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tommaso Guru dei Monti Ernici
Registrato: 06/10/10 10:38 Messaggi: 297 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Feb 25, 2011 9:33 am Oggetto: La neve del febbraio '56 |
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Ciao a tutti, uno dei piu grandi eventi freddi della storia Europea si verificò nel mese di febbraio del 1956. Un mese intero di temperature polari accompagnate da continue e persistenti precipitazioni nevose con permanenza di accomulo al suolo molto lunghe. Ogni volta che leggo o ascolto di questa nevicata devo dire che provo una certa invidia per chi ha avuto modo di vivere un fenomeno così straordinario,( anche se dai ricordi di mio nonno non fù certo un periodo facile, anche perchè non si viveva certo nelle abitazioni di oggi e certo non tutti potevano vestire in modo adeguato per fronteggiare quell'eccezionale ondata di freddo). Mi piacerebbe però, e mi rivolgo sopratutto ad Amilcare avere altri racconti, altri ricordi di quel febbraio, magari una foto di Alatri in quel periodo. Allora Amilcare, gentilmente ti chiedo:ce lo racconti il febbraio del '56 ad Alatri?
A presto, Tommaso. |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Sab Feb 26, 2011 11:18 am Oggetto: |
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Caro Tommaso, di Alatri, anzi, di Frosinone aeroporto posso dirti soltanto i disagi ma...
Quell'inverno del 1956 mi trovavo a Napoli come motorista dell'AM, nell'aeroporto di Capodichino.
Quando il 2 febbraio, mentre ci avviavamo alla mensa, dissi ai miei colleghi che sarebbe venuta giù tanta neve, fui preso in giro.
Finito il pranzo, c'era tanta neve che alcuni canadesi che avevano posto il loro campo di sopravvivenza proprio nei pressi dell'uscita, si divertivano a prendere a pallate di neve i poveri napoletani che uscivano infreddoliti e se la ridevano.
Per un pò mi gustai la scena, dopo cercai un collega di Sora, uno di Alatri, un abbruzzese e un trentino ed andò a finire che i canadesi si ritirarono nelle loro tende sventolando bandiera (fazzoletti) bianca.
Caso volle che, proprio quel giorno, un aereo della mia squadriglia avesse dovuto fare un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Frosinone e che fossi messo nella squadra per il recupero.
Non ti dico il disaggio del viaggio di andata con un camion militare aperto a tutti i venti e che ogni tanto rimaneva impantanato nella neve alta ma...
Pensa che per stare a casa il più possibile, era anche il periodo del Carnevale, avevo contattato un collega di Alatri che, ogni mattina, raggiungeva l'aeroporto con la sua lambretta e eveva acconsentito a darmi un passaggio.
Quindi ogni giorno, per 10 giorni, andata e ritorno Alatri, aeroporto di Frosinone, zigzagando tra la neve.
E che freddo!
Pensa che dentro l'angar, l'antigelo del motore che cadeva a terra, gelava dopo poco tempo.
Ma torniamo ad Alatri.
La neve era tanta che, sebbene le squadre degli spalatori fossero sempre al lavoro, si camminava in strette trincee scavate nella neve e per tutto febbraio e fino oltre la metà di marzo, trovavo sempre la stessa situazione, quando tornavo per i fine settimana.
A titolo di cronaca ricordo che la neve spalata veniva buttata fuori le mura e che sotto il Girone, sotto Piazza Regina, sotto Porta San Francesco, l'ultima neve è sparita verso la fine di maggio.
Ciao, Amilcare |
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tommaso Guru dei Monti Ernici
Registrato: 06/10/10 10:38 Messaggi: 297 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Feb 28, 2011 11:29 am Oggetto: |
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Ciao Amilcare, davvero grazie di questo tuo avventuroso racconto! Alcuni ricordi coincidono perfettamente con altri racconti che ho ascoltato, in particolare quello dell'accomulo della neve spalata sotto il Girone e Porta San Francesco. Luigi, detto "Penna", che per alcuni anni è stato mio collega di lavoro, mi raccontava anche lui di questi mucchi di neve ancora ben consistenti sino a primavera inoltrata.
Poi, bellissima l'immagina dei canadesi in ritirata sotto "l'attacco ciociaro"...
Sulle trincee di neve infine un ricordo di nonno: ..."dopo giorni e giorni di nevicate avevamo preso l'abitudine prima di andare a dormire di mettere gli attrezzi per spalare la neve dentro casa. Quasi ogni mattina infatti l'altezza della neve ci impediva di uscire..ma nonostante i nostri continui sforzi non riuscimmo mai ad aprire più di un cunicolo tanta era la neve.."
A presto, Tommaso. |
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