Forum dei "Monti Ernici"

[Amilcare]

Alatri, primo ottobre 2015

Al Sig. Sindaco del comune…………. Alatri
E p.c. Al Sig. presidente loc.sez, A.C. d’Italia Alatri
e Alla Stampa e ai Media locali

Oggetto: Museo civico di Alatri: Reperti.

In occasione di un incontro casuale, ho avuto modo di far presente al Delegato alla Cultura del nostro comune che tra i pochi reperti, se permette, malamente esposti, sono assenti le ANTEFISSE relative al TEMPIETTO ITALICO e che non ho notato la loro presenza tra il materiale presente nel magazzino,

Con grande mio stupore, mi è stato risposto che dette antefisse non sono mai state tra il materiale in dotazione al museo civico di Alatri.

Ho allora fatto presente che io stesso, insieme al compianto Angelo Lisi abbiamo provveduto, insieme a personale della Soprintendenza per il Lazio, a collocarle nel museo civico di Alatri appena riaperto, grazie alla nostra (Sezione di Alatri dell’Archeoclub d’Italia) collaborazione, insistenza e disponibilità.
Nonostante ciò mi stato ribadito che mai le antefisse del “Tempietto” sono state esposte nel nostro museo, che mai hanno fatto parte del materiale in giacenza e che questo è confermato dalla totale mancanza di documentazione (“Non sta scritto in nessuna parte”)

Senza ricordare l’importanza storico-archeologica di tali reperti e del danno che ce ne verrebbe per la loro eventuale perdita, la risposta del delegato alla cultura diventa preoccupante perché, nello spirito di collaborazione intercorso con la competente soprintendenza e la sezione locale dell’Archeoclub d’Italia, nel corso degli anni sono stati consegnati ai direttori che si sono succeduti, i materiali frutto delle ricerche dei soci dell’AC.

Faccio, per l’ennesima volta, presente che tra questi vi sono reperti di indubbio valore storico-archeologico e che la risposta del delegato: “Dove sta scritto” legittimi la preoccupazione per non avere avuto modo di stilare l’inventario dei reperti consegnati (A questo proposito vedere lettere precedenti) cosa che potrebbe favorire la scomparsa degli stessi.

Considerando gli esiti di tutte lettere precedenti; tutte rimaste senza seguito e tutte, addirittura, senza alcun cenno di attenzione, pregherei la S.V. di considerare e dare seguito alla presente che in attesa e per carità di patria, non è stata inoltrata agli organi competenti.

In fede, Amilcare Culicelli, presidente emerito della locale sezione dell’A.C.

[Caterina]

Questa lettera è sconcertante.
Il museo si è inghiottito il reperto?!?!?
Che cosa ignobile, da parte di chi gestisce la catalogazione in particolar modo e l'esposizione poi, fornire una risposta "non sta scritto da nessuna parte"! Ma con chi crodono di parlare?!
Avere anche solo il sospetto che questi reperti abbiano "fatto una brutta fine" è una cosa impensabile.
E sono ancora più convinta che, in questo sistema malato italiano di gestire i reperti archeologici, si dovrebbe fare come in Inghilterra: tutto ciò che si trova anzitutto viene finanziato dallo Stato e se di grande valore viene esposto nei musei, altrimenti il trovatore (che di sicuro è più appassionato di un semplice impiegato nel museo) ne diventa il custode, con la possibilità di farlo vedere al pubblico.
Speriamo solo che sia in una cassa nei magazzini, e che ritorni presto dove doveva essere..

[Francesco]

Pazzesco!
una storia che ha davvero dell'incredibile ....

Speriamo in risvolti positivi...

Saluti,
Francesco

[Caterina]

Ciao Amilcare,
Parlando con mamma commentavano la sparizione delle antefisse da te descritte... Non è che per caso si trovano al museo di Villa Giulia a Roma?!
Io l'ho visitato lo scorso anno e ricordo della riproduzione in scala 1:1 del tempietto... Non ricordo reperti specifici di Alatri, ma il museo è veramente grande e potrebbe essere in una sala apposta!
Magari non hanno segnalato lo spostamento!

Incrociamo le dita....

[Amilcare]

Per Caterina e Francesco:
La maggior parte delle antefisse, insieme ad altri reperti inerenti il tempietto di Alatri si trovano da sempre a Villa Giulia dove, nel giardino, si trova anche l'ipotetica ricostruzione del tempietto stesso.

Nei primi anni '90 ho avuto occasione di conoscere uno studioso svizzero che si interessava delle terrecotte architettoniche degli edifici sacri; gli ho parlato del nostro tempietto e se ne è occupato.
Le ha trovate tanto interessanti da proporle in un seminario che si sarebbe tenuto, da lì a poco, a Berlino e, alle mie insistenze, sarebbe stato propenso a presentare i risultati della sua ricerca ad Alatri.
Inutile dire che l'amministrazione del tempo ha ignorato perfettamente l'offerta che, tra l'altro non sarebbe costata un centesimo perché a titolo completamente gratuito.

Se Francesco ne avrà la possibilità, potrei proporre, su questo sito, il dischetto che illustra queste terrecotte di Villa Giulia che mi è stato inviato dallo studioso in occasione dell'ultimo seminario sulle Mura Ciclopiche.

Sulla presenza di alcune di queste antefisse nel museo di Alatri, oltre la mia, ci sono moltissime testimonianze.
Molto simili alle nostre, se non addirittura uguali, sono le antefisse recuperate negli scavi del Tempio di Esculapio ora esposte nel museo archeologico di Ceprano.

Un caro saluto, Amilcare

[max71]

Segnalo un articolo su ciociaria con replica del comune . . . . purtroppo non riesco ad allegare la foto che ho fatto.
Saluti

[Amilcare]

Ho letto l'articolo e ho ritenuto di non dare seguito alla cosa; anche perché il delegato alla cultura non fa altro che ribadire quanto già detto.
E' però preoccupante il fatto che seguiti a scegliere di essere disinformato: non sono il solo, infatti a ricordare la presenza dei reperti in questione nel nostri museo.

La mia preoccupazione non si riduce alle antefisse, ma è rivolta anche ai reperti consegnati e rimasti senza ricevuta e, tra l'altro, non sono mai stati inventariati, malgrado le ripetute richieste e non so come il delegato alla cultura possa affermare il contrario.


Amilcare