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Caterina Aquila Reale
Registrato: 19/08/06 18:13 Messaggi: 544 Residenza: veroli
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Inviato: Lun Nov 28, 2011 9:48 am Oggetto: |
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volevo far notare come una foto di un cane da caccia semi-decomposto abbia fatto scaturire questa accesa discussione in merito alla caccia (che peraltro Francesco voleva scongiurare...)
Ma dato che ci siamo, dico la mia.
Mi rispecchio molto con le parole di Amilcare, Bruno e Marco.
Amilcare ci fa notare (cosa che spesso faccio anche io con quelli che si professano contro la caccia e poi praticano la pesca sportiva) che la pesca non è da meno. Solo perchè quei poveri pesci non rantolano non si pensa a come possa essere crudele quel modo di praticare sport...sempre se si può intendere come SPORT! [nota: per me la caccia, la pesca, l'automobilismo e il motociclismo non sono considerati sport...]
E sport o meno... pesca ed allevamento intensivo è sicuramente peggio della caccia.
E qui ammiro Bruno per la sua coerenza nell'essere vegetariano così a lungo e poter quindi avere il diritto di dare contro (passatemi il termine) a chi mangia carne e pesce, cacciato o allevato che sia.
Io personalmente non mi sento un'ipocrita: mangio carne perchè ne ho bisogno, non ne mangio tanta perchè fa male; non mi metto contro cacciatori e allevatori intensivi perchè comunque mi cibo di carne, ma nemmeno li osanno per quello che fanno.
Non vado a caccia nonostante da piccola ci sono voluta andare con papà, perchè era una cosa che mi incuriosiva e invece di appassionarmi, ovviamente, mi ha dato fastidio veder cadere (sempre se il colpo arrivava alla preda...) quel povero animaletto indifeso di pochi etti, quasi sempre già morto sul colpo ricevuto... ci sono sì quei cacciatori da mattanza spietata, ma per fortuna i regolamenti (che ci sono, non preoccupatevi, ci sono eccome!) spesso li puniscono perchè c'è l'obbligo di scrivere sul libretto di caccia le prede cacciate e ce n'è un massimo per ognuno, che se oltrepassano vengono pesantemente multati. E i controlli ci sono, almeno così era fino a un paio di anni fa...
Non mi sento un'ipocrita perchè mangio per necessità carne d'allevamento nonostante sia una cosa che detesto, specialmente per l'esistenza degli allevamenti intensivi (che per quanto mi sia possibile, cerco di evitare conoscendo la provenienza). Non so se immaginate come vengono allevati gli animali che troviamo già belli che sezionati sui banchi di macelleria, ma sono sicura che un animale cacciato almeno ha svolto una vita libera sino a quella schioppettata che lo ha portato sulla tavola di chi lo ha cacciato, mentre... sapeste quali sofferenze, tristezze, vita al buio, senza spazi, antibiotici e quant'altra zozzeria ha dovuto subire un animale da allevamento solo perchè quello "è nato per essere mangiato"...
Marco ha ragione: si ha la necessità di mangiare carne, siamo onnivori e discendiamo dalle scimmie che lo sono ancora, mangiando a volte carne e in alcuni casi presentano anche casi di cannibalismo (e per fortuna qui noi ci siamo fermati!!!!); abbiamo la necessità di acquisire quegli elementi che nessun integratore alimentare può debitamente fornirci.
Io personalmente se non mangiassi carne per niente sarei un'anemica con molti problemi e non dico di mangiarne una gran quantità: credo di non fare più di tre-quattro pasti a settimana con la carne, ma ne sento il bisogno.
Non mi professo a favore della caccia ma non posso dire di sentirmi in pace col mondo perchè comunque mangio carne allevata che, seppur mi faccia schifo il metodo di allevamento e macellazione, devo assumere.
Sono perfettamente d'accordo con Marco su questo argomento, forse perchè abbiamo avuto una famiglia che professa da sempre la caccia e, seppur non essendo cacciatori, non si può negare che la carne (e il pesce, ma io qui non faccio testo perchè non ne mangio) ci serve.
Per quanto riguarda l'analisi della modifica della fauna selvatica, ovviamente la caccia non è l'unica causa di ciò, anzi, spesso è il male minore.. Le parole di Bruno in merito al mutamento del paesaggio, dell'abuso di pesticidi ecc., mi trovano perfettamente d'accordo sull'analisi di ciò che abbia potuto dare un incentivo a quello che abbiamo riscontrato nella diminuzione/modifica della fauna selvatica.
Invece le parole di Francesco non mi trovano in linea col suo pensiero:
quando dici "Vogliamo poi parlare dei cinghiali o dei fagiani acquistati dagli stessi cacciatori e sterminati appena liberati ancora intontiti in aree più o meno anguste? " sappi che quegli animali allevati, in quel modo, a volte si guadagnano la libertà che altrimenti in una gabbia non si sarebbero mai immaginati: infatti se un proprietario di un ristorante vuole un fagiano o un cinghiale e va dall'allevatore, questo lo prende e lo macella direttamente, mentre con quella minima possibilità può aprirsi un proseguo di vita in libertà.
Vogliamo poi parlare degli abbattimenti controllati? Certo, cosa crudele e così astrattamente disastrosa, ma tu non sei probabilmente proprietario di un fazzoletto di terra che ti coltivi per sostenere la tua famiglia e, quando un branco di cinghiali affamati perchè TROPPI su un determinato territorio su cui non presentano competitori naturali, ti distruggono la tua unica fonte di guadagno mangiandosi tutto e non ricevi un adeguato risarcimento... credo che tu non abbia parlato spesso con contadini che ti raccontano con le lacrime agli occhi e la voce rotta da un nodo in gola, che tutto quello per cui avevano lavorato non c'è più.
C'è mondo e modo di essere contro la caccia: purtroppo chi si professa contro di essa per partito preso e non analizzando le problematiche caso per caso, non sia maturo.
Resta comunque il fatto che come dici tu, Francesco, i cacciatori disturbano la quiete di chi la montagna se la gode nel silenzio e nell'emozione di sentire un fruscio tra i rami e di potersi imbattere sì nell'animale selvatico, ma per farne una caccia... fotografica, con un obiettivo o solamente con i propri meravigliati occhi di amante della natura.
Saluti a tutti.
_________________ kate
"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"
Emilio Comici - 1901-1940 |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Nov 28, 2011 7:21 pm Oggetto: |
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Ho già espresso la mia opinione sui vari punti che Amilcare, Marco e Caterina hanno evidenziato nei loro interventi.
L'ho premesso e lo ribadisco, volevo evitare la solita contrapposizione che viene inevitabilmente a crearsi quando l'argomento trattato è la caccia.
Troppe le argomentazioni, troppi i risvolti, troppe le sfaccettature, troppi gli argomenti di fuga ecc. ecc. Quando poi, puntualmente, viene tirata in ballo la presunta ipocrisia di che è contro la caccia ma mangia carne il discorso inevitabilmente scivola su temi simili a guerre di religione...
Ecco perchè ho cercato di metterla sul piano dei diritti e non su quello etico...
Mi è dispiacuito, e molto, vedere quel povero cane in mezzo alla strada.
Improvvisamente, come già accennato in un mio precedente intervento, si è materializzato quello spettro che non voleva tutti i cani da caccia smarriti tornati dai padroni...
Tutto qui, mi ha colpito quella scena ed ho deciso di condividerla nonostante le forti titubanze fino all'ultimo momento...
Volevo evitare che si andasse fori tema motivo per cui ho scelto deliberatamente di non approfondire tutti i vari aspetti che man mano sono emersi come, ad esempio, quello legato al sovrannumero dei conghiali. L'ho appena accennato....però, cara Caterina se ci sono troppi cinghiali un motivo ci sarà. E se un contadino ti racconta con le lacrime agli occhi dell'ennesimo disastro provocato dai cinghiali non credo che del sovrannumero non si possano non considerare i rilasci dei cacciatori e... che in un nemmeno tanto remoto passato proprio contadini e allevatori abbiano portato il lupo (naturale predatore dei cinghiali) sull'orlo dell'estinzione!!!!
O anche per il lupo dobbiamo dare la colpa all'inquinamento, ai pesticidi ecc ecc.?
Qualcuno ha mai letto la storia della nascita del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise? La storia del Camoscio arrivato a contare solo pochissimi esemplari e salvato dall'estinzione solo grazie alla realizzazione del Parco?
Ed all'epoca non c'erano pesticidi o inquinamenti vari.....
E dell'Orso Bruno Marsicano - di cui se ne contano appena una quarantina di esemplari - fortemente ostacolato nell'espansione numerica e territoriale nonostante i vari organismi nati appositamente per la sua tutela?
Per chi non lo sapesse l'Orso Bruno Marsicano è una specie endemica che vive soltanto ed esclusivamente in determinate zone dell'Appennino centrale!!! Il fortissimo rischio di estinzione che corre, pertanto, imporrebbe di fare di tutto per scongiurarla ed invece, si consente, ad esempio, la caccia al cinghiale con i cani nelle zone attigue!!!!
Singolare, in proposito la posizione della Provincia di Frosinone la quale, sebbene abbia aderito al PATOM (Piano d’Azione Nazionale per la tutela dell’Orso Bruno Marsicano), consenta quel tipo di caccia ...
A proposito di Abruzzo, sarà un caso che effettuando escursioni nel Parco è impossibile non avvistare animali selvatici mentre da noi è quasi vero il contrario?
Per concludere il mio intervento: la caccia, ovviamente, non è il solo problema ma non è detto che per il fatto che ce ne siano altri si debba tollerarla o correlarla a loro.... Ed il famigerato benaltrismo, termine usato da Bruno che ben si addice all'argomento, potrebbe farci rimpiangere molte cose....
Saluti,
Francesco
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Amilcare Aquila Reale
Registrato: 12/11/06 12:26 Messaggi: 818
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Inviato: Mar Nov 29, 2011 6:23 pm Oggetto: |
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Dispiace anche a me che si sia arrivati a misuraci tra pro e contro la caccia.
Preciso: io non sono contro la caccia, nè contro la pesca, nè contro gli allevamenti; per esserlo dovrei consumare esclusivamentenè vegetali. Non sono nemmeno contro l'agricoltura e contro l'ndustrializzazione:
Devo mangiare, devo vestire e vorrei godermi le mie piccole comodità.
Non sono nemmeno contro i controcaccia.
Sono soltanto contro quelli che pensano di avere il coltello dalla parte del manico e ne approfittano:
Sono i cacciatori, i pescatori che non rispettano le regole; gli agricoltori, gli industriali e quanti rendono fruibili i prodotti del lavoro che si arrogano il diritto di prevaricare il diritto comune in nome del progresso, dei posti di lavoro e della crescita economica ed in nome di questi sacrosanti valori stravolgono la natura.
La natura! Il Papa ha parlato di Creato e di creature e San Francesco parlava di fratelli e sorelle.
Saluti affettuosissimi a tutti.
Amilcare
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