Come arrivare a Guarcino
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Da Frosinone:
(Casello A1 - Km. 27) S.S. nr. 155 per Fiuggi - Alatri - segnaletica per Guarcino/
Campo Catino
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Da Fiuggi:
(Km. 13,5) S.S. nr. 155 direzione Frosinone - segnaletica per Guarcino/ Campo Catino.
Altra piacevolissima (soprattutto in estate!)
passeggiata alla sorgente principale del Fiume Cosa attraverso lo splendido ma
poco conosciuto Eremo di S. Agnello.
Visto che, molto spesso, le immagini valgono più di mille parole, la
descrizione dell'attuale itinerario |
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verrà affidata soprattutto alle fotografie.
In questa escursione, inoltre, assaporeremo il gusto di partire direttamente
dal cuore di un paese, Guarcino, tipica cittadina ciociara dalla vocazione
spiccatamente turistica. Attenzione: provenendo da Frosinone/Fiuggi è
possibile che l'inizio dell'itinerario,Via San Luca, indicato nella foto a
lato, possa sfuggire. Si trova, ad ogni buon fine, poche decine di metri
prima della caserma dei Carabinieri |
all'entrata del centro abitato del paese. Posteggiata
l' autovettura nel parcheggio ivi
presente ci |
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incamminiamo per la
caratteristica Via San Luca (foto a sinistra) all'atto
della stesura della presente descrizione oggetto di lavori di ripavimentazione, bell'esempio di tipica via urbana
sovrastata da abitazioni unite l'un l'altra.
Un sorso dell'ottima acqua della bella fontana indicata nella fotografia a
destra e proseguendo sempre in direzione del Monastero di San Luca, già dopo
una ripida salita troviamo un'altra fonte di acqua
freschissima (17 |
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min.circa dalla partenza). Riempita qui la borraccia (non bevete
troppa acqua, non sapete cosa vi |
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spetta!!!) ed
ignorata la deviazione verso destra per il Monastero di San Luca, si
prosegue per la continua ed impegnativa salita che in circa 35 minuti
dalla partenza |
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ci
condurrà allo spettacolare Eremo di Sant'Agnello
(fotografia a sinistra), eccezionale punto panoramico
sulla vallata sottostante (foto in alto). Bello, veramente bello il panorama da quassù, vagamente anticipato dai brevi
scorci lungo la faticosa salita: San Luca, Guarcino, l'onnipresente Fumone,
i Monti Lepini... Mai
paghi del panorama e consapevoli che
quella che stiamo per lasciare
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è l'ultima occasione per ammirarlo, proseguiamo attraversando il tunnel scavato nella roccia a ridosso della chiesetta. Una lapide commemorativa prima dell' uscita recita: |
IL POPOLO DI
GUARCINO, CACCIATO DALLA GUERRA QUI SOSTO' PER SCAMPO E RIFUGIO. LA GROTTA
CHE VIDE PENITENTE IL SANTO PATRONO AGNELLO E QUELLE VICINE FURONO DIMORA
SICURA AGLI SMARRITI CHE EBBERO PACE. NEL SETTEMBRE DEL 1960 QUI SOSTARONO
IN PREGHIERA I PELLEGRINI DI S. AGNELLO DI SORRENTO GUIDATI DAL PARROCO
MONS. GIUSEPPE IACCARINO. LUIGI FIORI CON
LA MENTE E CON LA MANO RACCOLSE ED ESPRESSE DEVOZIONE E RICONOSCENZA DI
OGNUNO E MODELLO' LA STATUA PERCHE' RIDICA AL PRESENTE AL FUTURO LA
SALVEZZA RICORDI LA STORICA VENUTA
DI
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QUEI PELLEGRINI. GUARCINO, 14 DICEMBRE 1961. COLLABORO' PER LA STATUA VINCENZO
MORICONI. DONO' LA CANCELLATA ARTISTICA..PIO MACERA DA ROMA |
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Impressionante lo strapiombo sulla valle!!! E che dire delle spettacolari
falesie?. In proposito il masso indicato nella foto a lato non è
certamente rassicurante!!! Proseguiamo verso un cancello costeggiando una
fontanella la cui acqua, evidentemente per la superficialità della
conduttura, fuoriesce a temperatura ambiente. Per ripidi "zig-zag"
risaliamo il sentiero in questo tratto
abbastanza |
scomodo per poi riscendere in modo inaspettatamente ripido verso l'invaso della
foto in basso ( 5 min
da Sant'Agnello). Dovrebbe trattarsi (il condizionale è d'obbligo) di una
vasca artificiale per la captazione delle acque per l'acquedotto di Caporelle. Acqua limpidissima che in questo periodo (luglio) tenta non poco
l'accaldato escursionista! Attenzione: è già vietato l'accesso figuriamoci
altro!!! Per il comodissimo ed evidentissimo sentiero (su un muro di
cemento) proseguiamo in direzione dell'acquedotto di Caporelle raggiungendo
le costruzioni ivi presenti in meno di cinque minuti.
(Foto in basso). In questo punto (da tenere presente per
il ritorno) il "nostro" sentiero si ricongiunge
con quello |
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proveniente da San Luca e ritrova sia
la segnaletica C.A.I. che S.I. (Sentiero Italia).
Qualcuno,
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allora, potrà obiettare sul
perché siamo partiti da
Guarcino e non direttamente
da San Luca (raggiungendo il
monastero con l'auto!!!). Avreste,
in tal modo, percorso Via
San Luca? Credo proprio di
no! ed a mio
parere sarebbe stato un
peccato. E poi, non saranno certo quei pochi minuti a fare la differenza!!!
Ancora una ripida
ma breve salita per r
aggiungere, |
in cinque minuti, il
"bivio" indicato nella foto a lato. Vi anticipo subito che qualsiasi
decisione prendiate ...sarà la stessa cosa!!! I due sentieri, infatti,
poco dopo si ricongiungono ed il mio consiglio, a questo punto, è di scendere sul fiume per la deviazione alla nostra destra il tempo
strettamente necessario per ammirare la bella cascata poco più avanti per
poi tornare indietro e proseguire sul "sentiero principale" così da
rivedere la stessa
cascata questa volta
dall'alto! |
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Qualunque decisione abbiate preso
ecco, in una manciata di minuti, la cascata,
a mio parere,
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più bella di tutto l'itinerario (foto a lato). Molto bello, da questo punto, il sentiero. Poco impegnativo e, ad esclusione di pochi passaggi ben segnalati, facile e piacevole. Sempre immerso nella faggeta tra suggestivi angoli di natura incontaminata ideale palcoscenico sul fiume sottostante.
Venti minuti circa per arrivare ad un bottino, un paio di sorgenti a
destra e sinistra e, dopo averne superato un altro (foto a destra), ecco
finalmente la nostra meta: la sorgente principale del Fiume Cosa(40'
circa da Sant' Agnello
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foto in basso). Delusione.
Era qualche anno che non
tornavo |
alla sorgente. E ricordarla con tutta quell'acqua
gorgogliante rende ancora più amaro vederla
così secca.
Lavori non meglio
precisabili che, evidentemente,
hanno prosciugato
la sorgente. Lavori che
hanno sconquassato il territorio lasciando cicatrici profonde ed indelebili: manufatti di cemento, faggi enormi divelti, cavi, tubi ... Non conosco
la natura ed il motivo dei lavori. So soltanto che avrebbero potuto perlomeno avere un impatto meno evidente già soltanto con
la bonifica dell' area
al termine degli stessi .!!! |
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Il ritorno è per lo stesso itinerario fino alle Sorgenti di Caporelle (circa 30
min). Da qui , anzichè tornare a Sant'Agnello, si prosegue dritti sul sentiero segnalato e ben evidente così da
tornare a Guarcino in poco meno di mezz'ora.
Ah, dimenticavo. Non scordate di visitare il Monastero di San Luca. E' lungo il
percorso e merita certamente un visita.
....a proposito di Sant'Agnello:
è il
Santo Patrono di Guarcino e si festeggia nell'ultima domenica del mese di Agosto; Il venerdì precedente si svolge la processione religiosa in
pellegrinaggio dalla chiesa di San Nicola, nell'omonima piazza, all'eremo di
Sant'Agnello.
Altra data dedicata ai festeggiamenti del Santo Patrono è il 14 dicembre
con celebrazioni simili alla ricorrenza precedente: due delle pochissime occasioni per visitare la chiesetta ivi
presente.
Ricapitolando: |
Guarcino - Sant'Agnello: 35 min.
Sant'Agnello - Capo Cosa: 40 min.
Capo Cosa - Sorgenti Caporelle : 28 min.
Sorgenti Caporelle - Guarcino : 26 min. |
Riferimenti cartografici:
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