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Joe Guru dei Monti Ernici
Registrato: 05/04/06 21:38 Messaggi: 373 Residenza: Alatri
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pino55 I Monti Ernici; la mia passione
Registrato: 19/03/07 23:26 Messaggi: 156 Residenza: Cittaducale - Rieti
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Inviato: Mer Giu 13, 2007 2:57 pm Oggetto: Forse è stato un principio di valanga |
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Ciao Joe
provo a rispondere alla tua domanda,
secondo me è stato uno spostamento di neve chiacciata, magari che si trovava sopra a un' altro strato di neve più vecchia, nel suo movimento ha troncato tutti gli alberi di colore marrone nella foto.
Ne ho incontrato e ne incontro tantissimi di questi fenomeni sugli Appennini, anche di piccolissime dimensioni ed è da attribuire sempre ai principi di valanga.
A presto
_________________ Giuseppe |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Giu 13, 2007 3:40 pm Oggetto: |
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Ciao Joe,
secondo me la "macchia nel bosco" è dovuta ad un diverso tipo di vegetazione quale ad esempio abeti o pini.
Saluti.
Francesco
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pino55 I Monti Ernici; la mia passione
Registrato: 19/03/07 23:26 Messaggi: 156 Residenza: Cittaducale - Rieti
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Inviato: Mer Giu 13, 2007 9:14 pm Oggetto: Macchia nel bosco |
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Mi spiego meglio.
più che " troncato " la neve ghiacciata scivolata dall' alto si è abbattuta a mezza altezza sugli alberi sottostanti spezzando una buona parte dei rami superiori, proprio quelli che ora compaiono con un colore diverso dal verde circostante, non penso che siano abeti o pini.
Magari la neve si era accumulata, portata dal vento, su uno strato di neve già esistente e poi è precipitata sugli alberi.
Joe,
bisogna che ci fai vedere delle foto più chiare, la prossima escursione falla vicino alla macchia in oggetto e facci vedere delle foto in primo piano
Ciao
_________________ Giuseppe |
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Professore Grande amico della montagna
Registrato: 30/08/06 11:03 Messaggi: 66
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Inviato: Sab Giu 16, 2007 9:23 am Oggetto: macchia scura |
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ha rafgione pino. ho fatto un sopralluogo e dipende da una piccola slavina abbattuta sulla parte alta degli alberi.
Come sempre francesco dimosta la sua grande preparazione in campo ambientale e naturalistico.
Complimenti!! se non ci fosse amilcare!!
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Michele Amico della Montagna
Registrato: 26/08/06 12:27 Messaggi: 36
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Inviato: Sab Giu 16, 2007 4:48 pm Oggetto: |
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ma, non so professore. Se tu non avessi fatto un sopralluogo anche io avrei attribuito quella macchia ad una differente vegetazione. non solo per il colore ma anche per la forma e la sagoma degli alberi che ricordano proprio conifere. Eppoi quella zona non la vedevo proprio soggetta a slavine. Devo ricredermi. ciao
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Joe Guru dei Monti Ernici
Registrato: 05/04/06 21:38 Messaggi: 373 Residenza: Alatri
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Inviato: Sab Giu 16, 2007 9:32 pm Oggetto: |
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Purtroppo la località interessata non si trova su sentieri per cui difficilmente mi troverò a passarci.
Comunque il Professore poteva farle lui delle foto visto che con la fotocamera ci sa fare ( dice spesso che è riuscito ad immortalare Francesco in atteggiamenti equivoci riguardo i nostri monti)
_________________ Su per i monti a ritrovar se stessi |
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mar Nov 06, 2007 10:01 pm Oggetto: |
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Fotografata risalendo dalla Valle dell'Agnello al Monte Monna.
Dalla strada per Campocatino è ancora più evidente ma...non avevo voglia di cambiiare obiettivo...
Saluti.
Francesco
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Michele Amico della Montagna
Registrato: 26/08/06 12:27 Messaggi: 36
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Inviato: Gio Nov 08, 2007 10:02 pm Oggetto: |
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Allora avevo ragione . Scusa professore ma allora hai sbagiato posto per il soprallougo
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Joe Guru dei Monti Ernici
Registrato: 05/04/06 21:38 Messaggi: 373 Residenza: Alatri
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Inviato: Ven Nov 09, 2007 10:58 pm Oggetto: |
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Finalmente il mistero è risolto, grazie
Vittoria schiacciante di Francesco nella sua epica battaglia con il professore.
Alla prossima sfida.
Ciao
_________________ Su per i monti a ritrovar se stessi |
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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Dom Nov 18, 2007 2:39 pm Oggetto: abeti a campo catino |
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Eccomi fuori dalla jungla pronto per tornarci domani mattina.....
Ho camminato su quel sentiero molte volte anche dalla valle della forchetta ma non mi ero mai accorto della presenza di una popolazione di Abeti.
Non credo, come si e' gia scritto, che sia una zona soggetta a valanghe anche se piccole. Una piccola popolazione di abeti, non essendo molto lontano dai fili dell'alta tensione credo che sia stato in tentativo di riforestazione effettuato durante gli anni 50/60 dalla forestale poi lasciato a se stesso.
MI viene da chiedere al bran vecchio Bruno Petriglia se ha mai fatto un sopralluogo da quelle parti... e poi mi chiedo se ci siano altri piccoli popolamenti di abeti sparsi sulle nostre montagne e non facili da raggiungere? la ricerca e' aperta ed ora che e' inverno (almeno da voi ) sara' piu' facile riconoscerli.
un caro saluto dalla Jungla indonesiana
daniele cortomaltese
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Lun Nov 19, 2007 2:44 pm Oggetto: |
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Ciao Corto, finalmente!!! qualcuno pensava che ti fossi perso nella Jungla...
Credo anch'io che la "macchia nel bosco" sia un rimboschimento di qualche decennio fa. Già le prime avvisaglie (qualche abete qua e la) si incontrano lungo la strada sterrata di Colle Pannunzio.
Di altri rimboschimenti ad abete sui nostri monti oltre a quelli nei dintorni della Certosa di Trisulti, zone sparse sui monti Maggiori e zone sparse sul versante Sud di Monte Pedicino (alternate a macchie di Cedro!!!) ora non me ne vengono in mente...
Una domanda a questo punto sorge spontanea:
Perchè i rimboschimenti che hanno interessato le nostre montagne sono prevalentemente ad Abete o, più in generale, a conifera? Forse perchè era/è l'albero più economico da acquistare?
E cosa c'entrano abeti o conifere con i nostri monti?
Certo che se questo inquinamento boschivo fosse dovuto a mere ragioni economiche.... Mah
Saluti alla tigre dell'indonesia
Francesco
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ultimotrapper Utente interessato
Registrato: 16/10/07 22:16 Messaggi: 4
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Inviato: Lun Nov 19, 2007 7:59 pm Oggetto: INQUINAMENTO BOSCHIVO!!! |
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Ottimo neologismo: INQUINAMENTO BOSCHIVO!
Da sempre ho deprecato questo DELITTO perpetrato dalla Forestale negli anni del Dopoguerra e fino all'inizio degli anni 70.Purtroppo tra tutti gli innegabili meriti la Forestale, o meglio i vertici del Corpo di quegli anni,ha il "demerito" di aver riempito certe zone dei nostri monti con le conifere.
E il motivo non era economico ma di MENTALITA'.A quei tempi non si faceva caso al fatto che inserendo le conifere si stravolgeva l'ambiente boschivo.
Peccato.
Un saluto a Francesco che prego di salutarmi anche il caro Amilcare.
*ultimotrapper* :mrgreen[/u]
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pino55 I Monti Ernici; la mia passione
Registrato: 19/03/07 23:26 Messaggi: 156 Residenza: Cittaducale - Rieti
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Inviato: Mar Nov 20, 2007 10:08 pm Oggetto: Seri dubbi |
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Ciao a tutti
Guardando la prima foto scattata da Joe e le ultime due scattate da Francesco ho dei seri dubbi che sia rappresentato lo stesso luogo.
Nelle ultime due, purtroppo, non ci sono punti di riferimento.
_________________ Giuseppe |
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pino55 I Monti Ernici; la mia passione
Registrato: 19/03/07 23:26 Messaggi: 156 Residenza: Cittaducale - Rieti
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Inviato: Mar Nov 20, 2007 10:18 pm Oggetto: I dubbi sono svaniti |
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Chiedo scusa
guardando meglio la prima foto di Joe in alto a destra si notano delle tracce di sentiero, le stesse che ci sono nella prima foto ingrandita di Francesco
La macchia nel bosco, quindi, non è stata creata da una valanga.
Saluti[size=18][/size]
_________________ Giuseppe |
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cortomaltese Amico della Montagna
Registrato: 30/10/06 06:59 Messaggi: 33 Residenza: XTBG, Yunnan Cina
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Inviato: Mer Nov 21, 2007 1:46 pm Oggetto: macchia nel Bosco |
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Caro Francesco,
Grazie per le informazioni sugli altri popolamenti di abeti e cedri!
un forestale mi disse che negli anni cinquanta vi fu l'intenzione di forestare la valle di campo catino!!!! fortunatamente non ando' in porto.
Ora mi chiedi perche si piantavano abeti? io credo che i motivi siano molteplici:misognava riforestare l'Italia (parlo degli anni 50) dopo la distruzione della guerra, bisognava creare lavoro ad un paese in ginocchio, questi credo siano i motivi politici; si usava l'abete per questioni culturali.
Il modello della selvicultura Italiana e' quello dell'italia del nord est, Veneto, trentino, il quale si richiama, ovviamente, a quello Austriaco per cui a quello Tedesco! ragion per cui si piantava un specie a rapido accrescimento e facile da gestire. l'italia peninsulare segui a ruota questo procedimento, per il semplice motivo che non vi era scuola (ed ancora non l'abbiamo).
Se noti ad esempio che tutte le guide floristiche pubblicate in Italia sono di stampo centro europeo riadattate all'ambiente mediterraneo....notoriamente differente da quello centro europeo.
Da qualche anno sono uscite guide di carattere mediterraneo, ma spesso sono incomplete fatte velocemente ...e male!
Te parli di inquinamento boschivo, ti posso dare ragione ma vediamola da questo punto di vista, e' stato un errore ma nessuno poteva dire "piantiamo un specie differente", ed anche se l'avesse detto non lo avrebbero creduto, come ho detto al sud non vi e' scuola, in compenso lo Stato diede lavoro a migliaia di famiglie ed oggi dopo 50 anni quella popolzione rimane li ferma e non si sviluppa, il bosco di trisulti ha una ricrescita a leccio, per cui con il tempo, in un ambiente non suo, l'abete sta cedendo il passo alle specie autoctone; fu un errore che il tempo sta correggendo. Lo stesso non lo possiamo dire per l'ailanto ma sopratutto per la robinia! ecco su quelle la situazione e' differente.
Un caro saluto a tutti, appena tornato e pronto di nuovo alla partenza
daniele
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Francesco Site Admin
Registrato: 27/03/06 18:51 Messaggi: 6462 Residenza: Alatri
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Inviato: Mer Nov 21, 2007 10:19 pm Oggetto: Re: INQUINAMENTO BOSCHIVO!!! |
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ultimotrapper ha scritto: | ...Un saluto a Francesco che prego di salutarmi anche il caro Amilcare.[/u] |
Grazie Ultimotrapper, anche da parte di Amilcare che ricambia molto volentieri...
Grazie anche a Cortomaltese che con Ultimotrapper ha chiarito l'arcano dei rimboschimenti ad abete sui nostri Monti.
A proposito, ben vengano tutte le argomentazioni che hanno portato ad un ripopolamento quanto meno superficiale delle nostre montagne. Argomentazioni, permettetemi, sicuramente valide per i tempi in cui furono attuate (effettivamente ho vecchie cartoline dove le zone dei Monti Ernici più vicine alle abitazioni - e non solo - appaiono come brulle distese!!!) ma che oggi, soprattutto in considerazione delle "cessate esigenze" e di una certa cultura ambientale andrebbero riviste e corrette.
L'abete, oltre a non poter essere assolutamente definita quale specie autoctona delle nostre zone ne rappresenta anzi un potenziale pericolo proprio per la facilità con la quale prende fuoco...
Provate invece ad appiccare un incendio ad una faggeta... Impresa (fortunatamete) quasi impossibile..
Non dico di radere al suolo le abetaie sui nostri monti ma magari proseguire - anche con maggior incidenza - nell'opera di sfoltimento che qualche anno fa interessò l'abetaia prima delle "Cappellette" di Trisulti non sarebbe (a mio parere) sbagliato...
Questo proprio per incoraggiare quell'opera di ricolonizzazione paventata da Corto...
Sicuramente a torto, ma non credo - come invece afferma Cortomaltese - che senza un decisivo intervento dell'uomo Lecci, Faggi, Querce, ecc. si riprendano quelle seppur limitate aree di bosco sottrattele dagli abeti, anzi...
L'abetaia di fronte la Certosa (Abeti Rossi se non erro), ne è una riprova. All'interno della stessa non cresce nemmeno l'erba!!!
In ultimo credo di aver individuato un'angolo di bosco di una specie assolutamente "aliena" per le nostre montagne e più in generale addirittura per l'appennino!!!
Magari (quasi sicuramente) sbaglio ma quei colori mi ricordano così tanto la mia amata Valtellina....Chissà...
Vi farò sapere...
Saluti.
Francesco
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Joe Guru dei Monti Ernici
Registrato: 05/04/06 21:38 Messaggi: 373 Residenza: Alatri
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Inviato: Dom Nov 25, 2007 6:23 pm Oggetto: |
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Io un altro esempio di rimboschimento lo posso vedere vicino casa sulla collina di Rosceta tra l'ospedale di Alatri e Collelavena.
Questa volta però si tratta di pini e anche qui all'interno non cresce più nulla
per la grande quantità di aghi che formano un tappeto uniforme.
Solo qualche olivo selvatico riesce a sbucare.
Sulla collina adiacente "Calvarola" (il nome è azzeccatissimo) hanno provato con una specie di Cipresso con andamento "ad Abete" ( nel senso che la forma non ricorda quella affusolata dei cipressi classici ma più larga) ma non hanno avuto molto successo.
Ciao.
_________________ Su per i monti a ritrovar se stessi |
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