Come
arrivare a Campo Catino:
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Da Frosinone:
(Km. 45) S.S nr.155 per Fiuggi - Alatri - bivio per Guarcino - segnaletica per
Campo Catino.
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Da Fiuggi:
(Km. 31,5) S.S nr.155 per Frosinone - bivio per Guarcino - segnaletica per
Campo Catino.
Bella e piacevole passeggiata
sulla vetta più settentrionale dei Monti Ernici.
L'inusuale scelta di raggiungere Fonte Pozzotello attraverso il poco
conosciuto "Sentiero dei fiori" a scapito dei classici itinerari che
prevedono il passaggio su Monte Vermicano o il percorso della strada sterrata per Campo Vano per gran parte della sua lunghezza, sarà la "chicca" di questa escursione. Il
"Sentiero dei fiori" nacque per una lodevole iniziativa della sezione WWF "Monti Ernici"
che qualche
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anno fa curò tutto il percorso da Campo Catino a Fonte Pozzotello apponendo lungo il sentiero utilissimi cartelli illustrati
esplicativi della flora spontanea incontrata lungo il cammino. A tutt'
oggi, purtroppo l'azione corrosiva degli agenti atmosferici ma
soprattutto i gratuiti atti vandalici di qualche sconsiderato, hanno
limitato il messaggio divulgativo di quella prima lodevole iniziativa a
pochi scoloriti pannelli intervallati dai soli paletti di sostegno!!!.Per l'assenza di fontane a Campo Catino consiglio di riempire almeno una
borraccia con l'ottima acqua, presente tutto l'anno, del fontanile di "Le
Campore" (Foto a sinistra. A poco meno di 9 Km. sulla strada Guarcino - Campo Catino). Da
considerarsi, ad ogni buon conto, che Fonte Pozzotello, tappa obbligata
dell'escursione, è a circa un'ora di |
cammino da Campo Catino e che rifornirsi della sua acqua gelida, ad esclusione
dei periodi invernali in cui la sorgente rimane sepolta dalla neve, è
possibile tutto l'anno. Dal piazzale di Campo
Catino ha
inizio l'odierna passeggiata. Guardando in
direzione Nord/Nord Est l'imponente sagoma del
Monte Crepacuore sembra incombere su tutta la conca. Si scende nella
splendida conca erbosa percorrendo la strada sterrata che la attraversa
fino ad arrivare , in circa 10 minuti, al fontanile ormai in disuso della
foto a destra. Da qui si abbandona la strada puntando decisamente verso il
crinale indicato dalla freccia nella foto. Già dovremmo avvistare il
primo cartello superstite. Raggiunto il Crinale
si procede |
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cresta - cresta in direzione dei paletti successivi, occasione per ammirare
la folta faggeta sottostante di "Pratiglio di S. Onofrio" con l'omonimo prato. Meno di un quarto d'ora dal fontanile ...... e |
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riecco la
strada!!!! (foto a sx). E' il quarto tornante e da qui, come indicato nella
foto, il sentiero abbandona definitivamente la "civiltà". Tenetelo presente,
inoltre, nel caso in cui abbiate avuto difficoltà ad individuare l'inizio
del sentiero. Per inciso questa zona è ricchissima di fossili. Quasi ogni
sasso, infatti, racchiude l'eterna
testimonianza di
quando queste vette
costituivano il
fondale! di un
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antico
oceano. Proseguendo tra fitte chiazze di pungentissimo Ginepro
Nano in breve il sentiero percorre una ripida discesa sassosa per
attraversare il pascolo sottostante il Peschio della Cornacchia. (foto a
dx. "Clicca" sull'immagine per ottenerne l'ingrandimento).
Inizia la faggeta. (poco più di 35 min. circa da C. Catino).
E' il bosco più alto di tutto il comprensorio montuoso degli Ernici
e gli alberi, |
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inerpicatisi fino a quest'altezza, pretendono il rispetto che
meritano!. Il sentiero dapprima
al limitare del bosco, si immerge nel fitto dei faggi.
Attualmente, oltre alle tabelle illustrate W.W.F. o a ciò
che |
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ne rimane, nel tratto
sotto bosco del sentiero sono presenti dei cerchi di vernice verde
dipinti sui sassi lungo il percorso. Meno di dieci minuti dall'inizio
della faggeta e si attraversa la bella radura illustrata
nella fotografia a sinistra. Nuovamente ci immergiamo
nel bosco ormai non troppo fitto per
uscirne definitivamente in breve tempo.
Proseguiamo in direzione di un
maestoso faggio solitario |
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ammirando sulla sinistra, nel fondo della
valle, enormi massi erratici rotolati dal Peschio delle
Ciavole. |
Dal faggio solitario sono già
ben visibili le costruzioni di cemento di Fonte Pozzotello. Ancora pochi
minuti ed eccoci al fontanile (1 ora da Campo Catino). Le vasche, di certo
un esempio non esaltante dell'architettura montana, raccolgono la gelida ed
abbondante acqua potabile della sorgente più alta del
gruppo montuoso (foto a destra). Una breve sosta ed eccoci
nuovamente in cammino. |
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Imbocchiamo
l'evidente sentiero a sinistra della fonte (rivolti verso la sorgente)
tratto in comune ai sentieri C.A.I. nr. 3 (direz. M. Viglio) e nr. 5 (direz. Morino) alle
pendici del Peschio delle Ciavole. |
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Poco più di 5 minuti per
guadagnare la bella sella panoramica del Peschio delle
Ciavole punto tra l'altro dove il sentiero
nr. 5 ci abbandona per F.na La
Liscia - Morino. Tra lo svolazzare di Fringuelli Alpini e Codirossi
Spazzacamino proseguiamo nel falso piano per il sentiero nr. 3 nel bel
cresta-cresta su Morino (foto a destra) ed in generale sulla
valle Roveto per circa 25 minuti
prima di |
affrontare la
salita finale per la vetta di M. Crepacuore. Il
sentiero, all'inizio della salita ben evidente, sembra scomparire nello zigzagare sul prato per poi rievidenziarsi
in coincidenza della cresta. |
Percorriamo quest'ultima "in bilico" sul bel pendio erboso del versante abbruzzese ed
in 20 minuti eccoci al cippo di confine sulla cima di Monte Crepacuore. (45 min.
circa da Fonte Pozzotello) Il confine settentrionale dei Monti Ernici.
Il cilindro di |
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pietra
sul M. Crepacuore, il più rovinato, unitamente agli altri sul M. Viglio - M.
Ortara - M. Pratillo - Vado della Rocca ecc. stabiliva il confine tra lo Stato
della Chiesa ed il |
Regno Borbonico. A guardar bene, infatti, sui lati
contrapposti sono scolpite le chiavi, simbolo dello Stato della Chiesa e
l'effige del Regno Borbonico. Eccezionale il panorama:
Monte Viglio (2156 m) a Nord (raggiungibile proseguendo il sentiero in 2
ore circa), la Val Roveto ad Est, M. Ortara, M. Rotondo, M.
Ginepro e l'interminabile cresta M. Fragara - Pizzo Deta a
Sud/Sud-Est, ....il sentiero appena percorso, la conca di Campo Catino........ |
Giammai sazi del panorama a malincuore iniziamo il ritorno. Per lo stesso percorso dell'andata ma |
perché no questa volta cresta - cresta in un continuo saliscendi,
torniamo alla Fonte Pozzotello (35 min. circa.) Da qui anzichè
ripercorrere il sentiero dei fiori o risalire sulla strada sterrata per
Campo Vano in direzione della sella tra Monte Pozzotello e Peschio delle
Cornacchie, scegliamo il percorso di mezzo!Imbocchiamo il sentiero, ben evidente e segnalato con le
bandierine C.A.I., come mostrato nella foto |
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in basso a sinistra , in
direzione delle "creste" rocciose a guardia
del Peschio delle Cornacchie |
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Raggiunte queste ultime (12 min. circa) e non prima di aver ammirato gli
spettacolari faraglioni rocciosi |
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del Peschio delle Cornacchie, proseguiamo a mezza costa sul ghiaione
per arrivare in poco più di 10 minuti alla strada sterrata per Campo Vano Ah, dimenticavo, dal
ghiaione si vede la parte iniziale del Sentiero dei fiori nell'entrata nel
bosco. Pochi minuti di
strada sterrata e, o proseguendo per la conca erbosa o in poco più tempo salendo
sul M. Vermicano, in circa 25 minuti rieccoci sul piazzale di Campo Catino . |
Ricapitolando: |
Piazzale di Campo Catino - Fonte Pozzotello : 1 ora
Fonte Pozzotello - Monte Crepacuore : 45 min
Monte Crepacuore - Fonte Pozzotello : 35 min
Fonte Pozzotello - Piazzale di Campo Catino : 45 min |
Riferimenti
cartografici:
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