... a proposito di scempi ambientali...


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Inviato da: Marco il January 10, 2005 at 19:19:22:

Salve ragazzi, vi rocordate di me? (scempi
ambientali)

Guardate un pò cosa ho trovato in giro.... NON
HO PAROLE.

Leggete in particolare i punti 1 2 e 3 !!!

copio ed incollo dalla pagina:
http://www.cislfrosinone.it/RelazioneCampocatino.
htm


VALORIZZAZIONE DEI MONTI ERNICI E SIMBRUINI PER
CREARE SVILUPPO ED OCCUPAZIONE

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SALA CONVEGNI "ALBERGO RISTORANTE EDEN" -
CAMPOCATINO GUARCINO - SABATO 21 OTTOBRE 2000 -
ORE 10.00

Chi avesse pensato che la CISL di Frosinone, e
con essa il suo Segretario Generale, fosse
impazzita tutta di un colpo perché, ora, si è
messa ad organizzare “scampagnate” in montagna
anziché organizzare, come sua consuetudine,
scioperi e manifestazioni, sarà sonoramente
smentito, sia per la presenza a questo
appuntamento, di autorevoli Rappresentanti
Istituzionali, Regionali, Provinciali e
Comunali, uno per tutti l’On. Francesco Storace,
Presidente della Giunta della Regione, sia per
il contenuto, le proposte e gli obiettivi che, a
partire da questa mia modesta relazione,
contrassegneranno, sono certo, i lavori di
questa iniziativa della CISL ciociara.

Questo convegno si inquadra, invece, in modo
corretto e coerente con l’impegno che la CISL di
Frosinone sta profondendo, non da oggi, sul tema
centrale e cruciale cui è di fronte la Provincia
di Frosinone con i suoi quasi 90 mila
disoccupati, che non sanno più a quale santo
rivolgersi per avere un lavoro, e con un sistema
economico, vorrei dire quasi “inceppato”, poiché
non crea più sviluppo e benessere, come negli
anni del grande boom industriale degli anni ’70.

Il tema è quello dello SVILUPPO ECONOMICO E
DELL’OCCUPAZIONE, tema semplice e da tutti
predicato, ed a volte anche abusato, ma di cui
tutti (Istituzioni, Partiti, Forze Sociali)
facciamo fatica, tanta fatica, a venirne a capo
per costruire quelle risposte che la nostra
gente si aspetta e ci chiede.

Non è semplice, non esistono ricette magiche e
siamo i primi noi ad esserne convinti, ma non
impossibile.

Se c’è la volontà, la determinazione, l’impegno
di tutti e se riusciamo a fare squadra,
soprattutto tra chi ha responsabilità e
competenze sui nodi da sciogliere e sulle
soluzioni da costruire, nulla è impossibile, dal
momento che si tratta di costruire il “bene
comune” che non ha colore, perché è di tutti.

In questo ambito si inquadra l’iniziativa
odierna, proseguendo il lavoro delle altre
manifestazioni pubbliche realizzate dalla CISL
di Frosinone dall’inizio di quest’anno e che mi
consentirete, appunto, di ricordare, poiché vi
aiuteranno a cogliere ancora meglio chi è e cosa
vuole la CISL:

- 8 marzo a Cassino, presso
l’Università, sul tema: “Lavoro che manca,
lavoro che cambia, quali prospettive per il
nuovo millennio”;

- 31 marzo a Frosinone, presso l’Hotel
Bracaglia sul tema: “Fondi Strutturali
Comunitari: quali prospettive per la Provincia
di Frosinone”;

- 26 giugno a Frosinone, presso l’Aula
Magna della Cassa Edile, sul tema: “Perché non
proviamo a concertare un patto contro la
disoccupazione?”;

- oggi, qua a Campocatino, per ragionare
ad alta quota insieme a voi, sul
tema: “Valorizzazione dei Monti Ernici e
Simbruini per creare sviluppo ed occupazione”.

Come vedete, cambiano le date, i luoghi, i
titoli dei convegni, ma una cosa non cambia mai:
sviluppo economico ed occupazione, lavoro e
sviluppo, il filo conduttore dei ragionamenti
della CISL, quasi che fosse una specie
di “chiodo fisso” per la CISL di Frosinone e per
il suo Gruppo Dirigente che, con testardaggine e
caparbietà, ha deciso di porre in cima a tutti i
suoi pensieri perché convinta che senza sviluppo
non c’è lavoro ed una società senza lavoro non è
una società giusta e libera in quanto la prima
libertà dell’uomo è quella dal bisogno.

Ma andiamo, dopo questa premessa, anche un po’
troppo lunga al perché, abusando della vostra
bontà e pazienza, vi abbiamo scomodati così
numerosi invitandovi a questo dibattito,
peraltro di sabato, che normalmente per molti di
voi, è dedicato alla famiglia ed al riposo.

Abbiamo, pensato ed organizzato il convegno
odierno per affrontare l’argomento del turismo e
del suo sviluppo, sia pure puntando, in questa
circostanza, ai Monti Ernici e Simbruini,
sicuramente importante ma, siamo i primi noi ad
ammetterlo, certamente non esaustivo dell’ampia
problematica legata al settore turistico della
Provincia di Frosinone.

È importante, tuttavia, iniziare.

Ed iniziare una discussione, individuare qualche
obiettivo, assumere impegni per conseguirli, che
in buona sostanza è quello che intendiamo fare,
oggi, a parere della CISL, non è poca cosa se
pensiamo alla disattenzione ed al disimpegno,
pressoché generalizzato, che a partire da me e
dalla mia Organizzazione, vi è stato nel
passato, impegnati, come siamo stati, solo e
quasi esclusivamente nel e per il settore
industriale nella convinzione, forse sbagliata,
che l’industria potesse, da sola,
miracolosamente risolvere i problemi economici e
sociali della gente della nostra Terra Ciociara.

Abbiamo maturato in questi anni la convinzione,
anche a causa dei massicci processi di
deindustrializzazione che hanno investito
l’apparato industriale non solo della Provincia
di Frosinone, che un qualsiasi “sistema”, quello
della nostra Provincia non fà eccezione, regge e
assicura una adeguata capacità di risposta ai
pressanti problemi economici e sociali, solo
nella misura in cui esso riesce a sfruttare
tutte le potenzialità di sviluppo che un
territorio dispone attraverso la realizzazione,
così, di un vero e proprio sistema economico
integrato, composto di agricoltura, di
industria, di pubblica amministrazione, ma anche
di altri settori che, nel nostro caso specifico,
è rappresentato dal turismo.

Ed il turismo, nella nostra Provincia, a parere
della CISL, ha grandi potenzialità, largamente
inespresse, per la presenza di tante preziose
bellezze naturali che vanno, dal ricco
patrimonio storico, culturale, paesaggistico a
quello dei monti e tra questi gli Ernici ed i
Simbruini, che sono delle vere e proprie perle
di rara bellezza naturale e che chissà quante
altre Province vorrebbero avere.

È da qui che parte il nostro ragionamento perché
vogliamo, in sostanza, vedere se siamo d’accordo
ma soprattutto, decidere insieme, cosa occorre
fare, quale percorso sviluppare affinché queste
bellezze che ci ha dato la divina provvidenza
diventino fattore di sviluppo economico per
creare lavoro e benessere in un comprensorio
importante della Provincia che, se mi è
permesso, vorrei chiamare “il comprensorio della
neve e delle terme”, circoscritto nella cintura
dei Comuni di Guarcino, Filettino, Trevi nel
Lazio, Fiuggi.

Trattasi di un comprensorio dell’area nord della
Provincia e ricade all’interno del Centro dei
Servizi per l’Impiego di Anagni, comprendente 15
Comuni, il cui tasso di disoccupazione pari al
24%, è tra i più alti dei restanti Centri
dell’Impiego della Provincia di Frosinone.

Quali sono le idee per valorizzare questa area
dei Monti Ernici e Simbruini che insieme a
Fiuggi, con la sua capacità ricettiva, possono e
devono essere sostenute per favorire una
politica di sviluppo economico per creare
benessere ed occupazione?

Questi Monti possiedono, in particolare, due
componenti importanti: paesaggi e sentieri
naturali che però, essendo pressoché
sconosciuti, non possono essere ammirati ed
apprezzati e quindi vissuti turisticamente e due
stazioni di sport invernali, purtroppo, finora,
scarsamente considerate e sviluppate.

Inoltre, c’è un’altra cosa importante, in questa
area dei Monti Ernici, che a me piace citare e
che, per certi versi, rappresenta un vero fiore
all’occhiello per la nostra Provincia e che và
fatto conoscere e pubblicizzato, l’Osservatorio
Astronomico di Campocatino, posizionato com’è in
una zona ideale per la facilità di accesso anche
d’inverno, l’assenza di illuminazione parassita,
al riparo dalle correnti d’aria e l’alta quota
(1.500 metri s.l.m.).

Sono ignorante in astronomia, ne parlerà nel suo
intervento il Direttore, l’Avv. Mario Di Sora.

Ma quanti sanno dell’esistenza di questo
Osservatorio nel quale, i potenti ed avanzati
telescopi che possiede, consentono di ammirare
le cose straordinariamente belle dell’universo.

Pensate, la potenza è tale che potrebbe
scorgere, addirittura, una moneta di 50 lire
posta a 28 Km di distanza.

Si tratta, allora, a parere della CISL, di
recuperare la disattenzione passata e, per certi
versi, tutt’ora presente, attraverso un
approccio diverso per cogliere tutte le
opportunità di sviluppo che questi Monti
esprimono.

È possibile tutto questo?

La CISL ritiene sia possibile e ci crede.

Non avremmo organizzato questo convegno e non
saremmo qua, oggi, se non ci credessimo.

Dovrei fare l’elenco di ciò che manca e che ha
finora impedito di realizzare l’obiettivo al
centro di questa iniziativa.

Preferisco porre l’accento sulle tre, quattro
cose sulle quali puntare e che, se realizzate, a
nostro parere determinerebbero una svolta non
indifferente, ovviamente positiva, a questa
realtà.

A cosa ci riferiamo e cosa serve fare, subito e
non domani, per creare in questi monti il
richiamo e l’attrazione di un turismo di massa e
non limitato al breve periodo della stagionalità.

Provo ad elencare, dal punto di vista delle
conoscenze e delle convinzioni della mia
Organizzazione, le tre, quattro cose, di cui
parlavo prima e che riteniamo devono essere
fatte.

Esse sono:

- opere primarie

- viabilità

- potenziamento delle due stazioni
sciistiche: Campocatino e Campostaffi.

1) OPERE PRIMARIE

Non è più rinviabile occorre, al contrario,
realizzare con urgenza, un programma di
interventi per dotare queste realtà di una

rete idrica e fognaria adeguata e moderna capace
di far fronte alle presenze del flusso turistico
atteso ed al quale puntiamo e per

abbattere, nel contempo, le diseconomie che
gravano sugli operatori economici presenti in
questi luoghi, che loro solo sanno

quanto pesano nei loro bilanci aziendali.

2) VIABILITA’

Queste due realtà turistiche hanno il vantaggio
di essere vicinissime ad un enorme bacino di
utenza costituito, in particolare, dall’area
metropolitana di Roma, dalla Provincia Pontina,
dal Sorano e dall’Avezzanese.

Tuttavia, nonostante la vicinanza esse però non
consentono un veloce e facile accesso a causa
della inadeguata viabilità esistente, sia per
chi proviene dalla Provincia di Latina, le cui
strade statali da percorrere, la 156 e 155, sono
quelle che conosciamo tutti, sia per chi
proviene dall’area romana per la mancanza di un
collegamento veloce da Fiuggi alle stazioni
sciistiche e sia per chi proviene dal sorano e
dall’avezzanese per la impraticabilità della
Simbruini nel periodo invernale.

La realizzazione di queste due opere,
l’adeguamento e la sistemazione della 156 e 155,
la nuova strada Fiuggi – Campocatino – Trevi nel
Lazio - Filettino che più comunemente potremmo
chiamare la circonvallazione della neve e la
percorribilità della Simbruini, permetterebbe il
raggiungimento di un risultato eccezionale,
inseguito chissà da quanti anni specie dagli
operatori turistici, perché permetterebbe, ad
esempio, per chi proviene da Roma di arrivare a
Campocatino ed a Campostaffi in 50/60 minuti.

Ma a proposito di collegamenti, per quanto
riguarda Campo Staffi, considerando le
difficoltà che potrebbe incontrare la
realizzazione di una nuova strada, sia per la
spesa e che per i vincoli vigenti nelle aree
protette, una parte del percorso, infatti,
ricadrebbe nell’area protetta del Parco dei
Simbruini, sarebbe sufficiente l’apertura,
durante il periodo invernale, dell’attuale
provinciale Campo Staffi – Capistrello che,
invece, resta incredibilmente chiusa.

La rimozione di questo problema, sarebbe molto
salutare per Campo Staffi perché consentirebbe a
questa stazione invernale di catturare gli
sciatori di un considerevole bacino di utenza
rappresentato dalla Valle di Comino e dalla
Valle dell’Avezzanese che oggi scelgono più
comodamente le altre più vicine stazioni di
sport invernali, in particolare Campo Felice.

E come potete comprendere il fattore tempo è una
componente decisiva da parte di chi deve
scegliere una località turistica per esercitare
lo sport invernale o trascorrere il suo tempo
libero in montagna.

3) STAZIONI SCIISTICHE

Le due stazioni sciistiche sono assolutamente
inadeguate a catturare gli amanti dello sport
invernale.

Sono, infatti, sprovviste di impianti moderni
per la mancanza di seggiovie negli impianti di
risalita, e questo vale soprattutto per
Campocatino, sono dotate di pochi chilometri di
piste, 15/20 Km ciascuna, sono ancora sprovviste
di impianti per l’innevamento programmato e,
quindi, assolutamente svantaggiate, rispetto a
quelle bene attrezzate della vicina Regione
Abbruzzo (Campo Felice, Roccaraso, Ovindoli).

Per l’innevamento programmato, stante alle
notizie in nostro possesso sullo “stato
dell’arte”, dovrebbero ripartire, se non è già
avvenuto i lavori per il completamento
dell’impianto per la stazione di Campocatino,
avendo, finalmente, superato le osservazioni che
erano state frapposte dal Corpo Forestale.

Mentre, per Campo Staffi, ci si trova di fronte
ad un altro caso di “opera incompiuta”. Infatti,
non si riesce ancora a risolvere il problema
dell’invaso, nonostante che i lavori siano
iniziati, stante a quanto ci è stato riferito,
addirittura all’inizio degli anni ’80 con un
finanziamento regionale di ben 2 miliardi e
mezzo.

Un invaso, per la verità, ideato e progettato
inizialmente, per alimentare i beveritoi per il
bestiame e per l’antincendio e, in corso
d’opera, modificato per rispondere anche
all’impianto di innevamento programmato per 4
piste i cui lavori, canali e tubi, sono stati
già ultimati con un apposito finanziamento
regionale di 4/5 anni fà.

È una vera assurdità.

Onorevole Presidente Storace, so bene che per la
Sua alta funzione deve pensare a tante cose, ma
metta anche mano al problema asfissiante dello
snellimento e dei tempi delle procedure
autorizzatorie, perché altrimenti, un’opera, da
quando si pensa e si progetta, a quando si
realizza, ha dei tempi talmente lunghi, che
quando finalmente è fatta, forse non serve più
allo scopo per cui è stata pensata.

Queste stazioni, pertanto, potranno competere ed
attrarre turismo solo se verranno superati i
problemi sopra evidenziati, cioè solo se
verranno potenziate e rese degne del nome che
hanno.

Occorre, allora, puntare decisamente allo
sviluppo di queste stazioni sciistiche dotandole
di impianti moderni e realizzando nuove piste,
come minimo raddoppiando il chilometraggio
esistente, almeno per Campocatino, perché solo
così si potranno rendere capaci di favorire un
afflusso turistico consistente ed in grado di
dare impulso e sviluppo economico ed
occupazionale a quest’area.

Peraltro, quando parliamo di piste di sci
bisogna tener conto di un fattore importante,
cioè se una determinata zona o montagna possiede
le caratteristiche per poter far nascere una
pista per sciare e che sono: innevamento,
durata, altitudine.

Ebbene, Campocatino e Campo Staffi, dicono gli
esperti del settore, dispongono di queste
indispensabili caratteristiche a tal punto che a
Campocatino in particolare, potrebbe,
addirittura, essere realizzata una pista adatta
allo svolgimento di gare a livello mondiale.

E provate, anzi proviamo, ad immaginare cosa
significherebbe per questa zona lo svolgimento
di una manifestazione mondiale di sci
soprattutto dal punto di vista delle ricadute
economiche e occupazionali.

Si tratta in sostanza di creare le condizioni
per favorire, in queste nostre località, la
nascita di un turismo di massa, settimane
bianche d’inverno e vacanze d’estate, così come
avviene in altre località italiane di montagna a
tutti note, le cui economie si reggono e bene
solo sul turismo.

Io ci credo e la CISL ne è convinta. Se
riusciremo a dare una risposta adeguata, in
tempi ragionevolmente brevi, e non fra 30 anni,
ai punti prima menzionati non mancheranno
sicuramente ricadute positive ed interessanti,
in questa area e di cui si avvantaggerebbe,
peraltro, e non potrebbe essere diversamente,
anche Fiuggi, che per la sua grande capacità
ricettiva, diverrebbe il luogo per il soggiorno
del turismo invernale.

E Fiuggi, con la crisi che stà attraversando,
come molto bene, purtroppo, evidenziano i dati
sulle presenze degli ultimi anni che sono
passate da 1.125.943 del 1996 a 773.728 di
quest’anno, potrebbe tirare un sospiro di
sollievo non indifferente e avviarsi a risalire
la china con una vera e propria inversione di
tendenza.

Ma a Fiuggi, questo non basta e noi lo sappiamo
bene, conoscendo la difficile situazione che,
specie in questa fase, sta attraversando
l’imbottigliamento e le terme, dopo la
populista, fallimentare scelta della
pubblicizzazione della Giunta Celani.

Fiuggi, permettetemi questa mezza trasgressione,
ha bisogno di cose che la Città e gli operatori
economici, specie gli albergatori, rivendicano
da anni e che trovano il convinto e totale
consenso della CISL: strutture congressuali e
centro benessere.

Soprattutto le strutture congressuali potrebbero
assicurare enormi risultati economici ed
occupazionali a Fiuggi ed al suo interland
perché un congresso, come si sà, porta ricchezza
a tutti: dal giornalaio al barista, dal
rivenditore di cartoline al negoziante di
abbigliamento.

Del resto le cifre sul volume di affari delle
manifestazioni congressuali parlano chiaro: 12
mila miliardi di fatturato l’anno e lavoro a 20
mila persone in Italia.

Se non si danno risposte a queste due cose, se
Fiuggi rimane “avvitato” così com’è oggi, al
solo termalismo, è destinato al fallimento con
tutte le conseguenze negative sul piano
economico e sociale che possiamo facilmente
immaginare.

Caro Sindaco Bonanni, Te lo dico molto
amichevolmente, hai avuto la bicicletta, ora
devi pedalare perché la gente si aspetta dalla
amministrazione da te guidata non chiacchiere,
fatti, fatti concreti.

A questo punto del ragionamento, come quando ci
capita anche nelle cose di famiglia, ci siamo
posti la domanda: quanto costa questo progetto e
dove andiamo a reperire i fondi necessari per la
costruzione delle opere che si intendono
realizzare.

La risposta, a parere della CISL, è meno
problematica e difficile di quanto potrebbe
sembrare a prima vista.

Intanto, perché per una parte delle opere
previste vi è un finanziamento della Regione
Lazio pari a 4 miliardi e mezzo e per le quali
vi è già la progettazione esecutiva approvata,
proprio in questi giorni, dalla stessa Regione.
Queste opere riguardano, però, Campocatino e si
riferiscono alle reti idriche e fognanti,
l’impianto di innevamento programmato per due
piste e la sostituzione, con seggiovia,
dell’attuale impianto di risalita
della “ascendella”.

Per le restanti opere, per le quali
occorreranno, secondo le previsioni, dai 50 ai
60 miliardi, le risorse possono essere reperite
con i fondi strutturali dell’agenda 2000,
inserendo i progetti all’interno degli “assi
prioritari” individuati dal DOCUP regionale e
che sono: la valorizzazione ambientale e la
valorizzazione dei sistemi locali.

Ed io penso che nel nostro caso siamo di fronte
ad un bel sistema locale che è, appunto, formato
da Fiuggi, Guarcino, Filettino, Trevi nel Lazio,
il “comprensorio della neve e delle terme” che
aspetta, solo di essere valorizzato.

E badate bene, questa non è cosa da poco, perché
come sapete, i finanziamenti comunitari, come ho
avuto modo di dire anche in altre occasioni, non
verranno dati a vanvera, ma necessitano di
progetti, progetti seri e credibili e
compatibili con gli assi prioritari definiti dal
DOCUP Regionale.

Ed a parere della CISL gli interventi ed i
progetti di cui stiamo parlando si inseriscono
perfettamente nei suddetti assi prioritari.

Per tutta questa “popò” di roba, secondo noi,
necessita un soggetto coordinatore forte ed
autorevole perché altrimenti è un po', come si
dice da queste parti, “quando ci sono tanti
galli a cantare non si fà mai giorno” e non si
và da nessuna parte.

A questo riguardo vediamo con favore la scelta
di trasformare il Consorzio di Campocatino, nato
se non sbaglio nel 1936 per realizzare il
collegamento Guarcino Campocatino, l’attuale
strada statale di 16 Km, modificato nel 1967 per
lo sviluppo turistico di questa stazione
sciistica, in consorzio per lo sviluppo
turistico delle stazioni di sport invernali di
tutta la Provincia comprendente, quindi, perché
no, anche l’altra, un po' dimenticata stazione
invernale di Prati di Mezzo, dell’area sud della
Provincia.

E la scelta è ancora più giusta e forse anche
doverosa, dal momento in cui nel Consorzio vi fà
parte l’Amministrazione Provinciale, il cui
compito non può che essere quello di guardare
agli interessi dell’intera Provincia e non a
quelli di un ambito limitato come appare oggi
con il Consorzio di Campocatino.

Io e la CISL non consideriamo un’utopia la
realizzazione di questo programma, non saremmo
qua, oggi, a discuterne.

Noi ci crediamo, eccome. Lo ripeto fino alla
nausea.

Certo, come dicevo all’inizio della relazione,
questa progettazione non coglie e non esaurisce
l’intera problematica sul settore turistico
della Provincia ma come si dice, un lungo
cammino comincia sempre da un piccolo passo.

Ci auguriamo di cuore che questo piccolo passo
sia il preludio di un lungo cammino, fatto di
sviluppo, occupazione e benessere, che è la cosa
più preziosa di cui si aspetta la tanta gente
laboriosa che vive nella nostra terra.

Ci riusciremo?

Ci riusciremo solo se noi lo vogliamo.

Dipende da noi.

Grazie.

C’è un’altra cosa importante, in questa area dei
Monti Ernici, che a me piace citare e che, per
certi versi, rappresenta un vero fiore
all’occhiello per la nostra Provincia e che và
fatto conoscere e pubblicizzato, l’Osservatorio
Astronomico di Campocatino, posizionato com’è in
una zona ideale per la facilità di accesso anche
d’inverno, l’assenza di illuminazione parassita,
al riparo dalle correnti d’aria e l’alta quota
(1.500 metri s.l.m.).

Sono ignorante in astronomia, ne parlerà nel suo
intervento il Direttore, l’Avv. Mario Di Sora.

Ma quanti sanno dell’esistenza di questo
Osservatorio nel quale, i potenti ed avanzati
telescopi che possiede consentono di ammirare le
cose straordinariamente belle d’inverno.

Pensate, la potenza è tale che potrebbe scorgere
una moneta di 50 lire posta a 28 Km di distanza.


Il Segretario
Generale Cisl di Frosinone



Romano Fratarcangeli





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