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Luigi Benassi Ospite
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Inviato: Mar Mar 21, 2006 5:34 pm Oggetto: Campocatino, come era ....... |
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Inviato da: Luigi Benassi il March 07, 2006 at 16:03:10:
Caro Francesco,
scrivo per dire un po' la mia
su "Campocatino",dando una botta al cerchio ed
una alla botte! Si può dire che io a Campocatino
sia "cresciuto" se non nato: mio padre Giuseppe
(Peppino), 93enne in gamba grazie a Dio, che è
stato uno dei pionieri dello sci e fondista e
scialpinista e camminatore come pochi, mi ha
sempre portato in montagna e a sciare fin da
piccolo (parlo fine '40 inizio '50) a
Campocatino, e a far fondo.
Lo sci è stata la mia passione da sempre, ma con
l'età ho apprezzato di più lo scialpinismo, il
fuoripista. Negli anni '70 poco più che 20enne
organizzai molte gare a Campocatino e la speranza
mia era che si sviluppasse sempre di più, e desse
sempre più possibilità di lavoro ai guarcinesi,
in modo da evitarne l'emigrazione , che invece
negli anni successivi è stata fortissima.
Ora anche a me che vivo fuori Guarcino da quasi
30 anni, interesserebbe vedere
Campocatino "nature", ammirarne il panorama della
conca innevata senza nessun orpello costruito
come nella foto degli anni '20 che ho postato nel
nostro gruppo msn ( vi linko la bacheca relativa
a CAMPOCATINO IERI ci son molte vecchie foto:
date uno sguardo, merita ,
http://groups.msn.com/AmicidiGUARCINO/campocatino.
msnw).
Capisco però che se non si vuole vedere Guarcino
morire lentamente, bisogna assolutamente
sfruttare le ricchezze naturali che ha,
aumentando il turismo!
E come questo? Se non ampliando, potenziando,
meglio sfruttando sciisticamente Campocatino?
Alberghi ce ne sono, impianti anche, ma vanno
fatti funzionare e se il caso ampliati.
La zona è vasta ( e chi la percorre a piedi lo sa
bene) e non è la conca o dintorni con palo o
chiosco in più che può deturpare ciò che lo è da
anni.
La natura, quella vera ed incontaminata è
tuttintorno e voi amici lo sapete bene,le ns
montagne le conoscete meglio di me.
Purtroppo a volte si parla perchè non si hanno i
problemi dei giovani guarcinesi costretti TUTTI o
quasi fin dalla mia generazione ad emigrare per
trovare lavoro: è tempo che si crei sul posto la
possibilità di sostentamento, altrimenti Guarcino
è destinato a restare con poche coppie di
anziani....
Non parliamo quindi da egoisti, che con lo
stipendio in tasca a fine mese tranquillo e
sicuro, i giorni di libertà vogliamo GODERCELI
IMMERGENDOCI nel paesaggio incontaminato di
Campocatino : Contentiamoci di tutte le vette e
le vallate incontaminate intorno a Campocatino,
che sono tante e vaste.....
Altrimenti gli "ormai pochi" guarcinesi che
dovrebbero fare per campare? travestirsi da
Ernici e vivere in capanne nei boschi pagati
dall'Ente Parco ?
Bisogna anche essere realisti...o no?
Un caro saluto
Luigi (Gigino) Benassi |
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Luca Bellincioni Ospite
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Inviato: Mar Mar 21, 2006 5:34 pm Oggetto: Re: Campocatino, come era ....... |
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Inviato da: Luca Bellincioni il March 07, 2006 at 20:05:17:
In risposta a: Campocatino, come era .......
Inviato da Luigi Benassi il March 07, 2006 at 16:03:10:
Gentile Luigi, mi permetto di risponderti, come
sempre però, in coerenza alle mie idee, dando un
colpo soltanto alla botte.
Riguardo a Campocatino questo è il mio parere:
il vero errore fu quando, senza una seria
pianificazione territoriale da parte della
Regione, vennero concessi i permessi di
costruire molte stazioni sciistiche a poca
distanza tra loro, come Campo Livata, Campo
Staffi e Campocatino. Infatti, come è noto, esse
da sempre si fanno una concorrenza spietata,
riducendosi reciprocamente la clientela e
risultando alla fine sempre in crisi, o in
presunta tale.
Così, ogni anno e per anni, dopo che la
clientela era stata troppo scarsa rispetto alle
aspettative, si riproponeva scioccamente di
ingrandire ogni stazione al fine di renderla più
competitiva. Ma l’anno successivo i clienti
erano sempre di meno di quanto ci si aspettava,
perché il problema di fondo, e cioè la
concorrenza tra stazioni troppo vicine tra loro
(oltre che, spesso, lo scarso innevamento),
rimaneva. Allo stesso tempo, però, il paesaggio
era sempre più degradato, e durante l’estate,
quando la neve non c’era, e non c’è, le stazioni
sono chiuse ma i paesi e le loro attività sono
aperti ed aspetterebbero clienti, gli
escursionisti se ne andavano, e se ne vanno,
sulla Majella, perché lì la natura la ritengono
più “selvaggia”… perché lì la natura è più
intatta… e protetta…
Tutto ciò, insomma, crea un pericoloso circolo
vizioso per cui al fallimento economico
corrisponde un progetto di ampliamento degli
impianti con l’unico risultato di erodere sempre
più il territorio. E di limitare l’afflusso del
turismo escursionistico estivo, autunnale e
primaverile, che in altre zone d’Italia crea
eccome economia (altro che "travestimenti da
antichi ernici") e posti di lavoro. Il
fallimento invernale contribuisce così
indirettamente al fallimento estivo. Anche
questo, a mio modo di vedere, è un dato
realistico su cui riflettere. E non bisogna
essere scienziati di economia o esperti di
marketing per coglierlo.
Riguardo poi al parco, e al tono un po’ ironico
con cui ne parli (e me ne dispiace davvero!),
vorrei ricordarti innanzitutto che l’istituzione
di un parco non significherebbe la chiusura di
Campocatino, semmai un suo giusto contenimento,
in rispetto ad interessi più alti, ossia a
quelli della natura, che, per noi tutti e anche
per una stazione sciistica, è il bene di fondo,
la materia prima, su cui lavorare. Anche perché
l’ampliamento indiscriminato di una stazione
sciistica porta con sé l’accrescimento di
problematiche complesse di degrado, come
l’apertura di strade, l’aumento dell’immondizia
(che spesso non verrà mai tolta) e
dell’inquinamento per via degli scarichi delle
strutture ricettive, ecc…
L’istituzione di un parco serve oggi
urgentemente proprio per tutelare tutte quelle
vallate, quelle foreste e quelle montagne ancora
incontaminate (che in realtà non sono poi così
estese geograficamente) di cui tu stesso parli…
Serve a difenderle dai cementificatori e dagli
speculatori e per aprire nuove possibilità di
sviluppo per tutti gli abitanti del
comprensorio, e non a chiuderle. Vorrei che in
televisione, quando vengano citati gli Ernici,
non si parli di nuove colate di cemento o di
scempi, come sempre e soltanto accade, ma delle
sue struggenti bellezze ambientali, dei suoi
fenomeni carsici eccezionali, della sua flora
straordinaria, ecc… Vorrei che anche gli Ernici
venissero considerati come natura selvaggia,
come in buona parte ancora sono (ricordiamo che
sta tornando l’orso!), che i bambini venissero
accompagnati dalle scuole ad ammirarne la
bellezza a comprendere i meccanismi naturali che
vi si manifestano: vorrei che si fosse fieri di
vivere in questa terra.
E poi, se proprio qui si deve costruire
qualcosa, perché nessuno parla mai della
mancanza cronica di rifugi su questi monti, che
non permette le belle attraversate di più
giorni, o le alte vie, che tanto ormai vanno per
la maggiore, in estate e non solo, tra gli
escursionisti?
Concludendo: non voglio negare che Campocatino
sia stata e sia tuttora un’opportunità di lavoro
per gli abitanti di Guarcino. Sono convinto però
che oggi, quando ormai il territorio integro si
riduce anno dopo anno, e le villette cominciano
a lambire la base delle foreste della Monna e
della Rotonaria (basta affacciarsi da Fumone per
rendersene conto), la strada della tutela severa
e stretta del massiccio sia l’unica da
percorrere. |
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LUPIeORSI Ospite
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Inviato: Mar Mar 21, 2006 5:35 pm Oggetto: Re: Campocatino, come era ....... |
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Inviato da: LUPIeORSI il March 11, 2006 at 20:17:22:
In risposta a: Re: Campocatino, come era .......
Inviato da Luca Bellincioni il March 07, 2006 at 20:05:17:
: Gentile Luigi, mi permetto di risponderti, come
: sempre però, in coerenza alle mie idee, dando
un
: colpo soltanto alla botte.
: Riguardo a Campocatino questo è il mio parere:
: il vero errore fu quando, senza una seria
: pianificazione territoriale da parte della
: Regione, vennero concessi i permessi di
: costruire molte stazioni sciistiche a poca
: distanza tra loro, come Campo Livata, Campo
: Staffi e Campocatino. Infatti, come è noto,
esse
: da sempre si fanno una concorrenza spietata,
: riducendosi reciprocamente la clientela e
: risultando alla fine sempre in crisi, o in
: presunta tale.
: Così, ogni anno e per anni, dopo che la
: clientela era stata troppo scarsa rispetto alle
: aspettative, si riproponeva scioccamente di
: ingrandire ogni stazione al fine di renderla
più
: competitiva. Ma l’anno successivo i clienti
: erano sempre di meno di quanto ci si aspettava,
: perché il problema di fondo, e cioè la
: concorrenza tra stazioni troppo vicine tra loro
: (oltre che, spesso, lo scarso innevamento),
: rimaneva. Allo stesso tempo, però, il paesaggio
: era sempre più degradato, e durante l’estate,
: quando la neve non c’era, e non c’è, le
stazioni
: sono chiuse ma i paesi e le loro attività sono
: aperti ed aspetterebbero clienti, gli
: escursionisti se ne andavano, e se ne vanno,
: sulla Majella, perché lì la natura la ritengono
: più “selvaggia”… perché lì la natura è più
: intatta… e protetta…
: Tutto ciò, insomma, crea un pericoloso circolo
: vizioso per cui al fallimento economico
: corrisponde un progetto di ampliamento degli
: impianti con l’unico risultato di erodere
sempre
: più il territorio. E di limitare l’afflusso del
: turismo escursionistico estivo, autunnale e
: primaverile, che in altre zone d’Italia crea
: eccome economia (altro che "travestimenti da
: antichi ernici") e posti di lavoro. Il
: fallimento invernale contribuisce così
: indirettamente al fallimento estivo. Anche
: questo, a mio modo di vedere, è un dato
: realistico su cui riflettere. E non bisogna
: essere scienziati di economia o esperti di
: marketing per coglierlo.
: Riguardo poi al parco, e al tono un po’ ironico
: con cui ne parli (e me ne dispiace davvero!),
: vorrei ricordarti innanzitutto che
l’istituzione
: di un parco non significherebbe la chiusura di
: Campocatino, semmai un suo giusto contenimento,
: in rispetto ad interessi più alti, ossia a
: quelli della natura, che, per noi tutti e anche
: per una stazione sciistica, è il bene di fondo,
: la materia prima, su cui lavorare. Anche perché
: l’ampliamento indiscriminato di una stazione
: sciistica porta con sé l’accrescimento di
: problematiche complesse di degrado, come
: l’apertura di strade, l’aumento dell’immondizia
: (che spesso non verrà mai tolta) e
: dell’inquinamento per via degli scarichi delle
: strutture ricettive, ecc…
: L’istituzione di un parco serve oggi
: urgentemente proprio per tutelare tutte quelle
: vallate, quelle foreste e quelle montagne
ancora
: incontaminate (che in realtà non sono poi così
: estese geograficamente) di cui tu stesso parli…
: Serve a difenderle dai cementificatori e dagli
: speculatori e per aprire nuove possibilità di
: sviluppo per tutti gli abitanti del
: comprensorio, e non a chiuderle. Vorrei che in
: televisione, quando vengano citati gli Ernici,
: non si parli di nuove colate di cemento o di
: scempi, come sempre e soltanto accade, ma delle
: sue struggenti bellezze ambientali, dei suoi
: fenomeni carsici eccezionali, della sua flora
: straordinaria, ecc… Vorrei che anche gli Ernici
: venissero considerati come natura selvaggia,
: come in buona parte ancora sono (ricordiamo che
: sta tornando l’orso!), che i bambini venissero
: accompagnati dalle scuole ad ammirarne la
: bellezza a comprendere i meccanismi naturali
che
: vi si manifestano: vorrei che si fosse fieri di
: vivere in questa terra.
: E poi, se proprio qui si deve costruire
: qualcosa, perché nessuno parla mai della
: mancanza cronica di rifugi su questi monti, che
: non permette le belle attraversate di più
: giorni, o le alte vie, che tanto ormai vanno
per
: la maggiore, in estate e non solo, tra gli
: escursionisti?
: Concludendo: non voglio negare che Campocatino
: sia stata e sia tuttora un’opportunità di
lavoro
: per gli abitanti di Guarcino. Sono convinto
però
: che oggi, quando ormai il territorio integro si
: riduce anno dopo anno, e le villette cominciano
: a lambire la base delle foreste della Monna e
: della Rotonaria (basta affacciarsi da Fumone
per
: rendersene conto), la strada della tutela
severa
: e stretta del massiccio sia l’unica da
: percorrere.
MONTI ERNICI 2006: CAMPOCATINO.
Egregio signor Luca,
sono un Ernico temporaneamente prestato alla
Sicilia ,che quando è libero dagli impegni di
lavoro fa di tutto per tornare a camminare sulle
nostre montagne per assorbirne la bellezza e la
sassosa essenza.
Voglio comunicarti che approvo "quasi"
completamente la tua analisi su Campocatino e
auspicare che coloro che la pensano come te
diventino sempre più numerosi e infine possano
essere determinanti per la salvezza dei nostri
monti e, in fin dei conti, del pianeta.
Rimango un pò disorientato dal fatto che in questa
direzione si sia levata, su questo sito, soltanto
la tua voce.Confesso che mi aspettavo una levata
di scudi ma debbo constatare che le buone idee
stentano ancora ad attecchire.
Spero soltanto che tanti si siano distratti e che
facciano sentire la loro voce in seguito.
Con tanta stima.
LUPIeORSI, "camminatore" ernico., |
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Francesco Ospite
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Inviato: Lun Mar 27, 2006 5:51 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti.
Da bambino papà mi portava spesso a Campocatino. A cercare Fossili, a passeggiare sulla conca, a "bobbare"...
Per me tutto era naturale, anche gli impianti di risalita e le già allora fatiscenti costruzioni disseminate qua e la.
Torno dopo qualche anno a Campocatino...
Che squallore. Ritornare dopo qualche anno rende impietosamente realistico il problema dell'abbandono e della trascuratezza di tutta la zona. Strutture ancora più fatiscenti aggiunte ad impianti in disuso rimasti, non si sa per quale ragione, ben presenti al loro posto.
Che dire. Se possibile, invece di migliorare, con il passare del tempo la situazione è peggiorata!!!.
Non è così che si incrementa il turismo invernale, non è così che si convince la gente a tornare una prossima volta: Impianti a singhiozzo quando non del tutto funzionanti, servizi pessimi, degrado....
Non è questo che la gente vuole e vi assicuro di aver personalmente udito persone dire"Campocatino? MAI PIU?"
Anche io paradossalmente sono favorevole alla stazione sciistica di Campo Catino. Ormai c'è e visto che di smantellare tutto non se ne parla... Purchè il tutto venga curato e seguito in ogni suo aspetto...
Noi siamo abituati a vedere Campocatino così come è. E' nata prima di me!!! Provate a mettervi nei panni di chi vi si reca per la prima volta, in inverno od in particolare in estate dove non c'è neve a coprire il degrado.
E' questione di mentalità. Non siamo maturi per la cultura della montagna.
Non riusciamo a capire che la montagna va presentata come una bomboniera e non come un apattumiera.
Dove arrivano strade arriva degrado e sporcizia. E' un binomio indissolubile e fin quando non riusciremo a capire questo....
Saluti.
Francesco |
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