Forum dei "Monti Ernici"

[mariscer]

Ciao amici!

Domenica scorsa sono andata con la mia famiglia e Billo (il canide!) a Colle S.Giacomo. Mi avevavo parlato di un insediamento protstorico proprio sulla cima ! Mah, non sono riuscita a trovare nulla di interessante anche perchè c'era un bello strato di neve che copriva come un manto tutti gli affioramenti. Invece mi sono interessata alla chiesina nella valle di S. Giacomo. Qualcuno mi sa dare qualche informazione di carattere storico-artistico? Ho intravvisto dalle finestrelle una statua recentissima del Santo ( suppongo S. Giacomo Maggiore, per intenderci il figlio della patrona di Veroli S. Salome) ed accanto un quadro (anticotto) dello stesso. Ma non sono riuscita a capire di più. So che la popolazione, vi si recava in pellegrinaggio durante i periodi di siccità per impetrare la pioggia e che sicuramente la chiesetta ( anche se non esattamente la stessa che mi sembra rimaneggiata, ingrandita ecc.) è citata in vari documenti del Settecento. Dietrola chiesa vi è una cisterna che raccoglie l'acqua dal tetto. A chi poteva servire? Ai pastori o a qualche eremita?

Chi ne sa di più? Forse Amilcare ? O magari qualche verolano purosangue ?

Grazie in anticipo

MARISCER

[Amilcare]

Cara Mariscer,

effettivamente sulla cima di Colle San Giacomo si trovava un sito abitato dalla media età del bronzo.

Quello che ne rimane è il crollo delle tre macere concentriche che delimitavano l'abitato e formavano il terrapieno sul quale insistevano le abitazioni.

Con un pò di fortuna è possibele ancora rinvenire, tra i crolli, frammenti di ceramica tipica del periodo.

Nella valletta verso la chiesetta, ho invece trovato tessere di mosaico e frammenti di ceramica a vernice nera.

Daltronde, su tutti i monti Maggiori, si trovavano frammenti, anche consistenti, di ceramica dell'età del ferro e successive, a testimonianza della assidua frequentazione del luogo, dovuta, penso alla ricchezza dei pascoli ed alla vicinanza dei grandi centri di Veroli ed Alatri.

Caratteristica dei pascoli dei Monti Maggiori sono i pozzi a campana, senzaltro antichi, che raccolgono l'acqua piovana convogliata con canalizzazioni ancora evidenti.

Per quanto riguarda la chiesetta, ho inteso che è citata in documenti del trecento.

So di una statua di legno antica che è stata bruciata per far posto alla nuova e non conosco il quadro.

E' vero che si ci andava in pellegrinaggio "ad petendam pluviam" e ne ho avuto testimonianza certa, negli anni '70, da anziani che vi hanno partecipato.



Ciao, Amilcare.



P.s.

Utilizzando GoogleEarth (il cui link per il dowload del programma lo trovi in Riferimenti G.P.S.) e visualizzando Colle San Giacomo dovresti riuscire a distinguere senza difficoltà la pianta del castelliere.

[mariscer]

Grazie Amilcare per la risposta immediata! Ho visionato tramite GoogleEarth la cima del Monte S.Giacomo ed è davvero impressionante la triplice cerchia di mura di cui parlavi. Putroppo domenica era tutto coperta da un discreto manto di neve ma penso di andarci nuovamente tra qualche settimana. Intanto ho un altro quesito: sai niente di una villa romana nella zona del ponte Vallatriano ?

Saluti

Mariscer

[Amilcare]

Cara Mariscer,

gradirei sapere da chi ha avuto la notizia della villa romana di Vallo Adriano perchà è una delle mie chimare già da piccolo, quando frequentavo S.Emidio per far visita ad una zia di mamma e si parlava di monacelli e di mosaici e ne potrei avere qualche informazione in più.

Penso di averla riconosciuta nei resti di muro a sacco che si trova(va) no proprio di fronte alla chiesa di S.Emidio e che ora, dopo l'allargamento della strada, sono ridotti al minimo.

Ne ho avuto conferma nei primi anni '70, quando ho avuto alunni che abitavano nelle vicinanze del rudere e che mi parlavano di tubi di terracotta che ho riconosciuto essere romani e che, data la loro impostazione, servivano per un drenaggio ed ho avuto occasione di perlustrare il terreno nel quale si trovavano frammenti di ceramica sigillata, cocci di tegoloni e di doli e tessere di mosaico.

Una ulteriore conferma l'ho avuta dal proprietario del mulino di S.Maria che mi ha mostrato delle pietre lavorate, usate, pensa, per le fondamenta della costruzione,alcune delle quali uguali a quelle che sono in bella vista sullo spigolo sud della costruzione che si trova a qualche centinaio di metri dal bivio per lVeroli, subito dopo la curva, a destra.

Secondo la sua testimonianza, confermata da altri, nel secondo decennio del secolo scorso, il rudere fu usato come cava per la costruzione della diga che si trova sotto S.Emidio e, nell'occasione furono trovate due statue di marmo acefale che furono prelevate dal marchese Ferrari di Ceprano per adornare la sua villa, altre statue di terracotta di cui si sono perse le tracce e che, pare, siano state requisite dai tedeschi, oltre a piccoli manufatti e monete.

Per ulteriori informazioni, sappi che:

Una moneta che mi è stata fatta vedere è del III sec d.C.;

le statue si trovano ora nel museo archeologico di Ceprano.

Scusa se mi sono dilungato, ma, penso, di avere scritto l'essenziale.

Ciao, Amilcare.

[mariscer]

Ciao Amilcare!

La notizia l'ho appresa dal libro della Fentress sulla Badìa di S. Sebastiano che cita la villa romana in una nota, a proposito del subentrare dei monaci benedettini su insediamenti romani a ridosso del fiume Cosa. Purtroppo ho avuto questo libro in mano solo di sfuggita ma mi sembra di ricordare che la localizzazione fosse ancora più a Sud, verso la zona di S. Pancrazio. Ti farò avere dettagli maggiori non appena riesco a rintracciare il libro e a trovare un po' di tempo per una lettura più attenta.

Saluti

Mariscer

[Amilcare]

Cara Mariascer,

disgraziatamente non so dove sia San Pancrazio e me lo dovresti, per favore, indicare.

Per quanto riguarda la zona di Vallo Adriano, per tradizione, non solo dei locali, si estende per tutta la zona di S. Emidio.

Non conosco la villa citata dalla Fentress ma tutta la zona a sud di Alatri era cosparsa di ville romane e molte di queste, nella tradizione e nei documenti, sarebbero state successivamente occupate da monasteri.

Queste nell'ordine:

-La Badia: ricca documentazione orale e scritta- monastero;

-Colle massaro: cospiqui ruderi - tradizione orale;

-Maddalena: ruderi ed avanzi sopra e sotto la curva;

-Monte Sant'Angelo: testimonianze di ruderi importanti tra i quali si sono insediati i monaci- forse Badia di S.Nicola.;

-Rusciano: testimonianza scritta di autore anonimo che parla dei leoni e di una vasca a corredo di una villa romana (forse la stessa di S. Angelo;

-Casciotti: cisterna romana ed importanti avanzi di mura- tradizione orale di monastero;

-S.Emidio: nessuna tradizione di monastero; (I monacelli erano folletti che custodivano i tesori e, qualche volta, apparivano per indicarli)

-Le Grotte e mole Bisleti: insediamenti agricoli- cisterne intere e ruderi;

_ Saragone avanzi cospiqui.

- Villa Magna: cospiqui avanzi e cisterna: In alcuni documenti indicata come Case del Papa;

- Monte Caprara: importanti ruderi romani e medioevali: tradizione orale di monastero; poco distante monastero femminile documentato;

- Pelonga: affioramento di materiale edile e di reperti dalla fine della repubblica romana al medioevo, documentazione di chiesa ( SANTA MARIA IN PELONGA forse pertinente al monastero di cui sopra ( indagine con Padre Carosi);

- Canale: importanti ruderi ed avanzi di abside medioevale. Nei documenti : chiesa di Sant'angelo in Formis, nella tradizione convento di Templari;

_ Cassiano: avanzi di cisterna e di strada romana, affioramenti importanti. Per la tradizione: presenza di eremiti.



Andrebbe indagata tutta la zona da Pignano a Veroli e Frosinone perchè dovrebbe essere interessantissima per la presenza di importanti ruderi di una villa romana, appena fuori dal territorio di Alatri e di avanzi medioevali che dovrebbero dar senso ai numerosi toponimi riferiti a santi.





Ciao, Amilcare.

[mariscer]

Ciao Amilcare,

scusa il ritardo di qualche giorno nel risponderti ma ho avuto qualche problema con il collegamento. In ogni modo eccomi qui di nuovo. Mi hai chiesto dove si trova esattamente S. Pancrazio. Beh, è la strada che da Mole Bisleti porta a S. Emidio, quindi la mia idea è che la villa fosse localizzata un po' più a valle rispetto alle indicazioni che mi hai dato, per quanto riconosco la difficoltà nella localizzazione esatta, vista l'estensione a volte notevole delle ville romane.

Concordo con il tuo elenco dei rinvenimenti sul territorio di Alatri e per quanto riguarda l'ultimo punto, ovvero l'indagine della zona compresa tra la Via Verolana ( coste di Basciano) fino ai confini con Frosinone, essa è esattamente la mia area di indagine, sebbene la mia ricerca si limiti alla lettura dei documenti e non a quella del "territorio", in quanto non ho nè la preparazione nè gli strumenti culturali per portarla avanti.

Un'ultima curiosità, sai nulla della Tenuta di Donnamattia o Madonna mattia, presso il Park Club?. La chiesetta al suo interno era dedicata a S. Giorgio e l'edificio, sebbene sconsacrato ed adibito a rimessa, è tuttora visibile lungo Via di S. Mattia.

Ciao

Mariscer

[Amilcare]

Cara Mariascer,

forse Donnamattia corrisponde a S. Mattia, posta dove tu

indichi la chiesetta.

Ho fatto scuola a Colle del Papa ed ho avuto, quindo l'occasione di fare una buona indagine per quqnto riguarda la ricerca sul posto

Secondo le testimonianze raccolte, tra le quali quelle dei proprietari e del parroco di "Laguccio", la chiesa era dedicata a S. Mattia, ne faceva fede un quadro che raffigurava il santo, ed è stata abbandonata negli anni '50

All'epoca della mia indagine, metà anni '60, la chiesa era ridotta a stalla ed ebbi a lamentarmene col parroco di Laguccio perchè nessuno si era preoccupato di recuperare la pietra sacra dell'altare che giaceva, tra gli escrementi, per terra e non seppe dirmi dove si trovavano i quadri e la campana asportati, a detta degli abitanti, dai suoi predecessori.

Posso dire che la chiesa risale al '600 e che è appoggiata ad una torre romana, crollata, in parte, nel terremoto del '15 e che nelle costruzioni adiacenti ed intorno, nel terreno, si trovano frammenti di doli, tegoloni e ceramiche di sicura fattura romano- imperiale.

A metà degli anni '80, durante una indagine per una tesi di laurea, trovammo gli stipiti della porta assicurati al muro con il fildiferro e, a metà degli anni '90 durante una indagine per lo stesso motivo trovammo gli stipiti crollati.

Mi piacerebbe conoscere la tua documentazione e, magari, incontrarci per una ricerca sul territorio che stai studiando.

Ciao, Amilcare.

P.s. Gli abitanti ce l'avevano con il vescovo Facchini che aveva abolito la tradizione delle Prime Comunioni con la scusa che la chiesa era pericolante e malgrado la disponibilità degli abitanti che si erano offerti per la ristrutturazione a loro spese.

[mariscer]

Salve ragazzi !

Mi piace molto l'idea di un incontro presso la chiesetta di Colle S. Giacomo ma perchè aspettare il 25 luglio ? Non riusciamo ad organizzare qualcosa prima ? Magari coinvolgendo gli "indigeni", dai quali potrei reperire importanti informazioni sulla zona

saluti a tutti

[mariscer]

OOOps! Ho sbagliato voce nel forum !!! Riinvio il messaggio