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Andrea Mizzoni I Monti Ernici; la mia passione
Registrato: 23/08/06 11:30 Messaggi: 105 Residenza: Veroli
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Sab Gen 27, 2007 7:17 pm Oggetto: |
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BELLISSIMA, CARO MIO!
vedo che fai pratica con la macchinetta supercafongia
bravissssimo!
_________________ kate
"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"
Emilio Comici - 1901-1940 |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Dom Gen 28, 2007 1:40 pm Oggetto: |
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...mi unisco ai complimenti.
Scommetto che l'hai scattata a Prato di Campoli il 14 gennaio 2007....
...Scherzi a parte, dovrebbe essere un Croco (zafferano selvatico) Crocus vernus famiglia iridacee...
Saluti.
Francesco
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Alex Amico della Montagna
Registrato: 01/05/06 09:03 Messaggi: 21
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Inviato: Mer Gen 31, 2007 10:28 pm Oggetto: Per Bruno Petriglia |
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Aspettiamo allora la conferma sul nome da parte del fotografo naturalista bruno petriglia. Ciao
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mariscer Grande amico della montagna
Registrato: 31/01/07 23:01 Messaggi: 82 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Feb 02, 2007 9:41 pm Oggetto: crocus e Colle S.Giacomo |
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Caro Andrea, la specie della foto č quella indicata da Francesco, aggiungo che il nome attuale č crocus napolitanus, vegeta dal livello del mare sino a circa 2000 m. A maggio se capiti a Campocatino vedrai la conca tappezzata da questo bel fiore. Passando alla vegetazione di Colle S.Giacomo. Come forse sai,la quota di questa cima č in media intorno ai 1000 m, e in condizioni naturali, o meglio, la vegetazione potenziale in assenza di disturbo antropico a questa quota sarebbe un bosco misto, formato da querce, aceri, ornielli, frassino, faggi nelle esposizioni pių fresche, con piante grandi e distanziate. Migliaia di anni di pressione antropica, hanno influenzato pesantemente la vegetazione, riducendola a volte a stadio arbustivo. Il taglio ripetuto, il pascolo incontrollato, impediscono il riformarsi di una struttura arborea di alto fusto, e sė che questa zona rientra in un SIC, sito di interesse comunitario. Nei versanti esposti a sud, pių assolati e pių, la situazione č ancora peggiore, e una eventuale ripresa, cessato il disturbo, sarebbe ancora pių difficile.
Bruno Petriglia
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