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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Lun Nov 26, 2012 1:07 pm Oggetto: |
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Ti ringrazio.
Siccome sono particolarmente interessato e cerco di documentare le emergernze archeologiche del territorio, ti prego di proporre un appuntamento per poter visionare le mura e fotografarle.
Mi piacerebbe, però, che la documentazione sul sito sia fornita da vcoi.
Saluti, Amilcare
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FALCO86 Guru dei Monti Ernici
Registrato: 21/11/10 17:44 Messaggi: 436 Residenza: Monte San Giovanni Campano(FR)
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Inviato: Lun Nov 26, 2012 1:52 pm Oggetto: |
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Amilcare ha scritto: | Mi piacerebbe, però, che la documentazione sul sito sia fornita da vcoi. |
Mi prendo un pò di tempo per cercare il più possibile e fornire una decente documentazione...
_________________ W IL PARCO DEI MONTI ERNICI
"Per dieci anni ho seguito il pellegrino. Ne ero posseduto. Per me era un Graal." J.A.Baker |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mar Nov 27, 2012 3:30 pm Oggetto: |
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Prima di andare avanti, vorrei fare una considerazione:
Troppo spesso, a mio parere, la ricerca storica ed archeologica viene fatta per avvalorare ipotesi personali e può capitare che se in una situazione che si ipotizza del periodo romano, emergano reperti dell'età del ferro, per esempio, questi vengano completamente ignorati, con gravissimo danno del contesto che li conteneva e dei risultati dello scavo.
Può anche capitare che per avvalorare l'ipotesi che il manufatto sia opera dei primi che hanno raggiunto il sito, si ignorano completamente le opere precedenti.
Sono casi limite, direi paradossali, che non generano confronti e discussioni, fossero anche polemiche, ma schiere di partigiani che vanno ognuna per la sua strada senza mai incontrarsi.
Forse una buona ricerca sarebbe quella fatta soltanto per soddisfare la propria curiosità e cercare di capire il perchè, io vorrei provarci.
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Gio Nov 29, 2012 12:20 pm Oggetto: |
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In territorio di Castro dei Volsci, a circa km5 dal centro storico, sulla via per Pastena, si trova MONTENERO. Località selvaggia invasa da arbusti che soffocano vecchi uliveti.
Si erge solitario contornato da valli che mettono in comunicazione quella del Sacco con quella dell'Amaseno ed ha visto le transumanze dei primi pastori, le carovane dei mercanti ed è stato coronato di mura per accogliere nuove genti.
Località come tante della nostra zona dove, se guardi dove metti i piedi, trovi frantumi di ogni epoca ed ogni sbancamento metterebbe in luce pagine di storia che nessuno può leggere.
Ci sono, per fortuna, i soliti appassionati locali (In questo caso: Giannetti e Berardi) che sono sempre presenti quando il caso crea l'occasione per indagare e richiamano l'attenzione di quanti preposti.
Ed ecco le mura, prima degli anni '70 dello scorso secolo, erano soltanto voci.
E sono andati A. La Regina per la Soprintendenza, il Prof. F.Coarelli impegnato a Fregellae ed altri.
Sono mura ciclopiche che contornano il monte (Montenero Diruto) per circa Km2 e la cima (Montenero Castellone).
Non era Fregellae, ma è riemerso il nome di antiche città: Luca, Satricum, Fabrateria; quale di queste?
N.b.: Le notizie che riguardano Montenero le ho tratte da:
TERRA DEI VOLSCI- annali del Museo Archeologico di Frosinone -1998
Pag.62
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Dom Dic 02, 2012 12:46 pm Oggetto: |
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Non basta leggere.
C'è il carissimo amico Daniele Baldassare: è stato uno degli organizzatori della mostra sulle mura megalitiche del Lazio (Roma - Complesso del Vittoriano - Luglio Agosto 2011) e sta curando una precisa mappatura che pubblica con stupende fotografie, delle stesse.
Gli ho chiesto e siamo andati.
Era marzo, il periodo migliore per queste escursioni: il freddo e il vento hanno fatto cadere le foglie e sfoltito le siepi; la pioggia e la neve hanno compattato le foglie e l'erba è ancora bassa e rada.
Ed ecco le mura! Bianche, contornano il poco verde che copre i terrazzamenti.
Non sono le mura di Alatri o di Ferentino o delle altre " Città che diconsi fondate dal Re Saturno" , somigliano piuttosto alle mura di Veroli, ma stanno e le abbiamo seguite rifacendo il percorso già noto e ci siamo inoltrati tra il groviglio degli arbusti per tratti ancora sconosciuti.
Sempre le stesse mura, uniformi contornano, quasi completamente il monte e tra gli spazi dell'interno frammenti di ceramica: erano tegole e tegoloni, doli, anfore e stoviglie, stavano per le case e nelle case.
Quando?
Qualche indizio lo ha dato la ceramica, tutta grezza, tanta arcaica, nessun frammento di vernice nera.
E' logico pensare che questa città non è stata distrutta, sarebbero scomparse le mura e che sia stata abbandonata alla stessa maniera dell'antica Sepino. Ma perchè.
Come Sepino, forse, per una collocazione più consona, o forse perchè i suoi abitanti hanno trovato migliori opportunità in altri siti?
E se fossero andati tutti a popolare la nuova città: Fregellae?
Ma chi erano?
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mar Dic 04, 2012 11:44 am Oggetto: |
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Potreste dire: Che c'entra Sepino?
Saepinum, antica città dei Sanniti, arroccata su un monte del Matese, c'entra alla stessa maniera dell'antica città dei Volsci, arroccata su Montenero: Sono antiche città che hannpo concluso la loro storia in un periodo ben determinato, prima dell'epoca romana, non hanno subito soprapposizioni succesive e potrebbero, quindi, aggiungere pagine genuine ed inedite alla storia.
Centra ancora Sepinum-Altilia perchè è diventata romana ed è scesa a valle, così come Fregellae e Fabrateria Nova, città romane e in quanto romane tutte e tre ampiamente documentate ed oggetto di lunghi anni di scavo.
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Gio Dic 06, 2012 11:58 am Oggetto: |
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La città che si trovava su Montenero sarebbe, però e ce lo direbbero i numerosi frammenti di ceramica arcaica che si rinvengono all'interno delle mura, più antica di Saepinum e precedente all'arrivo dei Volsci nella zona e se questo fosse vero si tratterbbe di una città circondata da mura megalitiche costruite prima del VI secolo a.C..
Ma quale era la città?
Forse Fabrateria?
Forse Luca?
Forse Satricum o, addirittura nessuna delle tre?
Forse uno scavo archeologico non sarebbe in grado di ritrovare il nome, ma, sicuramente, ci darebbe notizie importanti su un periodo cruciale della storia dei popoli che abitatavano quello che sarebbe diventato il Latium Adiectum e forse, si potrebbe aprire uno spiraglio sulle mura dei Ciclopi.
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Dom Dic 16, 2012 1:25 pm Oggetto: |
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La stessa consideraione potrebbe valere per Montesecco:
Si trova a meno di tre chilometri dal centro storico di Alatri, è attrasvesato dalla Tiburtina Valeria e dall'acquedotto di Betilieno Varo.
Anche qui si trovano frammenti di ceramica antica che, però, comprendono anche la "vernice nera" e anche qui si trovano mura megalitiche.
Non sono certo quelle che cingono Montenero:
Sono di seconda maniera e fino agli anni '70 dello scorso secolo, insistevano, solo per poche decine di metri e per un'altezza media di quasi tre metri, sulla fiancata che si affaccia sulla strada.
Quello che rimane è un pezzetto di muro che rischia di crollare perchè scalzato alla base.
Sotto le mura lavori agricoli e edili hanno messo in luce situazioni del sec,X a.C., l'età del ferro: erano tombe e fondi di capanne.
Quello che rimane è un rocchetto che ho recuperato tra i tanti cocci delle tombe distrutte e parte di una parete di bucchero che ho recuperato da una zolla compatta proveniente da uno sterro (La parete di bucchero, all'interno del quale si trovava un pezzo di osso bruciato era attaccata alla parete di dolio).
Gli esperti inviati dalla Soprintendenza intervenuti, hanno trovato la situazione interessantissima e promesso un pronto intervento.
Dagli anni '80, aspetto, intanto tutti i cocci sono andati perduti, è sparito un altro tratto di muro e sulle tombe hanno costruito.
Il rocchetto e il bucchero dovrebbero trovarsi da qualche parte del Museo civico, nel quale, in collaborazione con la Soprintendenza, gli avevamo esposti una teca.
A Montesecco tombe a inumazione e tombe a incenerazione: due culture!
Forse...chissà.....i Ciclopi avrebbero potuto dirci qualcosa e, forse, potrebbero ancora dirlo.
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Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mar Dic 18, 2012 11:02 am Oggetto: |
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Ma, a chi importa!?
I Ciclopi sono favole scaturite dal ricordo di antichi miti!
E allora, non prendiamo in considerazione Polifemo e i suoi colleghi e nemmeno i Ciclopi e i Pelasgi che, per chi ne ha scritto, in relazione ai metalli e alle popolazioni che li lavoravano, sarebbero stati la stessa cosa, ma parliamo di quanto è emerso dalle ricerche storiche ed archeologiche.
Ad un cesrto punto della sua storia, l'uomo ha scoperto i metalli: l'oro, il rame e lo stagno.
Per un colpo di genio o di fortuna ha inventato il bronzo: il primo metallo veramente utile e che ci viene ricordato soltanto per il clangore delle armi che cozzano nei poemi epici. (L'inciviltà del bronzo).
Finalmente il ferro e chi lo produce diventa padrone del Mediterraneo a spese di tutte le antiche civilta che basavano il loro potere sulla forza delle armi di bronzo.
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Ven Dic 28, 2012 12:38 pm Oggetto: |
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Prendiamo, invece, in considerazione il ferro, argomento sul quale gli storici e gli archeologi sono tutti d'accordo.
Il primo ferro ci veniva dalle stelle: Sidereo dal latino sidereus indica tanto quello che è relativo alle stelle quanto quello relativo al ferro.
Il primo ferro, infatti, veniva ricavato dalle meteoriti trovate occasionalmente e valeva molto più dell'oro.
Prima che diventasse di uso comune, intorno al secondo millennio avanti Cristo, la sua produzione era piuttosto limitata per la scarsa reperibilità del materiale ferroso e per le difficoltà per produrlo.
Paradossalmente più cresceva la richiesta più crescevano le difficoltà per produrlo: all'inizio della produzione, si sarebbe potuto ottenere dal materiale più ricco e sarebbe bastata una laboriosa e lunga forgiatura ( ne ho trovato un esempio nei pressi di Vado di Porca, al di sopra della certosa di Trisulti) attraverso la quale, con battiture sempre più energiche, si eliminavano le scorie.
Una ulteriore produzione avrebbe richiesto l'uso di materiale sempre più povero con la conseguente crescita delle difficoltà per ottenerlo per fusione, con tecnologie specifiche sempre più elaborate per raggiungere una temperatura di oltre 1500 gradi centigradi, per tempi sempre più lunghi.
Amilcare
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Dic 28, 2012 6:53 pm Oggetto: |
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E' sempre un piacere leggere questi interventi....
Grazie!
Saluti,
Francesco
_________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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cestò Aquila Reale
Registrato: 24/05/11 17:00 Messaggi: 977 Residenza: Colleferro
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Inviato: Ven Dic 28, 2012 7:51 pm Oggetto: |
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Davvero interessanti questi interventi! Una domanda per te Amilcare: per quale motivo consideri il bronzo come il primo metallo veramente utile?
Grazie!
_________________ marco |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Ven Dic 28, 2012 10:22 pm Oggetto: |
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I metalli conosciuti prima della scoperta del bronzo erano.
-l'oro che si trovava, come ora, allo stato puro ma in pepite, penso, piuttosto consistenti:
Non risulta sia mai stato usato per utensioli e armi, ce ne sarebbe voluto! ma sempre per oggetti di abbigliamento e ornamento.
- Lo stagno: si pensa sia stata una scoperta casuale derivata da minerali che lo contengono, usati per il focolare, ma che per la sua tenerezza e il suo basso punto di fusione, non offriva usi pratici.
- Il rame, anche questo si trova alla stato nativo come l'oro, ma, forse per la sua scoperta varrebbe quanto detto per lo stagno e al contrario di questo, offriva possibilita di uso pratico per la fabbricazione:
di recipienti, non solo molto più leggeri e solidi dei fragili recipienti di argilla, ma, addirittura più adatti ad assere usati sul fuoco (pensa ai pastori, alle transumanze e alla lavorazione del latte)
di oggetti di abbigliamento, specialmente fibule (spille da balia) in quanto più reperibile ed economico dell'oro;
per la cantieristica: chiodi e cerniere;
infine per le armi, ma, specialmente nei riguardi di quest'ultime, aveva il difetto di essere troppo tenero e deperibile.
Con il bronzo, anche per una più progredita tecnologia che permetteva una migliore lavorazione dei metalli, si eliminano tutti i difetti che presentava il rame e le armi e le armature diventano più resistenti e affidabili.
Una curiosità: per lungo tempo, prima della monetazione e in alternativa al baratto, per gli scambi commerciali venivano usati pezzi informi di bronzo fuso che andavano dal peso di poche once a quello di dieci libbre.
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Sab Gen 05, 2013 10:57 am Oggetto: |
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Intorno alla metà del II millennio a.C., grazie alle tecnologie acquisite per la lavorazione dell'oro, del rame, dell'argento e del bronzo, comincia, per opera degli Ittiti la produzione "industriale" del ferro che viene usato principalmente per forgiare le armi.
(Quis fuit horrendus primus qui protulit enses?
Quam ferus et vere ferreus fuit ille.
Tum cedes hominum.........) Questi versi di Tibullo si addicono perfettamente agli Ittiti che, nell'arco di due secoli, grazie alle loro armi, distruggono Babilonia, conquistano tutto il mediorente e l'Egitto; si spingono fino in Grecia e dalla Grecia in Italia
Amilcare.
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Ven Gen 11, 2013 4:45 pm Oggetto: |
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E ci risiamo!
Ma, gli Ittiti non sono gli stessi che gli storici antichi, i bistrattati studiosi del "Gran Tour" e i locali hanno chiamato Hetei, Pelasgi, perfino Ciclopi?
Non sono gli stessi che hanno costruito le mura ciclopiche di Micene e di Tirinto?
E non si è detto e si dice che gli Etruschi e gli Ernici vengono da dove gli Ittiti hanno dato origine alla loro supremazia?
Amilcare
L'ultima modifica di Amilcare il Ven Gen 11, 2013 4:57 pm, modificato 1 volta |
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Dom Feb 17, 2013 1:36 pm Oggetto: |
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Ed anche lì c'erano città difese da mura ciclopiche e ce ne era una, addirittura che aveva un nome la cui pronuncia si accostava alla ernica Aletrium.
E non ci sono dubbi.
E lo sappiamo grazie alla passione per la nostra terra di Don Giuseppe Capone che per poter dimostrare l'origine antica delle città ciclopiche ha avuto contatti con studiosi di tutto il mondo.
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mar Feb 19, 2013 11:12 am Oggetto: |
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Che fine avrà fatto quell'antica Alatru degli Hetei?
Da pagina 63 e 64 del libro presentato:
"Alatri è forte: I suoi bastioni sono quegli antichi...."
"Distrugi questa città e bruciala come ti ho scritto...."
Più niente.
Una città antica riemersa per caso dall'interpretazione di tavolette d'argilla, stampigliate con caratteri cuneiformi, ritorna nel nulla.
Rimangono soltanto le perplessità del principe Yasmah-Adat e l'ordine perentorio del re Samsi-Adat.
Forse altre tavolette.....Forse in altri archivi....
Don Giuseppe ha fatto tutto quello che ha potuto; a chi tocca proseguire?
A che servono i vari seminari sulle "MURA MEGALITICHE, MURA POLIGONALI, PELASGICHE, SATURNIE, CICLOPICHE....?
Al di là di ogni fantasia, di ogni mito, di ogni ipotesi ci sono due nomi:
**************ALATRU************ALETRIUM***************,due nomi forse accomunati da una semplice assonanza casuale, ma........
SE FOSSE VERO?
E alora, di nuovo:
A CHE SERVONO I VARI SEMINARI SULLE MURA MEGALITICE, POLIGONALI, CICLOPICHE..........?
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Gio Mag 30, 2013 6:32 pm Oggetto: |
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Speriamo che arrivi la bella stagione per poter programmare qualche escursione.
In particolare, dato il tema specifico, per ritrovare le mura ciclopiche delle nostre zone.
A proposito: sapevate che nella zona di Canterno, oltre ai reperti dell'età romana e dell'epoca del bronzo, si trovano anche mura ciclopiche?
Aspetto le vostre proposte e vi saluto caramente.
Amilcare
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Ven Mag 31, 2013 8:52 am Oggetto: |
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......e: A quando una passeggiata alla Lucca?
Amilcare
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Sab Giu 01, 2013 2:39 pm Oggetto: |
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Eh... se solo di decidesse di smettere di piovere....
Saluti,
Francesco
_________________ "Quando un ago di pino cade nella foresta, l'aquila lo vede, il cervo lo sente e l'orso lo annusa"
Antico detto Pellerossa |
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