Altezza: 1952 m  s.l.m.

Partenza:Campo Catino (1793 m  s.l.m.)

Dislivello all'andata:     300 m.

Dislivello al ritorno:        300 m.

Segnaletica:  C.A.I.

Numero sentiero: 4

Tempo di percorrenza andata: 2 ore e 10 min. ca.

Tempo di percorrenza ritorno: 2 ore e 10 min. ca.

 

 

Percorso andata: Campo Catino, Monte Vermicano, Campo Vano, Monte Monna

 

Percorso ritorno: Monte Monna, Campo Vano, Monte Vermicano o Conca, Campo Catino

 

 

Come arrivare a Campo Catino:

  • Da Frosinone: (Km. 45) S.S nr.155 per Fiuggi - Alatri - bivio per Guarcino - segnaletica per Campo Catino.

  • Da Fiuggi:  (Km. 31,5) S.S nr.155 per Frosinone - bivio per Guarcino - segnaletica per Campo Catino.

Bella e piacevole passeggiata interamente panoramica a cavallo tra la Val Roveto e la Valle del Fiume Cosa.

Fontanile Le Campore

Per l'assenza di fontane a Campo Catino consiglio di riempire almeno una borraccia con l'ottima acqua, presente tutto l'anno,  del fontanile di "Le Campore"  (Foto a sinistra)  a  poco meno di 9 Km. sulla strada Guarcino - Campo Catino).    Raggiunto il piazzale di Campo Catino, proseguiamo sulla strada asfaltata  in direzione della chiesetta dedicata alla "Stella Mattutina"  fino a raggiungere il ristorante "Il Bucaneve".  Qui  termina   la  strada e  dietro il ristorante inizia  il  sentiero C.A.I.   nr. 4. La  parte    iniziale  del  sentiero,  fino  al Monte Vermicano  ( 1948 m foto in basso a destra), coincide con l'evidente tracciato della pista da sci ed in circa 25 minuti (dal piazzale della conca) ci  porta  alle orribili costruzioni     di     cemento     sulla      vetta    del    Monte    Vermicano.

Da quassù lo scempio paesaggistico partorito dal tentativo non riuscito di fare di Campo Catino una stazione sciistica di riferimento è ben evidente in tutta la sua crudezza. Costruzioni diroccate, fatiscenti "impianti" di risalita, sedicenti piste, alberghi........Voltiamoci, e fingendo che tutto ciò non esista, ammiriamo lo splendido panorama sul fondo   valle  e   su tutta la dorsale montuosa che culmina con   la "Monna" che  è  lì   ad   attenderci.   (foto  in basso)

Proseguendo per il  sentiero in breve raggiungiamo la strada sterrata Campo Catino - Campo Vano.  Gli "strani disegni" presenti quasi su ogni sasso testimoniano gli eccezionali sconvolgimenti che queste terre hanno  subito  nel corso dei millenni.  Fossili  di  ammoniti,  ciprine,  pettini, pesci......Cercando in ogni pietra proseguiamo in salita per la strada fino ad arrivare alla sella tra Peschio della Cornacchia e    Monte Pozzotello (foto a dx - 20 min.

circa    dal      Monte   Vermicano  )    dove     un    sentiero,  in    poco    meno   di    dieci    minuti   di

ripida    discesa,     conduce    a     Fonte   Pozzotello. Uno sguardo al bel panorama dominato dal Peschio delle Ciavole,  Monte Crepacuore, Monte Viglio.......e di nuovo in cammino sulla strada sterrata.  Pochi minuti ed eccoci in vista del rifugio Enel e del bel pianoro erboso di  Campo Vano (foto in basso).   Il rifugio, di proprietà dell'Enel, ovviamente non gestito e disabitato, dispone, comunque, di un locale sempre aperto da tenere presente in  caso di  mal

Sella tra il Peschio delle Cornacchie e Monte Pozzotello

Tempo.  Ignoriamo   la   deviazione   di   destra    in    direzione   del   rifugio   a   favore    della   strada

Campo Vano

in discesa che taglia a mezza costa il pendio tra Monte Pozzotello  e  Campo Vano (foto a sx).   A poco più di un quarto d'ora dalla sella tra Monte Pozzotello e Peschio della Cornacchia  passiamo sotto i cavi dell'alta tensione che attraversano il pianoro trasversalmente.  Mah.......Una  strada  talmente  evidente  da  risaltare  già da    parecchi chilometri   di    distanza   e   che   ha   così profondamente

caratterizzato questi monti,  i cavi  dell'alta tensione che emettono sinistri ronzii, un fatiscente rifugio sulla cui    utilità   mi   interrogo   ogni   volta   che   lo   vedo.....costa   così  tanto la "civiltà",  il "progresso"?

Sorpassati i pali per l'alta tensione in breve raggiungiamo il bel punto panoramico sul sottostante Fosso della Liscia, sui Monti Ortara e Rotondo e, più in generale, sulla Val Roveto con Morino in prima fila.  Il breve falso piano, dopo aver superato la deviazione con il sentiero per Monte Ortara (30 minuti),  porta all'altrettanto breve salita al termine di Campo Vano. Una serie di saliscendi a cavallo tra  la  Valle

Passo del Diavolo

dell'Agnello e lo "Iubero dell'Ortara" ed eccoci in vista delle "sinistre" propaggini rocciose del Passo del Diavolo.   Raggiunte   quest'ultime  (foto in alto - poco meno di 40  minuti  dai  pali  dell'alta  tensione di

Monte Fanfilli

di Campo Vano), proseguiamo verso l'irriconoscibile Monte Fanfilli (1952 m, foto a lato).  Talmente irriconoscibile che il sentiero addirittura lo ignora! Il sentiero, non noi. Per dispetto abbandoniamo il sentiero e cresta cresta ci dirigiamo verso .....il mucchietto di sassi!,  unico segno della vetta. Il bel panorama godibile da quissù ci ripaga della breve imprevista salita. Sella Faito, Monte Rotonaria, il "gruppo delle pratelle" il versante abruzzese e  quello  laziale

.....e, naturalmente, la Monna.  Per la breve discesa riprendiamo il sentiero arrivando,  in cinque  minuti,

alla sella tra monte Fanfilli e monte Monna, inizio della salita finale per la vetta di quest'ultima (foto a dx). Da qui prendendo il sentiero in discesa verso sinistra si arriva a Sella Faito in circa 20 minuti (Vedi l'escursione su Monte Rotonaria). Noi, invece, proseguiamo dritti  verso la nostra meta.  Una   breve  serpentina  tra  gli  aguzzi  sassi,   l'incredibile  panorama sul  "frusinate"  camminando

sulle  spettacolari  pareti  rocciose  a  strapiombo sulla  "Macchia di Vico"  per  arrivare  finalmente  alla

Croce più spettacolare dei Monti Ernici. (10 min. dalla "sella"). Il panorama lascia senza fiato. Cominciando da Sud e fino a completare il giro della rosa dei punti cardinali: Vico, Alatri, Frosinone, i Monti Lepini, il promontorio del Circeo con le Isole Pomntine!!!, il Lago di Canterno, Trivigliano e Torre Cajetani, i Monti Tiburtini,   le    propaggini

Croce Monte Monna

di Roma, Monte Vermicano e la strada appena percorsa, i monti Rotonaria, Passeggio e Ginepro, l'altopiano di San Nicola............. Non si ci sente mai sazi di tanto spazio. A malincuore e con la promessa di ritornare al più presto riprendiamo la via del ritorno. Questa volta, però, cresta    cresta   fino   a

Campo Vano (1 ora circa) . Prima della discesa  per Campo Vano, perchè no, proseguiamo per il crinale di sinistra , un'occhiata al rifugio Enel e di nuovo sulla strada sterrata. Un'altra oretta di cammino e, o attraversando la conca erbosa o risalendo sul Vermicano, rieccoci a Campo Catino.

 

 

 

Vedi anche: Monte Crepacuore e Monte Ortara

Un saluto ad Emanuele, Domenico, Andreas, Alessandro e Chicca

Ricapitolando: Piazzale di Campo Catino - Campo Vano : 1 ora e 5 min

Campo Vano - Monte Monna  : 1 ora e 5 min

Monte Monna - Campo Vano : 1 ora e 5 min

Campo Vano - Piazzale di Campo Catino : 1 ora e 5 min

CARTINA 

 

Riferimenti cartografici:

  • Fogli nr.151 II NE (Vico nel Lazio) e 152 III N.O. (Balsorano) della Carta d'Italia  I.G.M.I.

  • GRUPPO dei MONTI ERNICI  Carta dei sentieri - Club Alpino Italiano sez. di Frosinone

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