Forum dei "Monti Ernici"

[bernacca]

faccio copia-incolla del racconto messo su MNW.





Una delle montagne per eccellenza dell'appennino.

Una delle vette più ambite per ogni laziale.

Situato nel settore orientale degli Ernici, Pizzo Deta è quasi la vetta che

inizia o chiude la catena degli Ernici.



Pizzo Deta è una delle montagne più conosciute e frequentate.

Denominato così perchè se visto di profilo, la sua vetta aguzza rievoca

la forma di un dito che si eleva,è terreno per escursionisti ed alpinisti, grazie all'impressionante parete nord ed al vallone di peschiomacello.



Partiamo io,Marco ed Ilio alle 13.30 da Prato di campoli(1143m), stupendo anfiteatro

montano. Sulla nostra sinistra ammiriamo la cresta Scallele-Fragara-Passeggio,

da me percorsa nel Febbraio scorso,meta promessa ai miei due splendidi

compagni di giornata ed amici,soprattutto.



Attraversiamo con molta fatica il pianoro sino a giungere alla base

del pendio e del bosco che ,in tutto l'altopiano,delimita saggiamente i prati.

Fa caldo,sembra di stare a Luglio.Poi troverò un 29,8°C di massima a Frosinone che mi lascia basito.



Stranamente ho problemi d'auto per oltre un'ora e perciò parto

leggermente scombussolato. In realtà lo siamo un pò tutti...chi per un motivo chi per un altro..probabilmente il gran caldo ed il viaggio in macchina

ci ha sfiancati.

Saliamo di buon passo il fosso della Fragara, dominato dalle creste e dal

circo glaciale, con un sottostante ripido pendio(60° sicuro) valanghivo.

In breve arriviamo a quota 1500m.

Proseguiamo obliquando verso destra e poi zigzagando sino a raggiungere

la quota di 1938m, affacciandoci all'impressionante entrata del Vallone

del Peschiomacello.

La pendenza sale vertiginosamente negli ultimi 200m di dislivello e,negli

ultimi 100m ancor di più, con un ultimo sentiero spettacolare, da percorrere

con attenzione,mantenendosi a sinistra del limite onde evitare di camminare

sul bordo del dirupo che precipita verso la valle a nord.

In 2.20h siamo in vetta, circa 20' in meno rispetto alla guida.



Dalle 15.50 sino alle 17.20/17.25 restiamo in vetta.

Prendiamo il sole,mangiamo(io non ho praticamente mangiato nulla ed

avverto un leggero languorino..altro che metabolismo dei grassi...ho consumato tutto..) e parliamo...come è bello stare li su,lontani dalla confusione quotidiana,

con degli amici sinceri.

In quei momenti, oltre che acquietare l'anima mi diverto quasi...i discorsi,

le chiacchiere,i volti dei miei amici..tutto è più bello.(specie i volti ...)



Firmiamo il libro di vetta e ripartiamo.

In discesa facciamo una mini-direttissima, calando molto velocemente.

Entriamo nel bosco,rasentando sulla destra il vallone dell'Acquaro e

penetrando nella ripida faggeta. Con le scarpe da ginnastica ed andando

veloci è una gara di equilibrio.

Come nostro solito il trio si va ad impelacare in un punto abbastanza ripido,

con roccette,marciume e un quasi verticale pendio roccioso che

collassa nel canale..ma dopo l'ultima escursione nei dedali degli invasi

artificiali di Guarcino questo non è nulla..e ci facciamo una risata.

Superato quel tratto in pochissimo siamo di nuovo nel pianoro.

Percorro quest'ultimo correndo e non di meno fanno Ilio e Marco.



Alle 18.45/18.50 siamo alla macchina. Tempo di discesa 1.25/1.30h.





Una splendida escursione,giungendo su una mitica vetta.

Un abbraccio a Marco ed Ilio.



Alcune foto...più tardi le altre.



Purtroppo il limite di 150kb non mi fa mettere le foto...

[Francesco]

Ciao Bernacca,



Bello il racconto dell'escursione...bello ed appassionato...



Belle anche le foto.



Purtroppo il limite di 150 Kb è necessario....

Con un qualsiasi programma di fotoritocco, comunque, è piuttosto facile rispettarlo.



Saluti.

Francesco