" negli ultimi tempi, ma non ho abbandonato il forum. La segnalazione del percorso dei cippi di confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno, fatta da Pino55 ha invece solleticato la mia attenzione. Dal canto mio ho rinvenuto, nelle solite ricerche d'archivio, una relazione riguardo la ricognizione dei confini tra Alatri e Veroli, effettuata nei giorni 25 e 26 luglio 1779. E' abbastanza interessante: quattro persone appartenti ai due municipi e di provata fede, insieme a due notai, ripercorsero la linea di confine, risistemando lungo il percorso che parte da Colle Staffilo ( che ritengo debba trattarsi del Monte Tre Confini) lungo Colle S. Giacomo, Monte Pizzuto, incrociando poi la Verolana presso Basciano ed infine percorrendo la piana di Campello, 23 termini in pietra. Chissà se qualcuno di questi è ancora in loco...
Qualcuno vuole provare a fare questa passeggiata ? |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Sab Mar 31, 2007 12:26 pm Oggetto: |
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Caro Alex,
mi chiedi da dove venivano estratte le pietre per le mura ciclopiche.
Ti posso dire che, dove sono stati eseguiti lavori ad hoc, si vede chiaramente dove sono state estratte:
Praticamente per il circuito esterno, per esempio a Portadini e a Porta Portati, i massi venivano, scavati alla base e fatti salire, penso, per mezzo di scivoli dove la cava sarebbe stata troppo lontana o il materiale scavato non sarebbe stato adatto perchè friabile.
Per il resto, penso, bastava scalzare i massi nella parte superiore della collina, lavorarli e farli scivolare.
E' naturale pensare che,dal punto di estrazione al collocamento sul muro dei massi, come per ogni altra attivitè, si sia seguita la logica che consente il minor dispendio di energie.
E', comunque, interessante seguire il percorso delle mura con un geologo che sa, sicuramente, riconoscere le parricolarità della pietra ed indicare da dove provengono le pietre delle varie sezioni del muro.
Ciao, Amilcare. |
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