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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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fdoncamillo Grande amico della montagna
Registrato: 17/07/11 22:25 Messaggi: 81 Residenza: Collepardo
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Inviato: Lun Set 05, 2011 7:08 am Oggetto: |
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In che modo gli incendi possono far comodo alla caccia?
Io ho sempre attribuito gli incendi a malati pervertiti! o a interessi economici, voi che ne pensate?
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Lun Set 05, 2011 8:33 am Oggetto: |
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sono d'accordo con fdoncamillo...
la caccia con il fuoco non c'entra nulla... perchè un cacciatore dovrebbe appiccare un incendio?!
non è un ragionamento logico...
con questo non voglio prendere le difese della caccia, poichè io non sono cacciatrice, e peraltro al giorno d'oggi non lo ritengo più necessario... come peraltro la pesca... ma vabbè, lasciamo perdere questi discorsi..
in realtà gli incendi spesso sono attribuiti ai PASTORI, specialmente nella zona dei castelli romani ho potuto più volte constatare che sono appunto i pastori ad appiccare il fuoco sui pascoli per evitare che specie legnose abbiano il sopravvento su quei prati in cui pascolano le loro greggi.
Inoltre -avendo più volte potuto constatare l'origine dolosa degli incendi (3 focolai di innesco nello steso giorno non sono casuali)- spesso sono da attribuire anche a malumori e dissensi tra proprietari terrieri, o con il comune proprietario e responsabile delle fide o anche per VERI MALATI che adorano appiccare il fuoco, veri e propri piromani. e non sono da sottovalutare, perchè sono ovunque.
Per fortuna qualche volta sono loro che ci rimangono secchi.
saluti
_________________ kate
"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"
Emilio Comici - 1901-1940 |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Lun Set 05, 2011 5:48 pm Oggetto: |
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Succedeva che ad ogni viglia dell'apertura della caccia, la sterpaglia di Monte Radicino (nei pressi della Grancìa di Tecchiena) preneva fuoco.
Si diceva che su Monte Radicino, ogni anno, veniva fatto un ripopolamento di fagiani e di lepri.
Cessato il ripopolamento-cessato il fuoco.
Casuale?
Amilcare.
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Lun Set 05, 2011 6:16 pm Oggetto: |
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Non metto in dubbio il fatto che gli incendi siano dolosi, ma resta il fatto che se i boschi fossero ben curati e coltivati, non ci sarebbero il frascame secco e le sterpaglie che sono facile esca per gli incendi.
Un bosco pulito da quanto cade a terra secco e liberato dai polloni che crescono alla base dei tronchi è più bello e vivibile, impedirebbe o, almeno, renderebbe più difficile, il propagarsi degli incendi e potrebbe alimentare col materiale di risulta piccole centrali termoelettriche.
Amilcare
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Set 05, 2011 7:03 pm Oggetto: |
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..Non so, ad esempio l'interesse di un cacciatore ad appiccare il fuoco potrebbe essere quello di stanare la selvaggina o, quantomeno, limitarne i nascondigli....
Che poi ci siano pazzi piromani con mille altre motivazioni (allevatori, boscaioli, addirittura forestali addetti antincendio (SIC!) ecc. ecc. ) è fuori di dubbio e triste cronaca abituale ....
Saluti,
Francesco
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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arrampicatoreasociale Grande amico della montagna
Registrato: 21/10/10 07:02 Messaggi: 84 Residenza: (fr)
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Inviato: Ven Set 16, 2011 11:59 am Oggetto: |
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che disastro l'incendio!
Non ho capito bene il discorso dei boschi che andrebbero coltivati e curati; non sono un esperto ma la vegetazione e il materiale secco vanno lasciati se vogliamo lasciare uno sviluppo più "naturale" possibile della biodiversità del bosco. Poi diverso è il discorso per i boschi tenuti a ceduo o in altre forme.
_________________ http://www.valledelsacco.eu -
http://montilepini.forumfree.it/ - |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Sab Set 17, 2011 8:29 pm Oggetto: |
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Ciao Arrampicatoreasociale,
Probabilmente, con coltivati e curati ci si riferiva al fatto che, una volta, anche le più piccole ramaglie sparse nel bosco venivano raccolte.
Questa cura, ovviamente, contrastava anche un eventuale propagarsi delle fiamme....
Altri tempi ed altre necessità considerando quello che invece lasciano addirittura i tagliaboschi di oggi: sterpi e ramaglie, acceleratori ideali in caso di incendi....
Saluti,
Francesco
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Dom Set 18, 2011 9:02 am Oggetto: |
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SAlve a tutti...
è vero che le ramaglie lasciate a terra costituiscono un motivo in più per permettere a un fuoco radente di passare anche al fuoco di chioma (le ramaglie permettono al fuoco che si sviluppa a livello di terreno di passare ai primi palchi di chiome in modo da espandere il fuoco in verticale),
ma è altrettanto vero che per la fertilità biologica dei suoli viene mantenuta anche in quei luoghi molto antropizzati (ad esempio vigneti), proprio lasciando del materiale di rilascio della vegetazione sovrastante. La moderna selvicoltura prevede infatti norme che regolano il rilascio di biomassa: secondo la concezione classica, il selvicoltore asporta completamente la biomassa (in pratica, non lascia niente sul suolo di ciò che ha tagliato), mentre secondo la moderna selvicoltura, è importante comunque un rilascio di un minimo di quelle che comunemente chiamiamo "inutili ramaglie", ma che biologicamente hanno un'importanza fondamentale, sia per quanto riguarda la più banale copertura del suolo per evitare erosione, sia per quanto riguarda la più importante microfauna e microflora biodegradante che permette il completamento del ciclo del carbonio.
Ci sono, quindi, diversi aspetti da considerare nel lasciare o meno le ramaglie...
Sono convintissima, comunque, che gli incendi per il 99.9%dei casi sia di origine dolosa e lì, sterpaglie o meno, non ci si può fare niente. E' l'idiozia delle persone da dover eradicare...
_________________ kate
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Emilio Comici - 1901-1940 |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Dom Set 18, 2011 5:12 pm Oggetto: |
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Ciao Caterina,
...Grazie per le info sull'utilità delle ramaglie
Saluti,
Francesco
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Lun Set 19, 2011 1:18 pm Oggetto: |
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grazie mille FRancesco!
...purtroppo o per fortuna è stato argomento della mia tesi di laurea...
quando la inserisco online sul sito della rivista Sherwood, metterò il link...
per ora c'è solo quella di primo livello Variazione della superficie forestale in Abruzzo. Il caso studio di Amplero....
si può liberamente scaricare per la consultazione
Quando inserirò quella della laurea specialistica (Attività degli enzimi in suoli caratterizzati da diverso impatto antropico in ambiente mediterraneo), vi avviso
_________________ kate
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Emilio Comici - 1901-1940 |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mar Set 20, 2011 11:24 am Oggetto: |
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Ciao Caterina,
Complimenti per il lavoro svolto, davvero interessante!
Chissà la tesi di Laurea specialistica!...
In attesa di un tuo avviso..
Saluti,
Francesco
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mar Set 20, 2011 9:17 pm Oggetto: |
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Ottima idea quella di mettere a disposizione la tua interessantissima tesi di laurea.
Me la sono inserita tra i "preferiti" per averla a disposizione subito e leggermela con calma.
Amilcare.
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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Mer Set 21, 2011 9:09 am Oggetto: |
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sono davvero felice che vi sia piaciuta questa tesi!
per Amilcare: il testo si può liberamente scaricare in formato pdf, ho dato il consenso perchè sono fermamente convinta che condividere gli studi scientifici sia di fondamentale importanza!
presto arriverà la seconda
grazie ancora a tutti
ps: se qualcuno fosse interessato, ho effettuato il cavallettamento totale dell'area di studio per le piante di diametro superiore al mezzo cm, il tutto è stato riportato su un foglio autocad con la rappresentazione delle aree di insidenza delle chiome e diversificate per specie... per chi volesse, posso fornire anche quello...
_________________ kate
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Emilio Comici - 1901-1940 |
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Emanuele Site Admin
Registrato: 26/03/06 14:40 Messaggi: 165 Residenza: Alatri
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Inviato: Dom Ott 02, 2011 8:26 pm Oggetto: |
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Da voci di "corridoio" sembrerebbe proprio che ad appiccare l'incendio siano stati, ma guarda un pò, cacciatori per stanare i chinghiali.
Sembrerebbe sempre che ci fosse un qualche tipo di gara a squadre a chi uccidesse più cinghiali e che una di queste abbia appiccato il fuoco per svantaggiare le altre.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.
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fede ale Guru dei Monti Ernici
Registrato: 29/11/12 22:28 Messaggi: 242 Residenza: collepardo
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Inviato: Sab Dic 01, 2012 11:25 am Oggetto: |
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pensate che in conseguenza a questo incendio, il bestiame non DOVREBBE pascolare nei dintorni per (da quello che so o 5 o 10 anni credo) far modo che la vegetazione ricresca, ma non è cosi io ci sono andata pochi giorni dopo l'incendio ,volevo vedere il disastro ...e.... c'era un branco di cavalli..... ovviamente non c'è erba quindi mangiano i "ricacci" degli alberi ...... e so anche che ci sono multe salatissime per i pastori che pascolano lì.....ma molto probabilmente non ci sono i controlli....
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