Forum dei "Monti Ernici"

[Amilcare]

Venivano, una volta, gli zampognari, da Terelle,
Venivano per la novena dell'Immacolata e tornavano per la Novena di Natale.
Mantello nero al polpaccio, cappello a cupola, cioce. E la cornamusa era stata una capra che aveva conservato il pelo e le due zampe anteriori, alle estremità delle quali erano stati applicati due pifferi.
Gli udivo nel sonno, da Sant'Anna, all'alba, ogni anno ed ogni volta era una sorpresa..
Un suono lungo, vibrato, greve e trilli brevi e leggeri che saltavano tra le note della zampogna.
E c'erano genitori soddisfatti e bambini che aspettavano.
Ogni anno, per tanti, tanti anni.
E gli ho intesi da Sant'Anna, e gli ho intesi da San Francesco e dal Trivio.
Sono andato loro incontro con i fratelli più piccoli e siamo scesi giù al portone con Francesco e con Maria Rosaria.
Elvira ed io.
Anche dopo.
Stavamo sul portone e gli zampognari salivano.
Erano altri. Ma le stesse note delle sesse pastorali di sempre e c'era, finalmente, anche Lucia.
Appena in tempo.
Il Natale annunciato dalle novene ha lasciato il posto al Natale dei panettoni e dei regali che irrompono dai nostri teleschermi già dai primi di novembre e i Disney e i Christmas ...
Per favore, ridateci il nostro Natale.
Basterebbe poco: Un suono di ciaramelle e una "spasa" di frittelle fritte mentre i bambini intorno le aspettano.

Auguri, Amilcare.

[Francesco]

Che ricordo meraviglioso...

Grazie di averlo condiso

Francesco

[Caterina]

Amilcare che bello sentire questi ricordi che rievocano in me momenti bellissimi passati in famiglia...
Il nostro palazzo in centro a Veroli, come tutto il quartiere, era pieno di persone, grandi e piccoli, che aspettavano con ansia il Natale. Nel nostro palazzo eravamo tutti di famiglia: nonna e zii a portata di mano.
E quando si sentivano per le prime giornate gli zampognari il natale era vicino ...li sentivi arrivare perché suonavano nelle case precedenti la nostra e allora via: di corsa ad avvisare al piano di sopra nonna e zia al piano superiore così che potessero scendere al nostro dove ci trovavamo già con l'altra zia e risparmiavamo agli zampognari di fare altre scale.
E poi il citofono suonava e di corsa tutti in prima fila a vedere, come per magia, come una sacca con tutti quei "tubi" di legno potesse suonare.
La ciaramella invece sempre più stridula e prepotente nella melodia natalizia...
L'ambiente di casa, nel corridoio, faceva da cassa di risonanza e sentivamo i suoni Ancor più forti .. tra i più piccoli c'era anche chi aveva paura di quel "trambusto" e soprattutto da questi figuri di nero vestiti...
Ma piano piano iniziarono a non passare cosi spesso, poi tornarono per qualche anno... Ma lo zampognaro, un insegnante di musica, ci disse che (ricordo vagamente) non c'erano molti allievi ultimamente con cui suonare questi strumenti...
E via via ... Son scomparsi.
Almeno le frittelle, ora che mi piacciono, posso provarle a fare insieme agli altri dolci della nostra tradizione... Che mi riporta a casa già con il profumo....😌

[Francesco]

Ehh Caterina, se chiudo gli occhi mi sembra ancora di sentirli suonare..
Il mistero, la gioia di sentire che si avvicinavano perchè per noi, con le loro melodie, iniziava il Natale...

Che peccato...

Speranzosi saluti...
Frabcesco