Forum dei "Monti Ernici"

[Caterina]

Stamattina constatiamo con mia zia e mio padre che alcune persone non cambieranno mai... Perché

chi caglina nasce, 'ntera ruspa"

[Francesco]

Mai sentita!
Bellissima!

Grazie, Caterina, per avercela proposta!

Saluti,
Francesco

[Amilcare]

... da noi, tale e quale e si dice pure:

T' cunosc' pir'.

Amilcare

[Francesco]

T' cunosc' pir'...
Bellissima anche questa di espressione....

Sarebbe molto interessante, in proposito, conoscerne l'origine...

Saluti,
Francesco

[britanno]

aggiungerei: "Tu si cachì..ma a mi n'n m'allappi"

[Francesco]

Molto bella anche questa, Britanno!

Grazie di averla condivisa...

Saluti,
Francesco

[Amilcare]

"T' cunosc' pir'

C'era un pero che ormai non dava più frutto e c'era il contadino che lo stava tagliando per farne legna e passava il pievano.
Non è che al pievano dispiacesse per il pero, tipo, per esempio, Frà Galdino per il noce nei "Promessi Sposi", ma pensava che quel bel legno rosato fosse sprecato per il fuoco e, siccome si dilettava di scultura, ne chiese un pezzo.
L'ottenne e ne fece un Crocifisso che stava nella pieve e passò il tempo.
Stava il contadino malato nel suo letto e venne il pievano con il suo Crocifisso.
Non è che il contadino al quale, come si suo dire nel suo caso, faceva male la puzza di cera, gradisse tanto quella visita che trovava, anzi, di malaugurio, ma il pievano, incoraggiato da quel suo vecchio atto di generosità aveva trovato, da questo, lo spunto per riconquistare un'anima e aveva ceduto alla richiesta della moglie del contadino.
E il pievano era andato.
E parlava, parlava, parlava di Gesù che aveva fatto tanto per tutti, anche per lui che il fondo era un brav'uomo;
"Ti ricordi?
E tu?... Cosa hai fatto per Lui, non Gli dici niente?
E il contadino con un filo di voce appena, rivolto al Crocifisso, bisbigliò:
"Sarà... ma je t' cunosc' pir' ".

Amilcare

[Francesco]

E potevamo mai perderci questo splendido aneddoto?

Bellissimo, grazie di averlo condiviso...

Saluti,
Francesco