Forum dei "Monti Ernici"

[Amilcare]

E’ triste questa fine d’estate!

L’arsura brucia ancora e non si può andare.

Forse è meglio non andare.

Che pena!......erba secca e polverosa ed alberi spenti……

Ricordi: colori d’autunno e greggi che vanno.

“Settembre, andiamo!”

Da noi si (anda)va già da agosto (agosto capo d’inverno) e i tempi sono ancora segnati dalla festa della Madonna del Sacchetto che ancora si celebra a Vico e a Civita di Collepardo.

Era la festa della partenza dai pascoli estivi sugli Ernici ai pascoli invernali alle “Paludi”…………………

A Civita di Collepardo, c’è ancora il manifesto sul muro della chiesa prospiciente la grande aia, a San Nicola (foto allegate): La processione e la messa come allora e poi l’orchestra; quest’anno, addirittura, le luminarie e i fuochi.

Nessun cenno ai pastori.

Ma io ricordo la Santa Messa del mattino e la processione e, la sera, il suono dell’organetto, gli stornelli a dispetto e i balli sull’aia fino all’alba e, all’alba, le greggi, i cani, i muli coi loro carichi e i pastori con il “sacchetto” a tracolla,

la benedizione delle greggi e la partenza per le “Paludi”.

Nel sacchetto c’era tutto: gli avanzi del pranzo della festa come cibo della giornata, le ciambelle “verolane” per il viaggio, il peperoncino, il sale, le immagini di San Rocco e di Sant’Antonio Abate, la benedizione della Madonna, l’ultimo sguardo delle donne ed il sorriso birichino dei bambini che restavano nel fondo e li cercavi nelle lunghe serate d’inverno e, per un attimo, era come stare davanti al camino di casa.

…..e dalla festa della Madonna della Neve: le tappe per le occasioni di incontro.

Un po’ dappertutto, sui percorsi delle transumanze, ci sono chiese dedicate alla Madonna della Neve; la più antica è Santa Maria Maggiore, in Roma e la leggenda la fa risalire al V s.e.v., quando il papa Liberio avrebbe esaudito la richiesta della Madonna che, in sogno, gli aveva ordinato di costruire una chiesa nell’area che avrebbe trovato coperta di neve, a mezz’agosto.

A titolo di curiosità ricordo che fino agli anni ’30 la chiesa si trovava sul tracciato della transumanza che attraversava Roma, cosa documentata da una ripresa cinematografica che mostra, appunto, il passaggio di un gregge di pecore proprio sulla sua scalinata.

Le più vicine a noi sono quelle di Guarcino e di Frosinone.

Queste feste davano l’occasione di proporre i prodotti del pascolo estivo sui monti ai pastori che, per richiamare il pubblico si esibivano in gare tra le quali il “ruzzugone” che ancora si pratica nelle nostre campagne e che, con il nome di “Lancio del formaggio” si pratica, pensate, nel centro storico di Alatri addirittura con una forma di Parmigiano.



Note)

Le ciambelle verolane erano il pane dei pastori delle nostre parti che si recavano alle paludi per il pascolo invernale. Erano fatte con pasta di pane aromatizzata con semi d’anice, lavorata a forma di ciambella, scottate nell’acqua bollente e cotte al forno.

Ne risultava un prodotto che si manteneva per molto tempo e conservava la fragranza. La forma a ciambella consentiva di conservarle facilmente, infilate in un bastone appeso alla capanna. (Più esattamente lestra)



Monte Cacume era il punto di riferimento sempre visibile. Alla Palombara iniziava la discesa verso il mare.



Per La transumanza vedi nel Menù: Gli Ernici ---> Gli Ernici ed il territorio

[federico]

La "lestra" e' il bastone o la capanna??? Cosa si spiega da dove proviene il toponimo.



I pastori sono scomparsi, i sentieri dimenticati, storie, cibi, usanze, ecc.



Peccato, ciao,



Federico

[Amilcare]

la lestra era la capanna.

Più esattamente il dormitorio collettivo di quanti andavano per lavoro alle paludi o convalescienziari, posti in collina, per quanti prendevano le febbri.

Ottimi esempi di quest'ultime ne ho conosciute ad Amaseno nella contrada di San Silvestro, dove le ho conosciute e dove gli anziani del posto , negli anni '60, me ne hanno spiegato la funzione.

Per quanto riguarda l'etimologia, la puoi trovare su qualsiasi buona enciclopedia.

Amilcare

[federico]

Dietro Pian della Croce a Supino c'e' la zona di Lestra Gigante, ancora frequentata da Gino (mi pare) pastore locale con i suoi pozzi, terrazzamenti e ruderi.

Mi sono sempre chiesto da dove venisse il nome, grazie Amilcare,



Federico

[principiante]

.. quanti ricordi.. (mio nonno era contadino ), mi hai fatto fare un tuffo nel passato..

[Amilcare]

Ho dimenticato di chiedere se altri conoscono toponimi legati a: Madonna del Sacchetto, Madonna della Neve, Lestra, Saliera ed in genere nomi legati alla pastorizia.



Per maggior chiarezza: Secondo l'enciclopedia Treccani, Lestra deriverebbe dal latino "Extra"= al di fuori , quindi capanna per gli attrezzi, ovile, ecc....riferendomi però al dialetto bisogna prendere in considerazione Lestra come giaciglio; quindi allestrare.



Ciao, Amilcare

[Caterina]

che bello riscoprire le tradizioni dei nostri paesi...

a volte i capita di riflettere sul motivo - passato - per cui una festa avevaa più o meno importanza e a che cosa era legata...

questa della MAdonna del Sacchetto non la conoscevo affatto, ma è molto interessante riscoprirne le origini...



ps: le ciambelle verolane le fanno ancora BUONISSIME!!