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Emanuele Site Admin
Registrato: 26/03/06 14:40 Messaggi: 165 Residenza: Alatri
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Inviato: Mar Giu 04, 2013 8:13 pm Oggetto: Polpette avvelenate nel Parco d'Abruzzo |
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Cosa hanno da guadagnarci questi esseri infami e balordi?
Polpette avvelenate nel Parco d'Abruzzo, volevano sterminare gli ultimi orsi
Trenta bocconi sono stati trovati nella valle Cervara e nel vallone Lampazzo, una zona di riserva integrale, il luogo più difeso dell'area protettta. Sono stati i cani addestrati dalla Forestale a impedire il massacro dei 50 plantigradi che da decenni sono al centro di iniziative di ripopolamento. "E' stato come lanciare una bomba dentro il Colosseo"
articolo su Repubblica |
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tommaso Guru dei Monti Ernici
Registrato: 06/10/10 10:38 Messaggi: 297 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Giu 05, 2013 8:50 am Oggetto: |
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Ciao a tutti, ora davvero l'infamia ha toccato il punto più basso, siamo ormai ad una vera e propria dichiarazione di guerra Questi figuri indegni della specie umana hanno veramente passato il limite.
L'articolo su "Repubblica" però lascia aperte molte domande, e due su tutte se lasciate senza risposte, sedimentano in me come in molti altri paura ed inquetidutine. Come è possibile che nell'area integrale e quindi più protetta si possa svolgere un'azione così temeraria senza che nessuno, (a parte per fortuna i cani, tra l'altro addestrati a proposito), abbia notato niente? Un filmato di videosorveglianza, un'incontro con delle pattuglie di servizio? E poi: e se le polpette non fossero solo trenta?
Tristi e angosciati saluti, Tommaso. |
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Lucio90 Aquila Reale
Registrato: 17/01/12 16:56 Messaggi: 1787 Residenza: Tecchiena di Alatri (258 m s.l.m.)
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Inviato: Mer Giu 05, 2013 12:59 pm Oggetto: |
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Non ci sono davvero parole per descrivere questi gesti crudeli...
Tristi saluti... |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Giu 05, 2013 6:07 pm Oggetto: |
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La notizia di questo vero e proprio atto terroristico, citata anche da Enzo (enzone), era già stata segnalata da Matteo (Falco86)....
Tommaso ha scritto: | Come è possibile che nell'area integrale e quindi più protetta si possa svolgere un'azione così temeraria senza che nessuno, (a parte per fortuna i cani, tra l'altro addestrati a proposito), abbia notato niente? Un filmato di videosorveglianza, un'incontro con delle pattuglie di servizio? E poi: e se le polpette non fossero solo trenta? | Vedi, Tommaso, evidentemente non è facile sorvegliare un territorio, per giunta montano, in modo tale da prevenire ogni atto criminale; del resto tutti i reati che si verificano in ambito urbano nonostante al presenza di più forze dell'ordine ne sono la riprova...
Troppe le variabili, troppe le vie di fuga, troppe le possibilità di eludere la sorveglianza... e non è nemmeno pensabile di installare telecamere di sorveglianza; quante ce ne vorrebbero, migliaia? e con che speranza di prevenzione, poi?
Sarebbero altre, a mio avviso, le strade da percorrere...
Educazione ambientale in primis, snellimento della burocrazia riferibile ai risarcimenti, presenza dello Stato, intesa sia come reale rispetto di leggi e regolamenti che come diretta volontà di affrontare problematiche di repressione e di conservazione e certezza ed inasprimento delle pene...
Fa rabbrividire l'aver letto che le esche avvelenate sarebbero state potenzialmente in grado di ELIMINARE TUTTI GLI ORSI del PNALM!!!
Scenari spaventosi ma evidentemente reali che ancora una volta impongono azioni dirette e senza ultriori indugi da parte di tutti...
La creazione di ulteriori aree protette contigue al Parco con popolazioni vitali di orso Bruno Marsicano non è più rimandabile!
Non è concepibile che si possa così facilmente sterminare l'orso bruno marsicano seminando semplicemente esche avvelenate in core area, come viene abitualmente definito il nucleo vitale degli orsi abruzzesi..
E se - consideriamolo per assurdo - quel folle gesto avesse raggiunto il risultato voluto?
Ecco, magari grazie ad altre popolazioni vitali esterne al PNALM si sarebbe evitata l'estinzione del nostro tanto caro marsicano...
E gli Ernici, amici miei, ben sappiamo, si presterebbero perfettamente ad un tale soccorso...
E l'Associazione Salviamo l'orso, attraverso la creazione di un apposito sito-comitato per la protezione dei Monti Ernici, sta proprio alacremente lavorando in questa direzione...
Speranzosi saluti...
Francesco _________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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