Forum dei "Monti Ernici"

[Francesco]

Ricordi di bambino…

Era un giorno speciale quello di San Giuseppe, quello della festa del papà…
Era il giorno del falò
Ed i bambini di ogni rione e delle contrade di Alari facevano a gara a chi lo faceva più grosso…
E allora già dai giorni precedenti ci si dava da fare a trovare le fascine ed il palo centrale per sostenere la “struttura” ..
Il periodo coincide con la potatura degli ulivi e trovare il luogo dove venivano riposte le fascine di rami di ulivo era come trovare un tesoro.
Sono lì, in quella casa abbandonata … dai allora, uno controlla e gli altri le prendono …ma quanto pesano!?
Paura, fatica e soddisfazione, un misto di sentimenti che ci univa e che rafforzava in amicizia semplici conoscenze…
Ahhh quante ne abbiamo fregate…
Poi c’era tutta la procedura per accatastarle intorno al palo. Bisognava arrivare più in alto possibile; del resto era una gara e chi lo faceva più grosso vinceva!
Finalmente sul far della sera l’accensione..
Che meraviglia..
In breve le fiamme avviluppavano la catasta e diventavano talmente alte ed il calore talmente intenso da obbligarci a stare lontano …
E tutti lì a scrutare i falò degli altri..
E tutti a dirci che il nostro era certamente il più grande…
Noi lo facevano nel piazzale nei pressi di porta San Nicola ed una volta le fiamme arrivarono talmente in alto da lambire il balcone di una casa vicina…
Tanta la soddisfazione nel vedere il nostro falò tanto grande quanta la delusione nel vederlo pian piano ridursi fino a diventare un cumulo di braci…
Durava poco, però, questa delusione….
Sapevamo che ben presto avremmo usato quelle braci per cuocere patate, salsicce ed altro ed il calore ancora forte che emanavano non ci scoraggiava per niente, anzi….

Quanta nostalgia per quei falò …

Ed oggi?!

Nostalgici saluti…
Francesco

[Amilcare]

Anche noi, ieri sera abbiamo fatto " gli FAON'", ANZI I FAONI. QUATTRO FAONI.
Non era come a Sant'Anna, o a Porta San Nicola dove una torma d' mammocci guardava ammirata le scintille che salivano vorticando tra la preoccupazione degli adulti che partrecipavano a debiita distanza, nè le fascine ci venivano da fonti sospette.
Erano faoni essenziali e primordiali che rispondevano ad esigenze per le quali erano nati: bruciare le impurità che il contadino aveva sapientemente eliminato dal vigneto e dall'uliveto e salutare la primavera.
Ma non siamo stati insieme, non abbiamo cantato e ballato e non abbiamo cercato e raccolto, a gara, tra la "WRUNZA" le patate scottandoci le dita.
Però, a un certo punto, non c'eravamo soltanto noi tre. Anna, Elvira, Amilcare, ammaliati dal turbinio delle scintille e affaccendati per tenere a bada i fuochi: c'erano altri volti, venivano da Sant'Anna, da Civitigli e dalle Melegranate da un tempo lontano e con loro abbiamo appena accennato:

SAN GIUSEPP' VICCHIAREGLI, CU N' CINCI D' CAPPEGLI.......

Amilcare

[mariscer]

San Gisepp vicchiaregli
co' 'n cinci p' cappegli
co' 'n cinci p' mutann'
San Gisepp colasanti
Colasanti, cola gl' win'
San Gisepp d' Ferentin'
Zompa la valle, zompa gli foss'
San Gisepp è tutt' i nostr'!

[Caterina]

Ma che spettacolo questi ricordi!
E pensare che invece per noi di Veroli questa usanza non ricorre per san Giuseppe, ma per la festa dell'Olivella, ossia la settimana dopo Pasqua e precisamente il sabato dopo Pasqua.
In tale occasione si celebra questa festa creando dei falò al centro del paese (e a volte se ne vedevano anche nel buio delle campagne) con i residui delle potature soprattutto dell'olivo e poi.. tutte le cose vecchie che si trovavano in casa e ce se voleva disfare... se non ricordo male, nonna Lucia raccontava di averci bruciato delle sedie (antiche! ) perchè non le servivano....
Anche qui, come ad Alatri quindi, si cercava di farlo sempre più grande ...sbirciando quelli dei rioni confinanti e magari facendo "dei furti" di frasche dagli stessi... è per questo che c'era sempre qualcuno a presidiarli

Andavamo con le bici negli uliveti più vicini, magari potati dagli anziani del nostro rione, e attaccavamo le frasche in fascine accroccate alla meno peggio e via verso il nostro falò....
poi quando qualcuno ci dava una mano con le macchine o coi carrelletti che ci venivano a scaricare le loro frasche per aiutarci...avevamo fatto tombola!


i falò si accendono sempre "all'ultimo" cioè quando si sentono arrivare la banda e la processione, così quando passa davanti al falò le fiamme sono vive e alte...

Da quando è arrivato il metano nelle case, ci hanno limitato nella grandezza dei falò per motivi di sicurezza, ma... l'importante è che ci siano abbastanza braci per fare una bella grigliata con tutti i vicini!

Usanze simili in occasioni diverse...

[Amilcare]

Grazie Maria!

Io ricordavo soltanto quello che ho scritto.

Oggi ho saputo che la DOMENICA DELLA ANIME SANTE, le cantarelle iniziavano i CANTI DELLA PASSIONE e forse, la signora Giovanna che lo ha ricordato si sforzerà per ricordarla e scrivermela.


Sarebbe bello.
Intanto, puoi tu fare una indagine per raccogliere altro materale relativo alle cantarelle?

Ti ringrazio. Caramente, Amilcare
Sarebbe

Amilcare

[Francesco]

...splendidi, davvero splendidi gli interventi che si sono succeduti....
Grazie a tutti!

Saluti,
Francesco