Forum dei "Monti Ernici"

[Amilcare]

A questo proposito penso di poter dire la mia.

Premetto che non risulta che Alatri abbia avuto una propria monetazione e che, quindi, tutte le monete che sono state usate fino a quando è entrata a far parte dello Stato Pontificio e usato la sua monetazione e che si possono ritrovare nel suo territorio, sono tutte monete di diversa origine e frutto di commerci e contatti avuti con altre realtà economiche.
Queste si possono riassumere nel seguente elenco:

- Dracme greche e delle città della Magna Grecia
- Monete italiche e assi librali delle diverse città
- Asse librale romano e successive riduzioni - Danario . Vittoriato
- Monete imperiali - asse - dupondio - sesterzio - danario - aureo
- Monete tardo imperiali
- SolIdo e successive trasformazioni
- Monete bizantine -
- Monete barbariche -
- Monete medioevali
- Monete antiche e medioevali) di altre nazioni
Naturalmente ognuna di queste monetazioni si distingue per un suo diverso stile e una tipica tipologia, cosa che rende piuttosto agevole la loro collocazione da parte degli studiosi e dei numismatici.
Fondamentale resta, comunque, la conoscenza della storia locale.

La tipologia delle due monete non rientra in quella notissima delle monete greche, romane repubblicane, imperiali, tardo imperiali e si distinguono dalle bizantine delle quali sono state, in un primo tempo. una imitazione.
Rimangono da vedere le monete barbariche, le straniere e quelle medioevali.
Gli stranieri che sono stati nelle nostre zone, per lo più eserciti sono stati nell'ordine: gli epiroti con Pirro, i cartaginesi con Annibale, le orde barbariche gli eserciti imperiali in conflitto con il papato.
L'esercito di Pirro usava monete della tipologia greca.
L'esercito cartaginese usava monete caratterizzate dalle raffigurazione della palma.
Le monete medioevali sono tutte riconoscibili per il valore espresso, la zecca indicata e le raffigurazioni.
Gli eserciti imperiali usavano monete ben distinguibili da tutte le altre.

Rimangono le sole monete barbariche.
Tra i barbari che io sappia, hanno coniato monete i goti, i longobardi e i normanni.
Non so degli altri ma so che per lungo tempo abbiamo avuto contatti con i longobardi del Ducato di Benevento e che tutte le monete longobarde che conosco hanno, per lo più, una croce greca.
Su questa base ho fatto una ricerca su internet e ho riconosciuto una delle due monete.
Penso allora di poter concludere che le due monete ci vengono dall'area Longobardo-Beneventana.
A titolo di cronaca posso aggiungere che al tempo, vicino a noi, coniavano moneta, oltre al ducato romano e il ducato beneventano, il Ducato di Sora e il Ducato di Alvito.

Amilcare

[Francesco]

Grazie per questa eccellente lezione di numismatica!

Saluti,
Francesco

[Pappaulla]

scusate l eresia, ma dalla foto sembrano.... di pietra... comunque non di metallo!

[Francesco]

Mi Massimo, anche a me sembrano di pietra....

Saluti,
Francesco

[Amilcare]

A guardarle bene, potrebbero anche sembrare due belle pizzette pronte per essere infornate, ma le misure indicate e le foto che io ho visto escluderebbero senza ombra di dubbio pietre e pizzette.

L'effetto pietra-pizzette è dovuto, a mio parere, ad un malaccorto intervento di pulizia che ha privato la moneta del giornale ed anche l'altra della patina che copriva le due facce-

Amilcare

[Pappaulla]

guardate questa moneta
Guardate il dritto e rovescio sembra lo stesso motivo, ossia la ruota.

http://www.deamoneta.com/tintinna/view/4459

[Francesco]

Grazie, Massimo, per la segnalazione del link...

Non credo, però, che il motivo sia lo stesso della nostra moneta....

Saluti,
Francesco