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migrators Utente interessato
Registrato: 19/11/07 23:42 Messaggi: 7 Residenza: roma
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Inviato: Sab Dic 15, 2007 8:20 pm Oggetto: un saluto dopo la salita sul monte Crepacuore/Pizzo Deta... |
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Ciao a tutti!
Eccoci i Migrators! Non siamo spariti, ma oltre camminare sulle belle montagne Erniche, l`ultime 3 Domeniche (!), avevamo un po` da fare, ovvero portare all fine l`opera rock che abbiamo composto e rigistrato durante quest`anno - gia`, siamo musicisti - , questo non vi abbiamo detto ! Scusate anche per gli errori sporadici in grammatica, lo scrittore e` mezza-straniero (Ana - e` di Belgrado, ex-Yugoslavia)
Comunque, volevamo mandarvi un saluto con un po` di storia sulle nostre escurisioni piu` recenti, che ci hanno lasciato sempre piu` vicini alla zona Ernica !
1. Allora, la Domenica di fine Novembre abbiamo deciso per il percorso sul Crepacuore da Campo Catino, quindi un` itinerario e zona completamente nuova. Magari non sarete sorpresi se vi diciamo che non c`era nessuno (non calcolando due altre persone che ci sono pero` avviate in direzione opposta della nostra?), assolutamente nessuno oltre noi, che quel giorno si era indirizzato attraverso il Campo e verso il monte che da lontano cosi dolcemente invitava di venire. Abbiamo notato che l`entrata di Campo Catino e` particolare, perche` assai civilizzata, che non si puo` dire per niente per il resto del "viaggio" e che scopriremo molto presto!
Magari vi incuriosisce quale sentiero abbiamo preso - quindi, abbiamo deciso il percorso che sul sito ha spiegato e sostenuto con le foto Francesco, pensando che e` abbastanza chiaro e non troppo lungo - il cosidetto "Sentiero dei Fiori". Arrivando sul posto pero`abbiamo un po` personalizzato il percorso, per forza delle cose, decidendo, invece di tuffarsi nella fagetta (per chi consoce il percorso spiegato) che si presentava non troppo invitante dopo la sassosa e ripida dicesa, di continuare per la strada sterrata fino all bivio, notando all`improvviso anche la segnalistica CAI . Tenendo presente la direzione della cima, abbiamo girato a sinistra dal bivio e diceso tra breve, trovando quello che abbiamo subiot riconosciuto come il Pozzotello, le vasche, la casetta e... ed anche un Hippopotamo! Non ridete - chi e` stato al Pozzotello non poteva non notare un enorme sasso/roccia lunga e tonda in forma decisa di un animale dormiente. Ci ha voluto ben qualche minuto di capire che si tratta di un tranquilissimo e rposante ippopotamo - certo l`impressione puo` essere molto individuale, ma rimane il fatto che quel sasso e` molto particolare ed ispira pace!
La cosa che ci sara` anche molto necessaria al ritorno, perche`... e qua accorccieremo il nostro racconto. Dopo aver traversato con grande gioia, cresta - cresta un paesaggio piu` che misterioso e quasi desertico, guardando spesso sulla val Roveto e meravigliandosi sia della vista, sia della solitaria passeggiata, sia della buonissima segnalistica CAI, siamo arrivati sulla cima. Appena passato qualche minuto del saltelare qua e la sull` amichevole cima di Crepacuore e osservando il Viglio con binocolo, e` cominciata una piccola pioviggine (non era freddo, anche se c`erano ancora i resti di neve dalla settimana prima ). In pocchissimo tempo si e` sviluppata una vera buffera di poiggia/grandine/nevischio e vento!! Pensare che alla fine di Novembre una pioviggine con le nuvole girando velocemente e frequentamente introno al 1997m potrebbe cessare presto, potrebbe essere un pensiero piu` cittadino che montanaro, lo ammettiamo !! E quindi... e quindi, la partenza di ritorno e` stata immediata,ma questo piccolo ritardo, specialmente nel vestire tutte le cose prottetive che avevamo, ha bastato per bagnarsi un bel po`. Dobbiamo dire che il ritorno, quanto era difficoltoso per la pioggia che ci graffiava il viso ed il vento che in varie velocita` e forze gioccava con il nostro equipaggiamento ( e quasi ci abbatevano per terra - anzi Ana ha ricevuto un "baccietto" dal omonimo ) e` andato molto bene e grazie ancora ai segnali ben visibili... ippopotamo questa volta era quasi l`unica cosa che si vedeva, la nebbia era onnipresente - la sua vista ci ha confortato... persino il Campo era la zona di disorientamento per la nebbia - il paesaggio era tutta un`altra cosa da quando siamo partiti !!
Stiamo conoscendo la montagna in una maniera graduale e davvero incredibile - una cosa e` leggere di cio` che ti potrebbe succedere ed una cosa e` quando lo vivi in persona sul monte. Abbiamo scoperto anche questa volta una serie di importantissimi cose che utilizzeremo per le prossime escursioni, una delle quali e` sicuramente che aqua ha una eccezionale capacita` di penetrare da per tutto dopo un po` di tempo! Impermeabilita` e` sicuramente una belissima e utilissima cosa per Novembre sui monti, ma anche di essere sempre ben pronti e preparati (quanto possibile) prima di partenza e non spaventarsi mai... caso mai cantare una canzoncina e tener presente che la montagna ti vuole bene, e tu a lei.
2. Pizzo Deta - la prima Domenica di Dicembre.
Siamo contenti di aver fatto questo percorso cosi` noto. Era una bella giornata, solo che sulla cima e` presto venuta la nebbia, pero`abbiamo avuto abbastanza del tempo per "spaventarci" guardando le pareti dalla parte d`Abbruzzo i canaloni e le roccie potenti di Pizzo Deta. Il freddo e il vento brusco ci hanno presto ricordato che e` meglio scendere un po` in fretta... attraverso i pungenti roveti bassi profumati - sono ginepri e` vero, non gli abbiamo mai visti cosi` tanti !
3. Il cuore dato al passaggio Campo Catino - Monna.
Magari non troppo avventuroso per chi e` stato tante volte, ma per noi, questa escursione alla Monna dal Campo Catino e` stata specialissima. Ovviamente la buffera del fine Novembre non ci e` scoraggiata a fatto, anzi ci ha fatto migliorare l`equipaggiamento per poter tornare nella zona di Campo Catino ! Questa volta ci ha aspetata la neve e come la prima volta, abbiamo visto due altre persone con le quali, questa volta abbiamo condiviso la meta` dell`itinerario. Loro sono dovuti tornare indietro senza arrivare alla Monna ... Noi pero`, non abbiamo mancato nessuna vetta ne vettina, andando dritti cresta-cresta sulla neve (e spesso ghiacciata) verso la croce che tenevamo d`occhio tutto il tempo, eravamo contentissimi.
Arrivati sulla cima del monte - che e` proprio come quella che potrebbero disegnare i bambini pensando al monte, abbiamo avuto il tempo sia da li sia dalle creste passate di vedere lontano tutti i monti sopra Prato di Campoli innevati, fino alle lontane vette di Abruzzo, ed anche della costa Tirrenica!! Ma la Monna con la sua amica Rotonaria che la guarda dal di sotto era quel momento speciale che ci si e` inciso .... E` durato poco, pocchissimo perche` alle 12h esatti si e` alzata la buffera di neve! Fantastico, abbiamo detto, questo era il momento di usare l`equpaggiamento preparato questa volta con molta cura per queste condizioni, incluso gli occhialoni... Sotto la buffera, ma questa volto molto sicuri e quindi in buon umore, siamo tornati, passati pure per il rifuggio Enel, e la neve gia` comminciava di essere tanta e forte...!
L`ultima due notizie
1- sia sulle creste dei monti intorno di Campo Catino, sia sulla cresta verso Pizzo Deta abbiamo visto varie orme di animali - potrebbero essere le volpi, anche le lepri, ma lupi? Abbiamo cercato le orme sull`internet e ci e` un po` difficile da capire ... comunque ce ne sono ed anche molto frequenti? Di chi saranno?
2- siamo stati nell`abbazia di Trisulti e abbiamo cercato la mapa degli Ernici che avete menzionato, ma non la vendono piu` e ci hanno detto che la possiamo aquistare a Frosinone... Magari li si puo` organizzare e mandare un pachetto delle mappe nuove?
Speriamo che questo racconto, anche se non totalmente originale, potrebbe trasferirvi un po` dell`entisuiasmo di due novizi sui monti Ernici. Chi sa, magari ci incontreremo una volta, per puro "caso" e comunque vi terremo aggiornati ...
Grazie ancora per varie info buone ed interessanti sul forum!
a presto
Ana & Rob - The Migrators _________________ la mia vita non e` la mia dimora, ma la mia nave |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Dom Dic 16, 2007 8:25 pm Oggetto: |
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Ciao Migrators,
complimenti per le vostre prime "coraggiose" uscite sui Monti Ernici...in un periodo certamente non ottimale!!! come purtroppo avete potuto constatare direttamente
Cambi di temperatura e di condizini climatiche in questo periodo sono davvero repentini ed affronatre la montagna non adeguatamente attrezzati può essere richioso...Fortuna che le avvisaglie le avete trovate su un itinerario relativamente facile
Ti posso assicurare, comunque, che vedersi avvolgere dalla nebbia fitta camminando in mezzo alla neve non è affatto piacevole nemmeno per gli alpinisti più esperti. Si perde facilmente l'orientamento, sembra di...volare!!!
I Frati della Certosa di Trisulti mi hanno confermato che già da tempo non vengono riforniti della Carta dei Sentieri dei Monti Ernici del C.A.I. di Frosinone.
Non vi prometto niente ma cercherò di procurarvela.
Mi sono giunte voci, ad ogni buon conto, di una nuova edizione della Carta dei Sentieri dei Monti Ernici del C.A.I. di Alatri. La notizia dovrebbe essere veritiera anche se, per ora, non conosco altri dettagli.
Saluti.
Francesco |
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Joe Guru dei Monti Ernici
Registrato: 05/04/06 21:38 Messaggi: 373 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Dic 19, 2007 10:20 pm Oggetto: |
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Anche io ho sentito parlare della nuova carta dei sentieri e dovrebbe essere basata sulle nuove carte militari IGM 25 DB.
Avevo provato a crearmene una nuova artigianalmente ma non sono riuscito a trovare le carte in formato digitale.
Tempo fa sono stato contattato da un ricercatore del CNR che mi ha detto di
star lavorando sulla nuova "Carta Geologica degli Ernici".
A lavoro ultimato mi ha detto che mi avrebbe mandato una copia da condividere con gli altri sul sito.
A presto ciao. _________________ Su per i monti a ritrovar se stessi |
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migrators Utente interessato
Registrato: 19/11/07 23:42 Messaggi: 7 Residenza: roma
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Inviato: Ven Dic 21, 2007 11:32 pm Oggetto: |
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Ciao Francesco e Joe,
Grazie a tutti e due per le info sulle nuove carte dei sentieri dei Monti Ernici - questa e` una buona notizia. Credo che anche i Frati di Trisulti saranno contenti di averle - in fatti abbiamo incontrato diversi escurisionisti dentro l`Abbazia...
Per adesso noi stiamo usando la cartina dei monti intorno al Prato di Campoli che abbiamo stampato dal sito, che ci viene molto utile per poter decidere i percorsi.
Grazie Franceso per il tuo incoraggiamento!
A proposito, Domenica scorsa abbiamo fatto un`altra esperienza - questa volta del ghiaccio sulla cresta delle Scalelle ! L`idea era di arrivare sul monte del Passeggio passando cresta-cresta per le Scalelle e Fragara bianchi e innevati, ma il vento fortissimo ci ha costretto di procedere sulla costa, sotto cima, del versante che da sulle Pratelle. Ci siamo resi conto dopo un po` che la strada e` bloccata, dal esercito ghiacciato che si e` posto tra noi e la nostra meta! Sherzo, ma a meta` via tra le Scalelle e Fragara ci siamo davvero trovati su una lastra di ghiaccio che si formava a vista d`occhio intorno a noi! Siamo riusciti a scavare dei gradini e quindi a scendere tutta la costa da quota piu` di 1900m fino al fondo valle, dove la neve era sofice e profonda - che solievo! L`esperienza abbastanza dramatica!
Se non siete stati li ultimamente, ecco magari vi e` utile questa notizia che il ghiaccio c`e`, quindi sicuramente ramponi e picozza...
Comunque le Scalelle, che abbiamo salito per un sentiero completamente alternativo (abbiamo pure visto una segnalazione in croce verde?), quasi a "spaccagamba", danno una vista incredibilmente bella sul amfiteatro del Prato di Campoli, la Monna, Crepacuore, Pizzo Deta, etc.
Pensiamo di tornare questa Domenica a visitare le Pratelle e vedere che dalla volta scorsa le Pratelle ci sono apparse cosi belle, calme ed invitanti - penso non ci sia meglior posto pre-Natalizio !?
Allora detto questo - buon Natale e auguri per un tempo nuovo e pieno di soprese!
A presto
Ana & Roberto - Migrators _________________ la mia vita non e` la mia dimora, ma la mia nave |
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